Jazz mitteleuropeo
Il jazz mitteleuropeo di un musicista di frontiera
by Tergeste

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FOIBA DI BASOVIZZA - Solo performance per il Giorno del Ricordo 2013 - VIDEO YOUTUBE
13/02/2013 00:32:01
FOIBA DI BASOVIZZA - Monumento nazionale.
Trieste
Settore di 500 metri cubi di salme di infoibati.
Performance alla Foiba di Basovizza di Mario Fragiacomo al flicorno e multieffetti per tutte le vittime delle stragi delle foibe nel Carso e nell'Istria.
Voce recitante di Laura Bagarella.

GIORNO DEL RICORDO 2013
Registrazioni effettuate nel mese di gennaio 2013: http://www.youtube.com/watch?v=S82zbb0G8cA





Per contatti: http://www.fragiacomo.org
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MEMORIE E RE-ESISTENZE - Festa popolare per i 150 anni dell'Unità d'Italia
18/12/2011 19:33:07
MEMORIE E RE-ESISTENZE: Festa popolare per i 150 anni dell'Unità d'Italia a Trieste
Immagini, suoni, letture, riflessioni

Partecipano: Elisa Zurlo (videoartista), Sergia Adamo (Università di Trieste), Claudio Venza (Università di Trieste) Alessandro Paronuzzi (veterinario umanista), Claudia Cernigoi (giornalista e saggista), Emiliano Bazzanella (filosofo e saggista), Tiziana Cimolino (medico responsabile di Bioest), Silva Bon (saggista e Pres. Ist. Reg. Cultura Ebraica), e i musicisti: Andrejka Mozina (violoncello, piano e voce), Ornella Serafini (vocalist), Alessandro Vodopivec (pianoforte), Mario Fragiacomo (tromba, flicorno, multieffetti e video immagini), Bruno Prodan (sax alto), Giuseppe Signorelli (chitarra e voce), Mario Cogno (Contrabbasso).
Letture con: Bruna Busdon, Agnese Ermacora, Anna Piccioni.
Video proiezioni a cura di: Elisa Zurlo, Claudio Sepin e Mario Fragiacomo.
Musica con: Andrejka Mozina, Ornella Serafini, Alessandro Vodopivec, Mario Fragiacomo, Bruno Prodan, Giuseppe Signorelli, Mario Cogno.
Nell'occasione verrà presentata l'uscita del volume di testi poetici di Edoardo Kanzian "Memorie e Re-esistenze" - Edizioni "Battello Stampatore" e Editor Alessandro Paronuzzi.
Coordinerà l'incontro Edoardo Kanzian (giornalista-pubblicista, organizzatore culturale).

Per questa particolare festa di fine anno a Trieste, Mario Fragiacomo presenterà il suo ultimo lavoro di immagini e suoni denominato IL PALCO DELLA NATURA, una Solo Performance alla tromba, flicorno e Live electronics su immagini e suoni di mare, sole, e terra della Sardegna.
Una sfida alle melodie della natura. Il suono della tromba si spinge sino al mare non per un effetto sintetico, amplificato da un marchingegno elettronico, ma per effetto di una risonanza naturale a cui si aggiungono, strada facendo, suoni di vento, di acqua, di uccelli, di pecore e la roccia respinge quel suono e lo rilancia in una sorta di musicalizzazione e composizione istantanea.
Nonostante gli acuti le pecore non smettono di vociare nè gli uccelli tacciono nè lo sciabordio dell'onda del mare si ferma.
Con la tromba in mano Mario Fragiacomo è un combattente come Don Quixote contro i mulini a vento. Sempre contro corrente, fuori dai circuiti dei concerti organizzati con il finanziamento di soldi pubblici con il pubblico che chiede il bis o conosce i brani a memoria.
Spingendo quell'aria nel bocchino le vibrazioni generano impulsi, contrazioni involontarie dei muscoli e nasce quel suono che solo lui sa ricavare dal suo storico flicorno Couesnon (anno 1954 costruito a Parigi) prezioso e raro strumento usato da grandi trombettisti del jazz internazionale come come Tom Harrell, Freddie Hubbard, Donald Byrd, Eddie Henderson, Roger Ingram, Enrico Rava ......
Naturalmente nessun cavo elettrico o suoni sintetici o finti sono stati usati per le riprese video/audio dal vivo che sono state effettuate dal fido amico, straordinario flautista sardo Eugenio Lugliè nel mese di settembre 2011 in Planargia, regione suggestiva e particolare della Sardegna occidentale.


Drink di saluto per tutti i partecipanti.
Ingresso libero.

Contatto organizzativo:
Edoardo Kanzian
Tel.: 040-942179
Mobile: 340 6859654
E-mail: kanzian.edoardo@libero.it
Websites:
http://it-it.facebook.com/edoardo.kanzian
http://twitter.com/#!/EdoardoKanzian







FERMI! MANI IN ARTE - Mario Fragiacomo Solo performance
17/11/2011 20:30:38
SARDEGNA TOUR 2011
THE SOUND OF NATURE


Solo Performance di Mario Fragiacomo alla tromba, flicorno e Live electronics su immagini e suoni di mare, sole, e terra della Sardegna.





