The Bad Plus XXX Edizione Time Zones Teatro Palazzo di Bari, 14 novembre 2015
di Giuseppe Battista
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Preceduti da un breve ed ipnotico set dei romani Luz, i
Bad Plus
sono saliti sul palco del teatro Palazzo di Bari davanti ad un pubblico non numerosissimo
e visibilmente ancora scosso dai tragici fatti parigini della sera precedente.
Il trio di Minneapolis – Ethan Iverson al piano, Reid Anderson al
contrabbasso e Dave King alla batteria – era sicuramente fra i nomi di maggior
spicco della XXX edizione della rassegna Time Zones, luogo ideale per coltivare
contaminazioni tra il jazz e "le altre musiche possibili". E tuttavia, forse anche
a causa dell'atmosfera vagamente dimessa della serata, il gruppo ha rinunciato alle
tumultuose decostruzioni di brani rock come Karma Police o Smells Like
Teen Spirit per rifugiarsi nel suono tutto sommato più rassicurante del proprio
repertorio originale. Il risultato è stato, comunque, più che apprezzabile.
L'incipit del concerto è affidato a Gold Prisms Incorporated, composizione
di King tratta dall'album Inevitable Western del 2014. E', in effetti, l'ideale
biglietto da visita dell'intera performance, con i fraseggi insistiti di Iverson
ad introdurre il tema, le linee di contrabbasso mai banali di Anderson a seguire
i rapidi cambi di tempo e la puntuale poliritmia di King che cementa il suono dell'ensamble.
Tra gli altri brani eseguiti, The Empire Strikes Backwards e la title-track
del già citato Inevitable Western, introdotta da un sontuoso assolo di basso,
il cui suono profondo penetra nel silenzio della sala, dando poi spazio alle struggenti
armonie di Iverson.
L'intesa fra i tre musicisti è perfetta, il loro rapporto assolutamente paritario,
basato su scambi veloci, frequenti unisoni e un mood sospeso tra classicità e sperimentazione.
Ottimo è, in particolare, l'interplay di Re-Elect That, ultimo brano prima
del bis, contrassegnato da multiformi obbligati ritmici e dall'incessante lavoro
di spazzole da parte di King, che si produce in un assolo di pregevole fattura e
scevro da ogni traccia di autocompiacimento.
In attesa di rivederli con un piglio maggiormente anticonformista, si esce comunque
soddisfatti dal concerto dei
Bad Plus,
che con le loro storie in musica ci hanno confortato in una notte ancora carica
di dolore e cattivi pensieri.