Dudecom , ovvero, "I due di Como" che sono Carlo Uboldi e Marco Castiglioni, titolari di questo raffinato ensamble che su questo CD si avvale anche della collaborazione della tromba di Emilio Soana, del contrabbasso di Stefano Dall'Ora, del vibrafono del giovane
Marco
Bianchi e del sax di Francesco Licitra.
I brani composti da Carlo Uboldi e Marco Castiglioni ripercorrono vari stili passando dalla bossa molto soft di
Dude
(dal nome del gruppo) in cui si inizia ad apprezzare il vibrafono di Marco Bianchi , oltre al flicorno di Emilio Soana, allo swing di
Tohos, dedicato a Horace Silver. In
Trudy e Isi
(nomi di due cagnolini abbandonati e poi adottati) con andamento a-la-Brubeck, complice il 5/4, i fiati e il vibrafono espongono il tema in sezione fornendo al brano un clima orchestrale molto piacevole. Dopo il dovuto giro di soli Marco Castiglioni si ritaglia uno spazio di vari minuti in cui effettua un solo di ottima fattura.
La ballad per eccellenza si dedica ad una donna importante e Carlo Uboldi non si sottrae a questo compito
dedicando alla moglie il brano
Milla's Song. Sax alto di
Licitra e tromba con sordina di Soana rendono il tutto molto intenso. Ancora un tributo famigliare, questa volta ai genitori, a cui è rivolta
Grazie a Voi, un 3/4 con tema esposto dal contrabbasso.
I luoghi fanno parte di ognuno di noi e Como è presente nel blues monkiano
Lario Bop. Tromba e sax espongono il tema all'unisono per poi passare al giro di soli con, nell'ordine, sax, piano, tromba, vibrafono, contrabbasso che intermezza dei funambolici four con la batteria.
Nella bossa di chiusura,
Nel cuore di Grazia, il clarinetto di
Francesco Licitra accarezza morbidamente l'armonia prima di cedere il testimone al vibrafono ancora una volta molto raffinato.
Nel CD ci sono anche due standard:
Good Bait
di Tadd Dameron e It's all right with me
di Cole Porter. Il primo, inciso nel 1948 dal pianista Tadd Dameron e dalla sua band, vedeva, oltre al leader, compagni come
Kai Winding al trombone, Kenny Clarke alla batteria, Fats Navarro
alla tromba, Milt Jackson al vibrafono, Alle Eager e Rudy Williams
ai sax. Qui l'andamento è leggermente più "morbido" ed è affidato al vibrafono
di Marco Bianchi il quale esegue anche un bel solo.
It's all right with me, eseguito in trio, inizia un po' sospeso per poi alternare cambi di tempo tra swing sostenuto e andamento medium ponendo in risalto la compattezza del trio e le qualità dei singoli, tutti rimarchevoli. Marco Losavio
"Godiamoci in
poltrona,con un buon bicchiere di vino,questo lavoro,dopo una giornata faticosa:
è una intelligente alternativa a tante banalità" Gianni Coscia
"Il titolo del disco allude, nel dialetto di Como, ai due
leader, impegnati a tener vivo il jazz nella città lariana. Per la verità non
sono loro due soltanto: è un bel sestetto quello che si avventura nelle sette
composizioni firmate dalla coppia e nei due standard Good Bait (di
Tadd Dameron) e It's All Right With Me (di Cole
Porter). L'impostazione è quella di un elegante mainstream, con tratti che
richiamano talora Horace Silver (al quale è peraltro
dedicato Tohos) ma altre volte anche la west Coast. E tutto scorre
in un clima di realmente gradevole freschezza, ma anche di
sapienza.
Uboldi è un pianista che ha già dato prove di assoluta
qualità, nel tocco, nella scioltezza, nelle idee e Castiglioni è batterista di
ricca tecnica (si noti, per apprezzare la sua gamma di risorse, l'assolo in
Trudy e Isi).
Ma "Dudecom" piace anche per l'apporto convinto,
coerente e competente del gruppo intero, a cominciare - per la rilevante parte
che ha, anche come arrangiatore - dal sempreverde Soana, da quarant'anni
magilstralmente in prima linea: dei nostri trombettisti è oggi il più classico.