Una sfida alle melodie della natura. Il suono della tromba si spinge sino al mare non per un effetto sintetico, amplificato da un marchingegno elettronico, ma per effetto di una risonanza naturale a cui si aggiungono, strada facendo, suoni di vento, di acqua, di uccelli, di pecore e la roccia respinge quel suono e lo rilancia in una sorta di musicalizzazione e composizione istantanea.
Nonostante gli acuti le pecore non smettono di vociare nè gli uccelli tacciono nè lo sciabordio dell'onda del mare si ferma.
Con la tromba in mano Mario Fragiacomo è un combattente come Don Quixote contro i mulini a vento. Sempre contro corrente, fuori dai circuiti dei concerti organizzati con il finanziamento di soldi pubblici con il pubblico che chiede il bis o conosce i brani a memoria.
Spingendo quell'aria nel bocchino le vibrazioni generano impulsi, contrazioni involontarie dei muscoli e nasce quel suono che solo lui sa ricavare dal suo storico flicorno Couesnon (anno 1954 costruito a Parigi) prezioso e raro strumento usato da grandi trombettisti del jazz internazionale come come Tom Harrell, Freddie Hubbard, Donald Byrd, Eddie Henderson, Roger Ingram, Enrico Rava ......
Naturalmente nessun cavo elettrico o suoni sintetici o finti sono stati usati per le riprese video/audio dal vivo che sono state effettuate dal fido amico, straordinario flautista sardo Eugenio Lugliè nel mese di settembre 2011 in Planargia, regione suggestiva e particolare della Sardegna occidentale.

Mario Fragiacomo presenterà dal vivo questa esperienza, armato della sua inseparabile tromba, sabato 19 novembre 2011 alle ore 18.00 all'Auditorium della Biblioteca "PALAZZO SERBELLONI" in Via Monte Nero a Gorgonzola nel contesto del Festival di Arti Performative "Fermi! Mani in arte" organizzato dall'associazione culturale MIXART con il patrocinio della Assessorato alla Cultura ed eventi della Città di Gorgonzola e della Proloco locale.



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SARDEGNA TOUR 2011 - SOLO PERFORMANCE DI MARIO FRAGIACOMO AL FLICORNO
25/10/2011 16:11:41
STELLA BY STARLIGHT E VARIAZIONI
Fuori dai circuiti dei concerti organizzati con il finanziamento di soldi pubblici con il pubblico che chiede il bis o conosce i brani a memoria. Qui, nello splendido contesto naturale del litorale sardo tra Bosa ed Alghero in località "Torre Argentina" c'è soltanto il suono del vento, lo sciabordio dell'acqua e le sonorità che Fragiacomo sa ricavare dal suo storico flicorno francese Couesnon risalente al 1954, prezioso e raro strumento usato da grandi trombettisti del jazz internazionale come Tom Harrell, Freddie Hubbard, Donald Byrd, Eddie Henderson, Roger Ingram, Enrico Rava ...... Naturalmente nessun cavo elettrico o suoni sintetici o finti sono stati usati per le riprese video/audio dal vivo che sono state effettuate dal fido amico, straordinario flautista sardo Eugenio Lugliè.


La Solo Performance si è svolta il 13 settembre 2011 alle ore 17.30 circa.




