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II, V, I minore
di Toni Moretti
tonimore_nospam_@inwind.it

Salve a tutti,
in questa pagina vorrei parlare, per quanto l'argomento non sia dei più facili, del tournaround II, V, I nel modo minore, cercando di darvi alcune indicazioni e proverò ad essere il più chiaro e semplice possibile. Ovviamente non posso in una pagina spiegare tutta l'armonia del modo minore, quindi vorrei dare per fatta l'armonizzazione della scala minore armonica, quantomeno il V e VII grado, ok? Come saprete a differenza del modo maggiore dove abbiamo II min7, V7, I 7+, in quello minore abbiamo II min7 (5b), V7 (9b), I min.

Ma non è tutto qui.

Il quinto grado è quello che crea più interesse, nel senso che possiamo trovarlo con varie sigle, ed è di questo che vorrei parlare, indicandovi anche la scala e la diteggiatura che vi consiglierei di adoperare.

Ma partiamo da capo.

Innanzitutto useremo la tonalità di Do, che è quella con la quale è più facile per me fare degli esempi; la tonalità di Do maggiore sappiamo non ha alterazioni, mentre quella minore, relativa a Mib maggiore, ha 3 bemolli in chiave, Sib, Mib, Lab. Sul V grado si utilizza la scala min. armonica di Do, partendo dal Sol, che quindi sarà Sol, Lab, Si, Do, Re, Mib, Fa, Sol. Questa scala viene anche chiamata "Frigia Spagnola", ed ha la seconda (nona) minore, terza maggiore, sesta minore e settima minore, quindi sarebbe più completo scriverla così: Sol7 (9b), (6 o 13 b).

Ricordatevi quindi quando usate le scale modali di non utilizzare MAI sul V del modo minore la misolidia!

Molte volte però possiamo trovarci scritto l'accordo con questa sigla Sol7(9#,#5), Blue Bossa per esempio.

In questo caso viene utilizzata prevalentemente la scala superlocria, che possiamo utilizzare anche su Sol 7 9# per esempio.

Cos'è la scala superlocria? Si trova sul settimo grado della scala minore melodica, e quindi immaginando il Sol come settimo grado di Lab partendo dal Sol abbiamo Sol, Lab, Sib (omologo di La#), Si, Reb, Mib (omologo di Re#), Fa, Sol. Abbiamo ottenuto quindi una scala che altera la seconda (Lab e La#) e la quinta (Reb e Re#), lasciando inalterate invece la fondamentale Sol, la terza Si, e la settima Fa. E' una scala che unisce una parte di scala diminuita per le prime 4 note, con quella esatonale per le successive.

Domanda: Ma io posso allora usare la superlocria su G+7?

Risposta: Questo tipo di accordo lo si trova spesso al posto di G7 (9b), all'inizio del B di Stella By Starlight per esempio, o sulla fine del B di All The Things You Are. In realtà è scritto così perchè al canto abbiamo la 6° min. e quindi viene indicata nell'accordo, in realtà la quinta risulta giusta, quindi è giusto usare la scala con 5° giusta e 6° min. non la superlocria, e neanche la diminuita perchè ha la 6° maggiore.

A differenza della scala superlocria quella diminuita non altera la quinta e viene utilizzata soprattutto sul G7(9b). L'accordo diminuito si trova sul settimo grado della scala minore armonica (in questo caso di DO) lo si ottiene utilizzando Si Re Fa Lab che dell'accordo di Sol risultano essere rispettivamente 3°, 5°, 7° 9°b. Ecco perchè sul Sol 7 (9b) possiamo utilizzare la scala diminuita oppure l'accordo diminuito (di Lab, Si, Re o Fa)
La scala diminuita di Sol va utilizzata partendo dal semitono. (semitono - tono e così via...).

Ci sono 2 buoni sistemi per memorizzare questa scala, il primo è di pensarla come una Lidia dominante, con la seconda (nona) alterata oppure una dominante con la quarta aumentata (Do#) ed ugualmente con la seconda (nona) alterata (Lab e La#). Come potrete osservare però ha il Mi naturale che possiamo vedere come 6° maggiore (anche se è più giusto vederla come 7° diminuita) che è "fuori" rispetto la tonalità di Do m alla quale stiamo facendo riferimento, quindi è importante esserne consapevoli quando la si suona.. In linea di massima evitate di usare la sesta maggiore sull'accordo di Sol7 (9b) soprattutto se state accompagnando, e date la priorità alle note dell'accordo.

Mi rendo conto che l'argomento non è dei più facili, ma ricordate che l'uso corretto e consapevole delle scale in riferimento agli accordi è un passo necessario per un buon musicista che suona jazz, evita di incorrere in errori e dissonanze non volute, e per noi bassisti è fondamentale quando accompagniamo e ci spostiamo dall'uso del semplice arpeggio dell'accordo.

Ho parlato di queste 3 scale perchè solitamente sono le più utilizzate sull'accordo di G7 (9b), anche se molti musicisti in questo accordo nell'improvvisazione ci suonano altri tipi di scale (esatonale, aumentata) dipende dal tipo di effetto più o meno dissonante che si vuole ottenere.

Per concludere vi ricordo che i numeri sopra le note indicano la diteggiatura che vi consiglio e che io utilizzo, soprattutto per "vedere" l'accordo originale, sotto avete la tablatura conseguente, e comunque come sempre resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Buon divertimento, alla prossima.






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Data pubblicazione: 28/02/2004

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