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BRASILE: Non è solo musica, ma un modo di vivere
di Peppe Consolmagno
info@peppeconsolmagno.com

Il Brasile è immenso, è circa 20 volte più grande dell'Italia, con più di 120 milioni di abitanti, 14 per mq, questo perché circa 3/4 del Paese è praticamente deserto. Conta 22 stati, 27 unità amministrative, ed ha per capitale  Brasilia. Gli stati a loro volta sono suddivisi in 5 grandi regioni: nord, nord-est, centro-ovest, sud-est e sud. Il clima: si passa da quello equatoriale (nord), con temperature elevate accompagnate da abbondanti piogge nel periodo gennaio/giugno, al tropicale (nord-est, centro-ovest, sud-est), molto caldo da dicembre a marzo e con intense piogge, mentre il resto dell'anno è più piacevole e le spiagge sono più affollate, ad un clima temperato (sud), simile a quello europeo in cui gli inverni possono essere freddi. Si va dalla foresta amazzonica, ai grandi fiumi, dagli altopiani, alla savana, dalle zone desertiche alle favolose spiagge.

Piatto tipico baiano, foto di Peppe ConsolmagnoIl Brasile è frutto dell'unione di portoghesi, indios americani e neri africani ma, successivamente all'indipendenza proclamata nel 1822, anche di polacchi, tedeschi, italiani e per ultimi anche di cinesi e giapponesi, soprattutto al sud.

baiana con i suoi piatti tipici venduti e cucinati per strada, foto Peppe ConsolmagnoTutti insieme hanno dato origine ad un fenomeno sociale che in Brasile viene chiamato "Mistura": una miscellanea di lineamenti, di colori, di tradizioni. Come si fa a dire a questo punto: "è tipicamente brasiliano…"?.

Ma "è proprio questa coesistenza tra elementi fra di loro diversi a volte contrastanti, che testimonia la capacità dei brasiliani di fondere ed interpretare, piuttosto che annullare ogni cosa".

Il Brasile è l'unico Paese del sud America ad avere come madrelingua il portoghese. La storia del Brasile inizia infatti con l'arrivo dei portoghesi nella "nuova terra" nell'aprile del 1500. I nuovi arrivati dovettero saper convivere con gli indios e successivamente con i neri africani, come conseguenza della schiavitù. Ne derivò una lingua musicale ricca di armonici, dovuta principalmente alla sua nasalizzazione (suoni emessi attraverso il naso sfruttando le cavità nasali).

E' proprio la musicalità l'elemento predominante nella vita del Brasile. La musica è ricca di ritmicità intensa, a volte ossessiva e trascinante. E' il ritmo che fa da centro propulsore al quale i compositori si ispirano per creare nuove melodie. Questa pulsazione, questa energia, è caratterizzata dall'uso della sincope che spesso inganna 1'ascoltatore meno attento o abituato alle forme musicali piuttosto quadrate come quelle europee.

Si guida, si cammina, si gesticola, si lavora al ritmo della musica brasiliana. Una cosa interessante è che tutta la musica brasiliana, dal nord al sud, è legata dalla stessa dolcezza, sensualità e malinconia. Parlando di musica brasiliana una giusta precisazione va fatta, nella differenza che c'è tra folklore e musica popolare. "Il folklore è frutto di un materiale musicale anonimo e ricco di variazioni collettive, mentre popolare è la musica d'autore che riscontra il grosso favore degli ascoltatori; molto spesso è sinonimo di populista, cioè di leggera".

"La musica popolare brasiliana (MPB) concilia straordinariamente i due elementi, cosa che nei paesi europei difficilmente si può raggiungere; vale a dire avvicina il divario che c'è tra la' musica erudita e quella popolare, che in Brasile e sinonimo di originale, dal momento che è fatta da talenti eruditi e non, che attingono dal serbatoio tradizionale folklorico".

Salvador Bahia - Pelourinho, foto di Peppe ConsolmagnoSe si pensa che in Italia, per quanto piccolo come Stato, esistono diverse forme musicali folkloriche, dal liscio alla tarantella, dalla musica del tirolo a quella sarda, come si può pensare che in un paese grande come il Brasile esista un'unica forma musicale o, tanto peggio, confondere la musica brasiliana con quella cubana, argentina o messicana. Certamente ci sono delle affinità tra loro dato che si tratta pur sempre di musica 1atina - o coração, el corazòn, il sentimento insomma. Spesso e lo sfruttamento commerciale che genera confusione e prodotti banali, costruendo mostriciattoli come "samba-tango", "samba-rumba", " disco-samba", "mamba", "cioccolatini"..... e chi più ne ha più, ne metta!

Questo perché l'europeo, in particolare l'italiano, tende a generalizzare, piuttosto che rispettare le forme tipiche di ogni paese, considerando seria solo la musica che più conosce, mentre il resto è solo puro divertimento condito da1 gusto esotico. Quindi ogni Paese ha la sua musica che lo caratterizza e ogni regione le sue differenziazioni.