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13 settembre 2011

MICHELSTAEDTER - Biografia di un pensiero furioso
07/11/2010 10:53:11
Forse ha fatto bene Laura Marchig, direttore artistico del "Dramma Italiano" di Fiume/Rijeka (Croazia) a scegliere quella tromba di latta del confine nord orientale italiano, come mi piace autodefinirmi, per affiancare la musica, alla pièce teatrale sul grande filosofo goriziano Carlo Michelstaedter. Ha scelto un triestino (un poco più in là di Gorizia quindi) forse l'unico rappresentante del jazz mitteleuropeo che vive in Italia.
Essere nati a Trieste significa anche essere legati per forza a passioni represse e nostalgiche irritazioni legate alla Mitteleuropa, all'impero absburgico, a Vienna, alla cripta dei Cappuccini e ......... alla Sachertorte. Ma tutto questo è una sorta di background che acquisisci appena nato, poi c'è ....... il Carso e la situazione di trovarsi all'estremo punto del confine nord orientale italiano. Si assorbe dalla nascita un particolare milieu.
Visto che sono nato nel periodo del T.L.T. (Territorio Libero di Trieste) ebbene sì, ho visto con i miei occhi la Trieste del delirio patriottico dell'annessione all'Italia, la Trieste piena di inquietudini oniriche su cui si innesta la psicanalisi di Weiss, ho vissuto le migrazioni degli istriani e fiumani, l'esilio dei dalmati, i martiri delle foibe sul Carso, e la Risiera di San Sabba era lì a quattro passi...... Un humus multiculturale ti entra dentro, ti forgia l'anima, ti contamina il cuore, ti influenza il tuo modo di pensare e di vedere le cose, i fatti della vita, perchè in ogni posto che frequenti aleggia un non so che di strano che allo stesso tempo è anche noto: le scritte sui muri, i dialoghi della gente per strada, nell'ambiente famigliare, nella scuola con insegnanti d'impronta austro-ungarica, nella frequentazione del ghetto ebraico, nella particolare atmosfera bilingue delle osmize sul Carso ..... E tutto questo è il documento di identità di chi vive la frontiera di Trieste. Lo conosci vero quell'aneddoto che circola a Trieste ......
"Una volta una signora forestiera chiese a un triestino dove fosse la chiesa. E quello le rispose: Se continua dritto, si troverà davanti alla chiesa greco-ortodossa. Quella cupola celeste in lontananza è della chiesa serbo-ortodossa. La Sinagoga è in via San Francesco. La chiesa protestante… Ma veramente io cerco una chiesa cattolica, per sentire una messa normale - lo bloccò lei -. Ah, sì allora può andare alla chiesa di Santa Maria Maggiore. E' accanto alla chiesa valdese. Alle 17 c'è la funzione in sloveno, poi c'è la messa in italiano!"
Di solito per presentarmi esordisco così, raccontando questo aneddoto perchè Trieste (artisticamente parlando) mi ha dato molto e dietro Trieste ho l'Istria di mia madre dalle ciabatte con la suola del copertone della bicicletta ma con un grande cuore e una grande umiltà e dignità e di mio nonno proveniente da Pola ma medico condotto per cinquant'anni a Buie.
Sono convinto che questo incontro di civiltà diverse assieme all'atmosfera cosmopolita e la presenza di più culture stratificate mi abbiano generato qualche stimolo in più rispetto ad un comune mortale nato in un altro posto qualsiasi. Vivere in un ambiente così estremo porta sicuramente a una grande introspezione, ad una ricerca di se stessi.
Le mie sortite sul Carso ad ascoltare il silenzio, il sibilo della Bora, il fruscìo dell'erba alta e secca, assaporare l'aspro del vino (Teran) in un'osmiza con lo sguardo sul golfo azzurro quasi sempre tenue (il mare di Umberto Saba) o verso la sconfinata estesa carsica fin oltre il confine con la Slovenia alla ricerca visiva del paese natio di Srecko Kosovel, il più grande poeta del Carso. Le sue rime mi hanno fatto soffrire e profondamente turbato. Sono sempre stato comunque attratto dalla poesia, dall'arguzia di quelle poche parole studiate ad una ad una, come comporre musica, una nota, poi un'altra e un'altra ancora. Un tormento e allo stesso tempo gioia.
Ho scritto le musiche per questo spettacolo con questi "parametri", e sono convinto anch'io che Carlo Michelstaedter, che ha quasi le mie stesse latitudini e che amava Beethoven, ma non solo, forse avrebbe apprezzato questi suoni.

Mario Fragiacomo

Date spettacoli:

FIUME/RIJEKA (Croazia) - TEATRO NAZIONALE CROATO
26 novembre 2010 ore 19.30
Prima rappresentazione musico-teatrale di MICHELSTAEDTER - Biografia di un pensiero furioso

FIUME/RIJEKA (Croazia) - TEATRO NAZIONALE CROATO
27 novembre 2010 ore 19.30
Seconda rappresentazione musico-teatrale di MICHELSTAEDTER - Biografia di un pensiero furioso

FIUME/RIJEKA (Croazia) - TEATRO NAZIONALE CROATO
29 novembre 2010 ore 19.30
Terza rappresentazione musico-teatrale di MICHELSTAEDTER - Biografia di un pensiero furioso

Segue tournee Slovenia/Croazia 13-18 dicembre 2010

il 13 dicembre ad Umago - Cinema/Teatro ore 20
il 14 dicembre ad Umago - Cinema/Teatro ore 12 (matinèe)
il 16 dicembre a Pola - Teatro Popolare Istriano (INK) ore 20
il 17 dicembre a Capodistria - Teatro cittadino di Via Verdi ore 20
il 18 dicembre a Pisino - Casa delle Rimembranze ore 20




Formazione orchestrale dello spettacolo coordinata da Mario Fragiacomo:

Maja Veljak - violino
Janko Sepic - clarinetto
Mihalj Ivkovic - fisarmonica
Mario Fragiacomo - tromba, flicorno e multieffetti
Antonio Staude - pianoforte

Organizzazione: "DRAMMA ITALIANO" di Fiume.
Direzione artistica: Laura Marchig

MICHELSTAEDTER

(da una sceneggiatura cinematografica di Marco Colli e Giorgio Pressburger)
(prema filmskom scenariju Marca Collija i Giorgia Presburgera)
MICHELSTAEDTER
Biografia di un pensiero furioso/dramma
životopis jednog razjarenog uma /drama
Regia/Redatelj: Marco Colli
Musiche: Mario Fragiacomo


