Le armonie che possono essere disegnate dal suono di due pianoforti, soli
senza alcun altro strumento, danno sicuramente una certa tranquillità emotiva
(eccezioni a parte).
Il lavoro in questione sortisce questo effetto. Naviga tra le sonorità
new age – rivisitate – come nel brano d'apertura
Trudy & champagne, a quelle blues più classiche come in
Citrulla & Olga.
In alcuni casi sembra di ascoltare qualcosa di già sentito: è il caso del
"leggero" Olga & Lorenzo,
che subisce le influenze delle note melodiche dell'italian sound. Così anche
Dante & Nadia, dove ci si imbatte in acustiche già care ad Alberto
Fortis, sempre gradevoli, per carità.
Gianangelo & Luigi
ricompone il suono new age con velati sapori orientali e rapide escusioni
jazzistiche.
Easy blues
è anche Carlo & Maria Grazia,
così come Eugenio & Gisella.
Stefano, invece, è una
traccia che Gino Paoli gradirebbe moltissimo, essendo intrisa di quella
malinconia da…" Una lunga storia d'amore".
Altresì melanconica è Letizia
& Margherita che, però, accoglie una maggiore veemenza pianistica.
Ancora un refrain piuttosto da canzone sanremese che da
composizione jazz fa capolino in
Tiziano & Cristiana.
Si ritorna al blues con
Antonio & Elisa e con
Greta & Irene: una chiusura alla Honky tonky train blues
(Keith Emerson).
Un album dedicato a
famigliari e amici del Dott. Vanini (questo giustifica il proliferare di nomi
presenti nei titoli), "valente dentista comasco con l'hobby della
musica"
, così come recitano le note all'interno del booklet a
firma di Stancanelli e Broli. In questa avventura discografica
affiancato dal valido
Carlo Uboldi, affermato jazzista.
Tutte le composizioni sono originali, e firmate dal duo.
Il lavoro è sicuramente ben eseguito e per certi versi gradevole, manca,
però, assolutamente di una incisiva creatività ed originalità anche esecutiva.
Alceste
Ayroldi per Jazzitalia