Proviamo ad analizzare alcune forme musicali brasiliane legate alla danza, al canto, ai riti religiosi ed ai giochi.

Il samba, e non la samba come erroneamente viene chiamato, dal momento che e di genere maschile e non femminile, è originario di Rio de Janeiro, oggi è la danza più popolare in tutto il Brasile. In passato era chiamato, batuque, denominazione ancora usata nella forma di batucada che sta ad indicare una qualunque esecuzione ritmica. La parola samba deriva da semba una espressione africana che sta ad indicare una danza molto antica: umbigada cioe una danza dove le coppie di danzatori si urtavano i ventri. Sambar è 1'equivalente al verbo danzare, il sambista è la persona che compone, suona, canta e danza il samba.

Esistono due forme fondamentali di samba: il samba enredo e il samba canção.

Repentistas (suonatori) - foto di Peppe ConsolmagnoIl samba enredo: il samba del carnevale basato su un tema (enredo) principale, frutto di un lungo lavoro e selezionato per il carnevale. Le scuole di samba infatti si riuniscono subito dopo il carnevale e i compositori propongono, dopo varie ricerche bibliografiche decine di nuovi temi che vengono subito diffusi tra la gente della propria scuola, e solo quello che riscontra maggior successo diventerà il tema per il carnevale dell'anno successivo.

Il samba canção: (canzone), invece e caratterizzato da una andatura più lenta e da una melodia più ampia e più lirica.

Il samba musicalmente deriva dal maxixe, che è il primo tipo di danza cittadina creata nel Brasile, frutto della fusione tra il tango argentino, l'habanera cubana (di influenza spagnola) e il ritmo sincopato brasiliano.

Il pagode, il fobò e il fungangà, sono altri generi musicali molto similari al samba in voga a Rio. Il samba si muove animato principalmente non da strumenti melodici, ma da quelli ritmici che vengono suonati all'interno delle famose baterias, composte da centinaia di uomini che suonano gruppi di strumenti a percussione differenti. Ogni scuola ha la sua bateria e un ritmo proprio.

Cuica (strumento musicale)Tengo a precisare che come ogni musica ha il suo ritmo, ogni ritmo è caratterizzato dai suoi strumenti. Anche se tutti i Paesi del mondo hanno strumenti che tra loro possono avere materiali in comune, come il legno, il bambù, la zucca, il guscio di animali, le pelli, le corde, i metalli, ogni strumento ha la sua forma, il suo nome specifico e viene suonato con la sua tecnica appropriata. La cuica, il pandeiro, l'agogò,  il ganzà, il tamburine, il tarol, il repinique, il surdo, sono gli strumenti che costituiscono la bateria di samba, (per ordine di apparizione durante le sfilate del carnevale), e sono strumenti solo tipicamente brasiliani.

Il Brasile ha continuato ad avere influenze di altre culture, per ultima quella nordamericana, ma ne e sempre uscita con prodotti originali. Carybe (famoso artista brasiliano)La bossa nova ne è un esempio. Frutto del samba e del jazz statunitense, (inizi anni '60), significa cosa nuova, che si identifica con un movimento intellettuale - culturale al quale parteciparono politici come Newton Mendonça e Vinicius de Moraes, illustri compositori e famosi musicisti. Lo strumento che caratterizza. la bossa nova è il violão (chitarra), principalmente solista o accompagnata da un testo cantato, o a volte da intere orchestre di violini, violoncelli e da strumenti a fiato; strumenti già utilizzati nello chorinho, antenato della bossa nova, anch'esso facente parte della musica popolare cittadina.

La bossa nova è stato il miglior genere musicale di esportazione della cultura brasiliana. Nei testi cantati ci sono chiari riferimenti a luoghi e realtà non soltanto della vita carioca (Rio de Janeiro), ma di tutto il Brasile ed in particolare del nord-est

Quando si parla di nord-est viene in mente la povertà, la siccità del sertão, il vivere tra la realtà e la fantasia, tra il certo e l'incerto.

La musica è differente da quella, del sud, è più autentica e risente maggiormente dell'influenza africana.

Anton Walter Smetak (famoso artista brasiliano)Il frevo e tipico di Recife, (capitale del Pernambuco, chiamata la Venezia del Brasile per i suoi numerosi ponti), deriva dalla polka-marcia e viene suonato principalmente durante il carnevale. Originalmente  la sua musica era esclusivamente strumentale ed accompagnata da una danza, in seguito si unì il canto. Ma 1'interesse del frevo si rivolge principalmente alla danza, che si differenzia dalle altre per i suoi movimenti più veloci, per 1'appunto frenetici, poco sensuali, dove prevale 1'improvvisazione. Lo strumento tipico usato nel frevo è il cavaquihno (piccola chitarra a quattro corde). Un altro tipo di musica propria di Recife è il maracatù.  

Praia do Farol da Barra - Salvador Bahia, foto di Peppe ConsolmagnoFanno parte della musica nordestina anche il forrò (suonato con la sanfona - fisarmonica- , il triangolo e la zabumba - grancassa -, il coco lo caxado, l'arasta-pé; ma quando si parla di afoxé, di candomblè e di capoeira, si parla di Bahia.