"Vivere vuol dire essere in pericolo” scriveva Nietzsche e proprio questa frase la chiave per penetrare nell’esistenza di Carlo Michelstaedter, il poeta, filosofo e pittore goriziano morto suicida per un colpo di rivoltella, il 17 ottobre 1910. In quei brevi ventitré anni di vita, o meglio nell’arco dei suoi ultimi cinque anni, elabora la tesi di laurea La persuasione e la retorica che viene considerato uno dei baluardi del pensiero filosofico del Novecento. Tratto da una sceneggiatura cinematografica scritta da Marco Colli e Giorgio Pressburger, lo spettacolo ripercorre alcuni punti fondamentali della vita e dell’opera di questa figura poliedrica e visionaria che racchiude in sé la complessità dell’anima della Mitteleuropa. La sceneggiatura viene tradotta in un continuum di luci e quadri, lampi e colori, musica, suoni e canti, voci, parole, voci fuori campo, suggestioni, monologhi e dialoghi, discorsi e versi, isolati nel silenzio. Un insieme di linguaggi teatrali che hanno lo scopo di esaltare ricchezza variegata di un pensiero in divenire, brillante e caustico, profondo ed essenziale.
Importante alla luce di una lettura "passionale” della sua esistenza, è il racconto del rapporto con le donne della sua vita.

"Živjeti znači biti u opasnosti", napisao je Nietzsche i upravo je ta izrijeka ključ proniknuća u život Carla Michelstaedtera, pjesnika, filozofa i slikara iz Gorice koji se ubio revolverskim hitcem 17. listopada 1910. U te kratke dvadesettri godine, ili bolje u razdoblju svojih posljednjih pet godina, obradio je doktorsku tezu Uvjeravanje i govorništvo koja se smatra jednim od stupova filozofske misli 20. stoljeća. Izvučena iz filmskog scenarija Marca Collija i Giorgia Pressburgera, predstava obuhvaća neke bitne trenutke života i djela te mnogoznačne i vizionarske osobe koja u sebi sadržava složenost duše srednje Europe.
Scenarij je preveden u neprekidan niz svjetla i slika, bljeskova i boja, glazbe, zvukova i pjesama, glasova, riječi, glasova izvan scene, sugestija, monologa i dijaloga, rasprava i stihova, usamljenih u tišini. Objedinjeni kazališni jezici imaju cilj naglasiti bogatstvo šarolikosti postojane misli, briljantne i oštre, duboke i esencijalne.
Važnost je stavljena na osvjetljavanje "strastvena" čitanja njegove egzistencije, i na priču o odnosu prema ženama njegova života.


Il Dramma Italiano, Compagnia facente parte del Teatro Nazionale Croato «Ivan pl. Zajc» di Fiume e unico Stabile italiano esistente fuori dei confini della Repubblica Italiana, è una delle più antiche istituzioni della Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia. Nato nel 1946 a Fiume, lo stesso Dramma Italiano fu uno dei fondatori del Teatro Popolare di Fiume, oggi Teatro Nazionale.

Nel 2006 la Compagnia ha festeggiato i suoi primi 60 anni di vita. Un periodo non certo breve in cui i momenti difficili dell'inizio trascorsi spesso lottando per bloccare i vari tentativi di delegittimazione di questa non comune realta' teatrale, si sono alternati momenti di gloria, di grandi successi ottenuti sia nei luoghi dell'insediamento storico della Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia, sia nelle più importanti piazze italiane, croate e slovene.

Più di trecento sono state le messinscena proposte dal Dramma Italiano in tutti questi anni e diversi i riconoscimenti ottenuti per la sua attività tra cui ricordiamo il Premio dell'Associazione Nazionale dei Critici Italiani «Dramma Italiano», il Premio Flaiano, il Premio Città di Fiume e per ultimo, nell'estate del 2005, il Grand Prix al Festival Internazionale dei Teatri da Camera «Leone d'oro» di Umago vinto per lo spettacolo «Maratona di New York» di Edoardo Erba, per la regia di Neva Rosic con Bruno Nacinovich e Mirko Soldano.




TEATRO NAZIONALE CROATO

Indirizzo dell'Istituzione teatrale
Uljarska 1,
51000 Rijeka/Fiume



Recapiti:
Tel: 051/355-934
Fax: 051/355-902
Mail: dramma-italiano@hnk-zajc.hr
Url: www.hnk-zajc.hr


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LA SABBIA DEL RICORDO - Nuova performance pluridisciplinare del Mitteleuropa Ensemble Chamber Quartet & Massimo Ottoni per il Giorno del Ricordo 2010
14/01/2010 17:20:02
Vi presento la nuova performance per il GIORNO DEL RICORDO 2010 del Mitteleuropa Ensemble Chamber Quartet.

LA SABBIA DEL RICORDO - Nuova performance pluridisciplinare del MITTELEUROPA ENSEMBLE CHAMBER QUARTET per il GIORNO DEL RICORDO 2010.
Musica popolare dell'Istria veneta, poesia dei grandi poeti istriani del '900 e le arti visive (sand animation) di Massimo Ottoni.
Un dialogo quindi, tra tre arti, tre dimensioni che si intrecciano in uno spettacolo evocativo ed emozionante.



