Intervista a Toni Moretti
di Marco Esu
Mentre navigavo nel vasto ed bel mondo di internet, alla ricerca di nuovi artisti compositori da ascoltare ed conoscere, fra i tanti, senza ombra di dubbio ho potuto ascoltare Toni Moretti un giovane talento (compositore ed contrabbassista) che esprime nel Jazz tante atmosfere melodiche ed moderne, con parti free ed di puro standard, senza dimenticare la fondamentale improvvisazione, parte integrane del suo stile.
Ho avuto l'occasione di ascoltare diversi brani tratti da i suoi tre CD (come ad esempio " Umbria" o "Entree"), fra questi ho potuto aver modo di gustare le atmosfere sudamericane di un brano come "Blue samba" ed una favolosa composizione intitolata "Ghost".
Il fatto che non siano presenti parti vocali, regala all'ascoltatore la melodia da interpretare ed il buon gusto nel ricercare i canti per i vari strumenti che rendono tutto molto piacevole ed rilassante.
Toni proviene da studi classici e si diploma nel 1992 al conservatorio di Vicenza; questo non gli basta ed in seguito decide di perfezionare la sua tecnica con maestri come
Aldo Donà ed Francesco D'Andrea.
Riesce oltre tutto ad combaciare negli anni lo studio con tante collaborazioni con artisti come John Surman,
Cristina Lux, Leonard Johnson, collabora con la cantante Jean Rich
ed tanti alri nomi del panorama italiano come Federico Stragà e Gino Bramieri, senza disdegnare collaborazioni con gruppi jazz-rock e blues.
Toni non pone limiti e frontiere alla sua musica, un obbiettivo buono per chi ama la musica, altrettanto semplice è poter conoscere il suo lavoro e come poter conoscere i suoi CD, che vengono presentati nel suo sito(www.tonimoretti.it), che vuole essere un modo per arrivare più facilmente all'ascoltatore.
Abbiamo voluto intervistare per voi lettori l'Artista Toni Moretti e sotto queste brevi righe potrete leggere ciò che ci ha gentilmente risposto e raccontato.
Marco Esu:
- Dopo aver ascoltato il vostro CD e le presentazioni musicali nel vostro sito, abbiamo pensato di intervistarvi, per sapere come è nata la passione per la musica e per uno strumento come il contrabbasso?
Toni:
- Tutto è nato quando da bambino mio padre mi faceva ascoltare i dischi di Louis Armstrong, poi mi ha regalato una chitarra e da lì al basso elettrico per arrivare alla fine al contrabbasso; quando compongo però lo faccio sempre al piano.
M.E:
- Nel vostro stile si sente molto Jazz moderno e anche gli studi di musica classica; come siete passati dalla musica classica al Jazz?
Toni:
- In verità sono partito dal rock, poi sono passato successivamente alla musica "colta", prima il jazz e poi ho approfondito gli studi sullo strumento con la musica classica, diplomandomi in contrabbasso. Mi piace molto suonarla, ma ormai la mia strada è più sulla musica jazz.
M.E.:
- Abbiamo visto che nelle vostre collaborazioni sono presenti anche gruppi Rock e Pop, avete intenzione di riprendere questa forma musicale nei vostri prossimi CD?
Toni:
- Non credo, erano cose dell'inizio della mia carriera, ormai il rock lo vedo lontano dalla mia musica, anche se non si sa mai..
M.E.:
- Quanto ritenete importante l'improvvisazione musicale nei vostri lavori?
Toni:
- Per me è il 50%. Un buon brano deve avere valore come composizione e poi deve avere una buona improvvisazione. Molti musicisti jazz dicono di scrivere dei brani invece sono solo dei giri dove poterci improvvisare sopra. Io passo giornate solo per decidere una certa melodia, voglio che quando uno ascolta una mia composizione ne riconosca il tema, guarda Metheny per esempio.
M.E:
- Avete già alle spalle alcuni Cd pubblicati da una buona casa discografica, avete in programma una nuova pubblicazione?