Afoxé: è la musica che accompagna la danza durante il carnevale baiano; un carnevale meno allegorico, ma più autentico. Il ritmo è più cadenzato, più marcato, più africano.

candomblé: La religione in Brasile è cattolica, ma è un cattolicesimo particolare perché molto influenzato dai riti animisti di origine africana, in particolare da quelli sudanesi, che hanno dato origine al candomblé (Bahia), e quelli bantù alla macumba, meglio ancora umbanda (Rio). Durante questi riti religiosi viene invocato per primo Oxalà (Dio), poi tutti gli Orixas (Santi), poi i Cablocos (meticci), ed infine i Pretos Velhos (antenati neri, saggi), iniziano così i canti sottolineati dai ritmi incalzanti degli atabaques (parola gererica che sta ad indicare tipi di tamburi ad una pelle, di origine persiana - tablak -, in uso sia in Asia che in Africa.). Nel candomblé ne vengono usati tre, Lé (piccolo), Rum (medio), e Rumpì (grande). Essi contribuiscono a fare cadere in trance alcuni partecipanti ed in particolar modo il medium, che posseduto dall'entità si trasforma o in Caboclo, o in Preto Velho, o in  Exù (essere demoniaco).Terminata la possessione vengono intonati canti di saluto alle divinità con una sequenza esattamente al contrario di come erano state precedentemente invocate.

La capoeira: introdotta dai neri dell'Angola, è un insieme di gioco-danza, in passato era un sistema molto pericoloso di autodifesa. E' una gara di abilità dove i colpi vengono eseguiti solo dai piedi accompagnati dal movimento del corpo, e le braccia si usano solo per mantenere l'equilibrio. Esiste una variante della capoeira, dove vengono usati dei bastoni della lunghezza di 40-50 cm e prende il nome di maculele.

cabina telefonica brasiliana a forma di berimbau, foto Peppe ConsolmagnoC'è una certa relazione tra capoeira e i riti feticisti; anche qui i Santi sono sempre ricorrenti, è il caso per esempio di San Benedetto (São Bento), protettore contro i cobra, ma che sta ad indicare anche due varietà baiane di capoeira, (São Bento Grande e São Bento Pequeno). Jorge AmadoIl berimbau è lo strumento fondamentale senza il quale la capoeira non può essere effettuata. Il suo suono non e puro abbellimento, ma il gioco dipende dallo strumento che genera una forza tale da aumentare le energie dei lottatori. In Africa si trova ancora oggi uno strumento uguale al berimbau baiano con il nome di urucungo; il loro antenato tuttora esistente è l'arco musicale, nei primi, la cassa di risonanza dello strumento è costituita da una zucca, mentre nell'ultimo, dalla bocca del suonatore. Per il musicista, il berimbau e soprattutto un fedele amico inseparabile, che nei momenti di tristezza e solitudine allontana le preoccupazioni.

A questo punto vorrei fare delle ultime precisazioni. In quasi tutti paesi extraeuropei, esiste un profondo rispetto tanto per il musicista quanto per il suo strumento. Questo perché l'esecutore, il compositore e il costruttore delle strumento musicale sono spesso la stessa persona, cosi pure il musicista è considerato uno specialista a tutti gli effetti che rende un servizio particolare alla comunità. Esistono per esempio in a1cune società africane, intere famiglie di suonatori di djembe, di balaphon, di kora, di m'bira, etc., e nella musica di gruppo i ruoli dei musicisti vengono distribuiti in funzione della propria specializzazione. Un altro aspetto extraeuropeo è l'oralità, vale a dire che, sia la musica, che le tecniche di esecuzione vengono trasmesse oralmente, direttamente dal maestro all'allievo. Certamente la trascrizione della musica e utile, ma non e tutto; il sentimento ed  il valore umano non si possono trascrivere.

Peppe Consolmagno
(Giuseppe) PEPPE CONSOLMAGNO
Strada Serre, 7 61010 Tavullia (PU) Italia
Tel/Fax: 0721.476230
e-mail:
info@peppeconsolmagno.com
http://www.ejn.it/musicians/consolmagno.htm

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COMMENTI
Inserito il 15/6/2008 alle 18.31.10 da "npern-1"
Commento:
Complimenti per la professionalità. L'articolo stimola il desiderio di approfondire...posso avere un consiglio in merito? Grazie! Andrea Fioravanti
 
Inserito il 29/3/2009 alle 17.15.44 da "romanoraf"
Commento:
Complimenti,hai scritto cose molto interessanti;fa riflettere tantissimo l'ultimissima parte.
Grazie
 
Inserito il 10/7/2016 alle 07:07:53 da "Sarah.dipiero"
Commento:
Interessantissimo articolo! Avrebbe da suggerire una discografia o artisti dei vari generi?
Grazie.
 

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Data pubblicazione: 20/10/2002





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