Musica popolare istroveneta
Canti dell'esodo istriano
I grandi poeti istroveneti del '900
I disegni di sabbia di Massimo Ottoni




PROGRAMMA

1) ISTRIA - Musica originale del MECQ - testo di BIAGIO MARIN - (quartetto)

2) ACQUA SULL'ACQUA - Improvvisazione vocale di Sabrina Sparti su testo di UGO VESSELIZZA - (duo)

3) PRIMAVERA A TRIESTE - Solo voce recitante su testo di PIER ANTONIO QUARANTOTTI GAMBINI - (Solo voce recitante)

4) DONNA LOMBARDA - Canto narrativo - Dignano (Musica popolare istroveneta) - (quartetto)

5) UNA NOTE NEL DORMIR - Aria da Nuoto - Rovigno (Musica popolare istroveneta) - (trio)

6) I SOPRAVVISSUTI - Musica originale del MECQ su testo di GINO BRAZZODURO - (duo)

7) COREVA ANDAR PEL MONDO - Brano d'autore dell'Esodo istriano - Musica di Piero Soffici - (trio)

8) PREGHIERA DEI PROFUGHI GIULIANI E DALMATI A MARIA SANTISSIMA - Brano d'autore dell'Esodo istriano - Musica di P.A. Maltelini - testo di GIORGIO DEPANGHER - (Il disappunto del mare) - (quartetto)

9) NESSUNO ASCOLTERA' - Solo voce recitante su testo di OSVALDO RAMOUS - (Solo voce recitante)

10) 1947 - Brano d'autore dell'Esodo istriano - Musica e testo di Sergio Endrigo - (trio)

11) CHISSA' - Improvvisazione jazzistica di Mario Fragiacomo al flicorno & Live electronics su testo di LINA GALLI (duo)

12) SUITE DI CANTI INFANTILI DEL LITORALE ISTRIANO - Filastrocche - (quartetto vocale)
- Su su cavalin
- Donda bilonda
- Pum pum d'oro
- Nina nana bel putin

13) ADDIO ZARA - Canzone popolare dalmata - (trio)

14) FORSE UN GIORNO SI RACCONTERA' DI UN POPOLO ........ Musica originale del MECQ - testo di ANONIMO POETA ISTRIANO (quartetto)






Mitteleuropa Ensemble Chamber Quartet & Massimo Ottoni

In questo nuovo spettacolo pluridisciplinare del MECQ sfocia un più che decennale originale percorso del gruppo, che mescola musica popolare istroveneta con il linguaggio del jazz. L'elemento letterario, con i testi poetici di alcuni tra i maggiori esponenti dell'area istriana del '900, è alla base di questo concerto in cui la scrittura musicale si lega e si ispira all'opera poetica e narrativa. Le composizioni originali del gruppo hanno affrontato in particolare l'interazione con i versi poetici dei grandi poeti del '900 dell'Istria veneta utilizzando i versi come spunto, affidando le parti di testo alla voce recitante, e lasciando che la suggestione letteraria esercitasse la sua influenza sulla musica improvvisata. Una proposta musicale articolata che identifica la duttilità dei musicisti del gruppo che hanno nel jazz soltanto un punto di riferimento e non l'unico fulcro della loro formazione. Il Mitteleuropa Ensemble è stato recentemente premiato per questa originale fusione di musica e letteratura, con la Targa Mazars: Premio Internazionale dell'Università Bocconi di Milano.


Musiche di: Sergio Endrigo, Piero Soffici, P.A. Maltelini, Giovanni Lo Martire, e musiche originali del gruppo oltre a quelle tradizionali dell'area istroveneta e dalmata rivisitate in un'ottica jazzistica.

Testi poetici di: Biagio Marin, Gino Brazzoduro, Ugo Vesselizza, P.A.Quarantotti Gambini, Giorgio Depangher, Lina Galli, Osvaldo Ramous e di anonimo poeta istriano.

I testi:
I testi sono affidati alla voce narrante di Laura Bagarella.

Le arti visive:
Le arti visive sono in mano all'artista Massimo Ottoni.
La tecnica di Massimo Ottoni consiste nel creare disegni e figure in tempo reale usando le mani come pennello e la sabbia come colore distesa su un piano luminoso. Il tutto viene ripreso da una telecamera e trasmesso su schermo gigante. La peculiarità più importante e caratteristica è che appena finito un disegno questo non viene distrutto per crearne un altro lasciando dei punti morti, ma, granello dopo granello, il disegno si trasforma magicamente in un'altro usando una strepitosa tecnica creativa dando vita ad una storia la cui colonna sonora viene suonata dal vivo dal nostro ensemble con interventi recitati dalla voce narrante. Un dialogo quindi, tra tre arti, tre dimensioni che si intrecciano in uno spettacolo evocativo ed emozionante.