Toni:
- Si sarà il mio quarto Cd, si chiamerà probabilmente "Yes I Will", ma credo ci vorrà un po', perché oltre ai soliti normali problemi per realizzare un disco, in questo vorrei inserire anche alcune parti con orchestra ed altre con Big Band. Ci tengo molto a questo mio nuovo lavoro, ma sarà molto impegnativo e costoso.
M.E:
- Ascoltando i vostri brani si notano molte parti d'atmosfera e piacevoli virtuosismi di chitarre e fiati, comprese le tastiere; quale rapporto avete con gli artisti con i quali lavorate e con il pubblico nei vostri concerti?
Toni:
- Con i musicisti un grande rispetto e libertà. Quando vengono a suonare nei miei cd lascio a loro la massima libertà di improvvisare secondo la loro sensibilità in base a come sentono il mio brano.
Con il pubblico quando suono live cerco soprattutto di trasmettere la mia musica, non mi interessa suonare per far vedere quanto sono bravo, non mi interessa proprio. Poi come ho scritto anche nel mio ultimo cd riprendendo una frase di un grande saggio "quando qualcosa ti viene comunicato ciò non dipende da chi lo comunica ma da te. Se sei disponibile qualcosa ti arriverà, ma se sei critico non ti arriverà niente e non ci sarà comunicazione.."
M.E.:
- Il Jazz è amato da tanti ascoltatori e anche se le emittenti radio e tv in Italia presentano poco Jazz nei loro programmi, c'è ugualmente un buon numero di persone che ascoltano questa bellissima musica, come vedete il Jazz in Italia e come andrà a parer vostro questo nel futuro?
Toni:
- In Italia ci sono molti grandissimi musicisti che si stanno facendo strada ormai anche a livello internazionale, basti pensare a
Rava, Fresu, D'Andrea, Bollani solo per dirne alcuni, credo che ormai il jazz italiano viva di luce propria senza dover per forza imitare gli americani, ed anche il linguaggio sta prendendo sempre più forma in modo autonomo. Speriamo sia solo l'inizio di un lungo percorso che porti il jazz italiano ad affermarsi sempre di più anche fuori dai nostri confini.
M.E.:
- Cosa pensate della vostra musica popolare Veneta?
Toni:
- Anche qui nel veneto come in tutte le regioni italiane c'è una musica popolare che però per lungo tempo è stata schiacciata dalla musica folk e da ballo tipo liscio, soprattutto quello emiliano-romagnolo che per anni ha travolto tutto rischiando di cancellare quella che era la nostra musica popolare. Ora per fortuna ci sono alcuni gruppi che stanno cercando di rispolverarla evitando che venga dimenticata, anche se comunque ancora nelle feste paesane la musica è sempre il liscio...
M.E.:
- Nella carriera degli artisti non sempre è facile riuscire a portare in concerto la propria musica, quanto lavoro c'è nel comporre i brani per un concerto e CD, quanto invece per avere un buon contratto discografico?
Toni:
- La composizione dei brani delle volte è veloce ed immediata, altre volte è un lungo lavoro di costruzione, non scrivo mai pensando di doverla adattare per un concerto o per un contratto discografico. Di solito a lavoro finito cerco una casa discografica che sia disposta a pubblicare il mio lavoro senza modifiche, seguo anche la parte grafica, voglio che quando un cd esce sia esattamente come lo voglio io senza compromessi.
M.E.:
- Vi ringraziamo e questa ultima domanda, che è più che altro un saluto per i nostri lettori e un modo per avervi nuovamente fra gli articoli della nostra testata giornalistica, sia ance da parte nostra un saluto e anche un attesa nuova presenza fra noi.
Come vi congedate da questa breve e piacevole intervista?
Toni:
- E' stato un vero piacere per me rispondere a queste vostre domande, e spero un giorno di poter proporre la mia musica qui da voi in Puglia, così da poterci conoscere da vicino. Grazie e ciao a tutti.
(Questo articolo è stato pubblicato da
www.capittanata.it e scritto da Marco Esu
www.marcoesu.com)
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Data ultima modifica: 05/01/2008
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