Tra i più giovani solisti una scoperta non è ormai più il robusto
contrabbassista Dall'Ora, mentre lo saranno verosimilmente il sassofonista
Licitra (al clarinetto nel brano finale) e soprattutto il vibrafonista Marco
Bianchi, talento non ancora diciottenne e quindi, sulla scorta degli interventi
che qui fa, da tener d'occhio." - Gian Mario
Maletto (Musica Jazz, febbraio
2004)
"Sono comasco e quindi accolgo con
particolare piacere la pubblicazione di questo CD il cui titolo significa, in
dialetto lariano (ma anche milanese) "due di Como", che - nella fattispecie -
sono il pianista Carlo Uboldi e il batterista Marco Castiglioni. I
due, abituati da anni a suonare insieme in complessi propri e altrui,hanno
deciso di costituire un nuovo sestetto chiamando a farne parte un quasi veterano
come Emilio Soana (alla tromba e al flicorno) due giovani come il
sassofonista e clarinettista Francesco Licitra e il contrabbassista
Stefano Dall'Ora e un giovanissimo, il vibrafonista Marco Bianchi, anch'egli comasco, che
ha appena compiuto i 24 anni (e non diciotto,come si legge nelle scherzose
schede individuali del libretto). Il progetto era semplicemente quello di produrre un disco di jazz moderno
lontano da qualsiasi eccentricità, sperimentazione,contaminazione e via
elencando,percorrendo quella mainstream che per fortuna non è stata ancora
abbandonata dai jazzisti più equilibrati,per i quali l'ebbrezza dell'avventura
presuppone il dominio dei "fondamentali". Giusto quindi cominciare con una
dimostrazione di sicurezza e di musicalità in un linguaggio neo-boppistico
applicato a due standard (It's All Right With Me e Good Bait)
e a sette composizioni originali dei leader,in alcuni casi espressamente
dedicate a grandi esponenti del bop e dell' hard bop come Thelonious Monk
(Lario Bop) e Horace Silver (Tohos). Non si pensi comunque a un disco simile a
tanti altri: ciò che lo contraddistingue, a mio avviso, è una meravigliosa
cantabilità, una costante leggerezza di tocco, un calore dolce e carezzevole che
ci fa sentire a casa, fra gli affetti familiari (non per nulla Uboldi ha
dedicato un brano alla moglie, uno ai genitori e uno ai suoi due cagnolini). Il
miracolo, che deriva dalla delicatezza dei temi e degli arrangiamenti, ma
soprattutto dalla personalità dei musicisti, è l'esaltazione dei sentimenti
senza tracce di sentimentalismo. dal punto di vista strettamente tecnico - musicale, tutti i componenti
del gruppo hanno modo di farsi valere, dall'esperto Soana (lo si ascolti
soprattutto in dude al flicorno e in Lario Bop alla tromba) al
collaudato Uboldi, nel cui pianismo si coglie l'ammirazione per colossi come
Peterson, Garland, Flanagan, al creativo Castiglioni, particolarmente felice in
Trudy e Isi, a Licitra, capace di passare con il suo contralto da Hodges a
Cannonball, a Dall'Ora che in Grazie a Voi, a tempo di valzer, fa
letteralmente cantare il contrabbasso.La rivelazione è costituita da Marco
Bianchi, alla sua prima esperienza discografica squisitamente jazzistica,che
dimostra una padronanza tecnica assoluta del suo strumento (merito anche del
maestro Daniele Di Gregorio), ma anche inventiva, continuità, elasticità e
swing,raggiungendo il culmine, a mio parere, nel lungo assolo al centro del
brano di apertura, Dude. Credo che il giovanotto (recentemente applaudito allo
spazio Metamorphosi dagli Amici del Jazz) non tarderà a emergere in campo
nazionale." - Antonio
Berini (Ritmo)
..."Carletto, con un gruppo di
musicisti sapienti e di buon gusto, pare prenderci per le orecchie e riportarci
a casa...Ma non è solo il piacere dell' ascolto...Godiamoci in poltrona,con un
buon bicchiere di vino, questo lavoro, dopo una giornata faticosa: è una
intelligente alternativa a tante banalità." Le parole di Gianni
Coscia, un (grande) protagonista del jazz italiano, inquadrano con
acume l' esordio discografico dei Dudecom, duo di Como,
appunto, in dialetto lariano.
Il Carletto in questione
( Carlo Uboldi , fondatore, autore e pianista) ha il suo alter
ego in Marco Castiglioni, impegnato come il socio, ma dietro i
tamburi; il gruppo di musicisti "sapienti e di buon gusto", comprende
Stefano Dall' Ora al contrabbasso, Marco Bianchi al
vibrafono, Emilio Soana, alla tromba e flicorno e
Francesco Licitra, al sax tenore.
Due le cover eseguite, la
"vibrafonica" Good Bait, firmata Tadd Cameron e
It's All Right With Me, dinamico brano di Cole Porter,
rivisitate, ma non stravolte, in chiave moderna.