LA SABBIA DEL RICORDO, coniuga la creazione visiva curata da Massimo Ottoni con la performance musicale realizzata dal Mitteleuropa Ensemble Chamber Quartet. La sabbia lanciata sul piano luminoso, ripresa dalla telecamera e proiettata su grande schermo, porta lo spettatore in un mondo figurativo-narrativo, a tratti informale, che chiama a sè la musica realizzata dal vivo, ma anche la segue in un alternarsi di situazioni e di storie raccontate dalla parola, dall’immagine e dal suono.


Per contatti ed informazioni:

Mario Fragiacomo
Music & Performing Arts
Via Venezia, 1
20060 Cassina De' Pecchi (MI)
Tel.: ++39 02 9528600
Mobile: 333 108 9248
E-mail: mariofragiacomo@hotmail.com
Official Web Site: www.fragiacomo.org
Other Web Sites:
www.myspace.com/fragiacomo
www.jazzitalia.net/Artisti/MarioFragiacomo.asp



Video: http://www.youtube.com/watch?v=Xot47y4x9Y0

LA SABBIA DEL RICORDO - Performance pluridisciplinare del MECQ & Massimo Ottoni - All Rights Reserved.

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GIORNO DEL RICORDO - Musica dal campo profughi
25/01/2008 15:45:25
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Visione d'epoca del Silos di Trieste

Il Silos di Trieste.
Il Silos di Trieste era un edificio immenso di tre piani costruito sotto l'impero absburgico come deposito di granaglie, in ogni piano gli spazi erano divisi da pareti di legno e faesite alti due metri in tanti piccoli scomparti detti box, ognuno contrassegnato da un numero corrispondente alla famiglia che lo occupava. I più ambiti, si fa per dire, erano quelli vicini a una delle rare finestre che si aprivano sull'esterno e quelli del terzo piano che ricevevano dal tetto la luce del giorno. "Entrare nel Silos - scrive Marisa Madieri - era come entrare in un paesaggio vagamente dantesco, in un notturno fumoso purgatorio. Dai box si levavano vapori di cottura e odori disparati. Nel nostro box in cucina era stato ricavato uno sgabuzzino che fungeva da deposito, c'erano anche parecchi secchi e catini che nelle giornate di pioggia venivano disposti in vari punti del silos per raccogliere l'acqua che filtrava in piccoli rivoli dal tetto". Il Silos oggi è ancora visibile a pochi passi dalla stazione centrale in Piazza Libertà, al suo interno è stato ricavato un parcheggio multipiano.
Anch'io ho vissuto quel periodo del "Silos" dei profughi istriani, fiumani e dalmati di Trieste a metà degli anni '50. Abitavo poco lontano e frequentavo la Scuola Elementare Ruggero Manna nel rione di Scorcola. Alcuni miei compagni di classe vivevano nel Silos ed erano anche miei compagni di gioco. Giocavo con loro anche nel cortile interno dell'edificio dove erano state abbandonate alcune carrozze ferroviarie tutte arrugginite e alcuni autoblindo militari su rotaia che ora si trovano al Museo di guerra Diego de Henriquez di Trieste.
Avevo un amico del cuore profugo che ha vissuto un po' di anni in quel posto. Molti anni dopo, prima che trasformassero la struttura del Silos in parcheggio per autovetture, e man mano che venivano assegnati degli alloggi più dignitosi ai profughi, si rendevano libere delle aree in cui con il mio primo gruppo musicale denominato "Trieste Jazz Ensemble" riuscivamo ad utilizzare alcuni spazi liberi per organizzare delle sedute di prove musicali. Grossi materassi dismessi alle pareti, che ricordo erano di legno e faesite, sia per difenderci dalle raffiche della fredda e pungente Bora che filtrava da ogni luogo, sia per attutire il terribile rimbombo dei nostri strumenti musicali che riverberavano a causa dell'enorme altezza del soffitto.

Il campo profughi di Padriciano.
Quasi ogni domenica, prendendo la trenovia di Opicina (el tran de Opcina) e poi raggiungendo Padriciano a piedi, mio padre mi portava al campo profughi di Padriciano per visitare mia zia Rosa, esule da Capodistria. Era anche un'occasione per fare una scampagnata sul Carso triestino e mi piaceva molto poi trovarmi con gli amici del campo per giocare insieme a loro.
Giusto vent'anni fa pubblicavo il mio disco d'esordio nel campo della musica jazz nazionale per l'etichetta milanese Splasch Records. L'album "TRIESTE, IERI UN SECOLO FA" presentato da Fulvio Tomizza nel cui interno avevo pensato di includere anche questa parte della mia adolescenza a Trieste scrivendo diversi brani tra cui uno dedicato al campo profughi di Padriciano che ho intitolato "IL CAMPO PROFUGHI" con un sottotitolo: "Le baracche di Padriciano".
Non poteva mancare nel progetto anche un brano dedicato alla causa dell'Esodo: mi sono fatto forza e l'ho intitolato così: F O I B E. Un tabù pronunciare questa parola all'epoca, t'immagini scrivere della musica che andava diffusa in tutta Italia. Era l'anno 1987.
Posso affermare di essere stato il primo compositore in Italia ad aver dedicato un'opera musicale al dramma dell'Esodo, apportando sensibilità jazzistiche e contemporanee, combinando sentimenti e ricordi di vita vissuta con lo spirito del nostro tempo. Più tardi, dopo aver fondato il Mitteleuropa Ensemble a Milano, diventando, nel campo della musica jazz nazionale, una delle più originali ed apprezzate formazioni, ho pensato di realizzare un progetto dedicato all'Istria che ancora non è stato pubblicato.
Mario Fragiacomo

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Cerimonia della Comunione al Silos anni '50


Per ascoltare on line il brano dedicato al Campo profughi di Padriciano basta spostarsi più a destra nel settore AUDIO.
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L'arte di Bruno Chersicla incontra la musica istroveneta del Mitteleuropa Ensemble
18/05/2007 14:48:19

Nasce una collaborazione con Bruno Chersicla per un nuovo progetto e questa volta proprio multimediale. Un libro di disegni di Portole, ma anche di Pirano, Rovigno, Capodistria ed altre cittadine del litorale istriano, realizzato dall'artista con brevi commenti (nomi e cognomi di parenti, amici, conoscenti della sua infanzia a Portole) affiancheranno un cd audio di musiche istrovenete ed un dvd di immagini raccolti in un Libro-cofanetto.
Non un semplice cd audio quindi ma un vero prodotto artistico multimediale: un cd audio e un dvd di immagini, disegni, fotografie, musica, tanta musica popolare dell'Istria veneta oltre a diversi brani originali composti dal Mitteleuropa Ensemble per questa occasione. C'è anche uno spartito manoscritto di Piero Soffici che ho ricevuto in omaggio dal grande maestro quando abitava nella casa di Conca del Naviglio a Milano.

Bruno Chersicla, anche lui di ascendenze istriane, abita in una vecchia filanda nel cuore della Brianza a Zoccorino dove ha lo studio. A dire il vero tutta la casa funge da studio di pittura, scultura, ma c'è anche un pianoforte, e lui è anche un valente contrabbassista jazz.

Per chi volesse approfondire la conoscenza dell'artista può visitare qui sotto alcuni interessanti siti:

http://www.galleriaplanetario.it/vediartista.php?id=4
http://www.toshow.it/brunochersicla.html

BRUNO CHERSICLA, pittore, scultore, jazzista, triestino trapiantato a Milano fin dal 1966, assomma alle radici miteeleuropee una precisione di rapporti matematici, rigore intellettuale e pulitezza del design, formazione culturale che gli deriva anche da curiosità percettive, frequentazione di artisti e personali predilezioni, unite a fantastiche intuizioni: dalla Bauhaus al Futurismo, dal Surrealismo all’Informale segnico e materico.
Negli anni Sessanta realizza opere sui transatlantici di linea Galileo Galilei, Raffaello, Oceanic, Eugenio C., scene e costumi per il Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia di Trieste e per il Piccolo Teatro di Milano.
Dai Settanta tralascia progressivamente la scenografia e l’insegnamento per dedicarsi quasi esclusivamente alla scultura lignea, alla pittura ed alla xilografia, forme ambigue ed ambivalenti, ma sempre fedeli ad una visione provocatoria ed ironica dell’espressione figurativa.
Collabora con architetti per interventi in strutture private e pubbliche: tale impegno nelle fasi più recenti in Lombardia è testimoniato a Monza, Vimercate e Paregallo.
Realizza inoltre numerosi multipli d’arte per varie imprese italiane. Tra le mostre più importanti degli ultimi anni le esposizioni di Chicago, Miami, New York, Ljubljana, Atlanta, Toronto e le grandi antologiche nei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia e presso il Museo Revoltella di Trieste.
E’ Guinness dei primati 2001 per il dipinto più grande del mondo, realizzato a Trieste nella Piazza dell’Unità d’Italia.
Indubbiamente Chersicla, nel panorama dell'arte italiana della seconda metà del Novecento, costituisce un'autorevole ed importante realtà.

Mario Fragiacomo
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Omaggio a Fulvio Tomizza del Mitteleuropa Ensemble Chamber Quartet nella giornata dell'inaugurazione della rassegna libraria La Bancarella a Trieste
13/04/2007 19:54:36
OMAGGIO A FULVIO TOMIZZA nel contesto della seconda edizione della rassegna libraria LA BANCARELLA organizzata dal CDM ARCIPELAGO ADRIATICO di Trieste

Mitteleuropa Ensemble Chamber Quartet
La via del jazz italiano all'intersezione di popoli e culture dell'Adriatico orientale e Mitteleuropa


Sabrina Sparti, vocal
Laura Bagarella, voce narrante
Mario Fragiacomo, flicorno & Live electronics
Roberto Favilla, pianoforte

CONCERTO LETTERARIO
Un evento multimediale di musica, letteratura, arti visive.