Tutti gli altri brani portano la
firma del dinamico duo fondatore, spaziano dalla bossa nova, Dude e
Nel cuore di Grazia, al soft jazz di Milla's song, che fluttua
tra sax e tromba, e di Grazie a voi, che lascia al contrabbasso la
conduzione della melodia, al 5/4 di Trudy e Isi.
I due brani più innovativi sono
sicuramente Tohos, dal punto di vista armonico, e Lario Bop,
un blues-bop allegro e armonicamente movimentato in cui tutti gli strumenti
entrano in gioco scambiandosi il ruolo di leader.
Un bell' approccio al jazz, che si
distingue per la piacevolezza dell' ascolto, la perizia e il buon gusto
dell' esecuzione, la fantasia nel ricercare spunti che "facciano la differenza",
insomma, per concludere, sempre con Coscia: "Pare che la pigrizia non si
addica al jazz..." - Andrea Romeo (L' isola che non c'
era)
"Con bellezza di linguaggio e un feeling pienamente in the tradition, con
naturalezza e chiarezza esecutiva, si dispiegano i gradevoli panorami in jazz
del batterista Marco Castiglioni e del pianista Carlo Uboldi.
Alla testa di vari organici, Uboldi e Castiglioni, con l'aiuto di
Dall'Ora, Soana, Bianchi e Licitra,fanno
scorrere con proprietà d' espressione i loro brillanti acquerelli jazzistici,
sottolineati dal pulsare e fluidificare diretto e saldo di Castiglioni stesso e
di Dall'Ora al contrabbasso, dal caratterizzante assecondare e lanciare ritmico,
su cui si innestano le sortite nette, essenziali e delineate con tratto sicuro
ed efficace in un fraseggio ben definito e pienamente in jazz, di Uboldi che
sciorina calibrato e deciso, e cui fan riscontro l' armonioso effondersi del
prestante e limpido proiettare della tromba di Soana, dal vellutato, apollineo e
ben modulato breath, e il rintoccare luminoso e ricco di svolte e di ben torniti
spunti, di Bianchi, dal terso spaziare e disporre al vibrafono. Dal canto suo
Licitra al sax contralto disegna con naturalezza e svolge senza remore il suo
fraseggio, il tutto all'interno di quadri musicali dal pregiato e ben calibrato
discorrere." - Giordano Selini (Jazz
Convention)
Fresco ed allegro questo disco, che dal primo all'ultimo brano scorre
lievo e leggero all'ascolto, regalando un'oretta di buona musica e di buon
rilassamento. Dudecom, ovvero, in dialetto lombardo, due di Como, sono Carlo
Uboldi e Marco Castiglioni, leader (il primo naturalmente al piano ed il secondo
alla batteria) e coautori di tutti i brani originali del cd, si fanno affiancare
da Stefano Dall'Ora al contrabbasso, Emilio Soana alla tromba, Marco Bianchi al
vibrafono e Francesco Licitra al sax alto, via via alternando ritmi e
formazioni, in un piacevole susseguirsi. Il cd inizia e finisce con due bosse:
entrambe suonate in quintetto, "Dude" in apertura senza sassofono, e "Nel Cuore
di Grazia" senza tromba, sono il preludio e la fine di un percorso che tende a
regalare all'ascoltatore in primis delle buone melodie, neanche tanto articolate
(a parte "Tohos"), ma ben suonate ed approcciate. E così passando dai sestetti
di "Tohos" e "Trudy e Isi" (forse il momento migliore del disco, in cui va
sottolineato il bell'intro dell'assolo di sax), al quintetto senza vibrafono
nella ballad "Milla's Song", al quartetto di "Good Bait" (di Tadd Dameron), il
cui tema è lasciato al vibrafono, ai trii di "It's All Right With Me" di Cole
Porter (da evidenziare per i bei cambi ritmici su tutta la struttura del brano)
e "Grazie a Voi" (in cui Stefano Dall'Ora si occupa in toto del tema). Infine si
torna ai due quintetti finali, nel blues "Lario Bop" (senza vibrafono) e nella
già citata "Nel Cuore di Grazia" (con Francesco Licitra al clarinetto). Insomma
un disco vario, in cui i protagonisti non si dilungano in arigogoli tecnici (pur
avendone tutte le possibilità), ma si impegnano soprattutto a dare un senso di
unione e di limpida sonorità. Il tutto agevolato da una buona resa della
registrazione, efettuata nel luglio del 2003 al Murec di Milano. Il disco è
uscito nel 2004 per la Music center, via Don R. Crippa n°1 20035 Lissone (Mi).
Giorgio Coppola
Invia un commento
Questa pagina è stata visitata 7.152 volte
Data pubblicazione: 26/12/2003
|
|