Salone degli Incanti - Ex Pescheria

TRIESTE
Mercoledì 2 maggio 2007
Ore 21,00




OMAGGIO A FULVIO TOMIZZA
Performance multimediale di musica, letteratura ed arti visive

Con questo concerto letterario del Mitteleuropa Ensemble Chamber Quartet dedicato a Fulvio Tomizza, sfocia un più che decennale originale percorso del gruppo, che mescola jazz, musica popolare istroveneta e cultura mitteleuropea. L'elemento letterario, con i testi estrapolati dalle più significative opere di Fulvio Tomizza, è alla base di questo concerto in cui la scrittura musicale si lega e si ispira all'opera narrativa del grande scrittore istriano. La selezione letteraria di questa performance è opera della Prof.ssa Irene Visintini. Le musiche originali del gruppo sono state composte utilizzando i testi letterari, affidati alla voce narrante, lasciando semplicemente che la suggestione letteraria potesse esercitare la sua influenza sulla musica. Le musiche popolari dell'Istria veneta scelte per affiancare i testi tomizziani sono state selezionate prendendo in considerazione le peculiarità più rappresentative della musica popolare istriana tanto amata da Fulvio Tomizza. Per questa fusione ed incontro tra musica e letteratura il gruppo è stato recentemente premiato con la prestigiosa Targa Mazars dell'Università Bocconi di Milano nel contesto del Festival internazionale "Jazz in Bocconi" edizione 2002 con questa motivazione: "Per il felice connubio fra vocalità, il canto, e le parti strumentali che talvolta sembrano scandire ritmi che appartengono prevalentemente all'incedere della parola. Un progetto che costruisce la sua suggestione percorrendo le molteplici sonorità linguistiche che hanno attraversato un territorio divenuto crocevia di culture diverse, dove il linguaggio del jazz sapientemente si mescola con altre forme di musica popolare".

Musiche di: Mario Fragiacomo, Roberto Favilla, Sergio Endrigo, Piero Soffici, Giovanni Lo Martire, P.A. Maltelini, Bruno Bidoli e musiche tradizionali dell'area istroveneta rivisitate in un'ottica jazzistica.

Testi letterari di Fulvio Tomizza a cura di Irene Visintini.
Arti visive a cura di Marianna Accerboni.

Un giorno, forse, si racconterà di un popolo ...................
01/02/2007 15:15:22
Ecco ci siamo. Un anonimo poeta istriano aveva scritto alcuni versi, non si sa quando e come, che un amico scrittore mi aveva fatto conoscere. Subito ho sentito il bisogno di scrivere della musica perchè quei versi mi creavano una insolita inquietudine. Ho registrato a casa mia una traccia con il testo declamato da Laura Bagarella, voce recitante del mio ensemble (con il mio Pro Tools) e su quei versi ho lasciato che la suggestione letteraria esercitasse la sua influenza sulla melodia che mi nasceva dentro. Dopo l'esposizione del tema ho chiuso gli occhi e ho continuato a soffiare dentro il flicorno trovando così una improvvisazione ............. emotiva per suggellare il prosieguo del tema.
Dopo aver fissato sul pentagramma la melodia decido di registrarla su una seconda traccia. Mancava però un background adatto. Prendo il mio Live electronics e fisso un accordo: Do, Mi bemolle, sol, e sol basso. Registro su una terza traccia l'accordo suonato con il mio flicorno e il gioco (ma non tanto) è fatto.
E' nato così il brano "Un giorno forse si racconterà di un popolo .............: Un titolo troncato ma si parla naturalmente del popolo dell'Esodo istriano.
Per chi avrà la (s)fortuna di ascoltarlo dal vivo in prima assoluta per IL GIORNO DEL RICORDO (il 9 febbraio prossimo in provincia di Milano e il 10 febbraio a Pescara) dico soltanto che cercherò di ripetere queste emozioni. Ho pensato però anche ai curiosi di questo BLOG.
Questo è il testo:

Le candele per noi accese
si stanno spegnendo una ad una....
La notte giunge, ormai,
nè ci sarà più l'alba!

Un giorno, forse, si racconterà
di un popolo che
per viver libero
andó a morire lontano,
lontano dal proprio mare
e da una terra rossa che,
vista dall'alto,
sembra un cuore insanguinato.

Anonimo poeta istriano

Per chi volesse ascoltare il brano on line basta che si sposti più in là nella sezione AUDIO.
Buon ascolto.

Mario Fragiacomo
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Data ultima modifica: 13/01/2012





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Nato a Trieste da chiare ascendenti istriane, inizia privatamente lo studio della musica all'età di nove anni frequentando la scuola della banda del ricreatorio comunale Guido Brunner di Trieste. Subito dopo si iscrive alla Scuola di tromba del Conservatorio di musica G. Tartini di Trieste e studia con il maestro Dino Sandri. A Milano perfeziona i suoi studi con il maestro Giorgio Gaslini presso il Conservatorio G. Verdi di Milano e alla Nuova ...

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