Jazzitalia - Articoli: La scomparsa di Michael Brecker
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Michael Brecker non ce l'ha fatta!!! Se ne è andato uno dei più grandi sassofonisti di sempre!

Michael Brecker è spirato il 13 gennaio 2007. Aveva solo 57 anni ed è deceduto in un ospedale di New York dove era stato ricoverato per l'aggravarsi delle sue condizioni a causa di una forma di leucemia che lo aveva colpito dal 2005.

Il mondo del jazz, della musica, ha perso un vero e proprio punto di riferimento, uno dei pochissimi che aveva dato una sferzata di innovazione non solo nell'ambito del suo strumento ma anche in tutto l'ambito musicale. La sua voce, il suo fraseggio, erano e saranno un marchio indelebile, riconoscibili all'istante. Suonare a-la-Brecker si continuerà a dire per sempre!

Michael Brecker ha raccolto, come molti, l'eredità pesante di John Coltrane e ne ha fatto da subito un suo linguaggio applicato principalmente alla musica fusion attraverso la quale è divenuto famoso in tutto il mondo a partire dagli anni '80.

Ha inciso più di 900 album iniziando con suo fratello Randy Brecker e con il batterista Billy Cobham. Ma le sue collaborazioni sono innumerevoli e spaziano dal jazz alla fusion: Frank Zappa, Aerosmith, James Brown, Paul Simon, Joni Mitchell, Lou Reed, Funkadelic, Steely Dan, John Lennon, Elton John, James Taylor, Chick Corea, Pat Metheny, Gonzalo Rubalcaba, Papo Vasquez, Mc Coy Tyner, Herbie Hancock, Chet Baker, George Benson, Quincy Jones, Charles Mingus, Wynton Marsalis, Frank Sinatra, Bruce Springsteen, Robben Ford, Adam Nussbaum, Billy Joel, Mike Stern, John Scofield, Gary Burton, Peter Erskine, Steve Khan, Marc Johnson, Mike Mainieri...e la lista potrebbe continuare molto a lungo. Avere un solo di Michael Brecker in un album è sempre stato un importante stimolo in più per l'ascolto. Era capace di condensare in poche battute delle vere e proprie perle, delle gemme che racchiudono classe, tecnica, estro e creatività. Ha vinto 11 Grammy incluso due per il suo ultimo album da solista, "Wide Angles" del 2003 in cui vi sono quindici brani suonati da una band di quindici elementi che Michael aveva chiamato...Quindecet.

Era sposato con Susan e aveva due figli, Jessica e Sam.

A tutta la sua famiglia, giunga il nostro più accorato cordoglio. Il mondo intero, oggi, piange un Grande.

Per ricordarlo, abbiamo scelto un suo recente video in cui suona l'EWI, strumento elettronico che nelle sue mani è divenuto caldo e affascinante e un solo su Naima, registrato a Seul, l'11 novembre 2000.

So long Michael e grazie per quello che hai saputo dare alla musica, all'arte!

Michale Brecker: Naima (solo)






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COMMENTI
Inserito il 14/1/2007 alle 10.27.04 da "satindoll"
Commento:
Era già successo con Steve Lacy: uguale la sensazione di assenza, identica indifferenza dei media. Tutti a sproloquiare e a decretare un successo della musica jazz sempre più popolare, un interesse capillare, ormai quasi un 'sentire' comune... Però muore un musicista di tale portata e nessuno se ne occupa. Un po' di coerenza non guasterebbe.
Grazie per aver pubblicato tempestivamente la notizia: personalmente l'ho appreso di primissima mattina tramite la newsletter del CDPM. Un passaparola che vorrei diventasse in questi casi una notizia da leggere su tutti i giornali - anche on line - con commenti e coccodrilli. Michael Brecker se lo sarebbe meritato.

Lorenza Cattadori
 
Inserito il 14/1/2007 alle 12.16.53 da "andreacalio"
Commento:
abbiamo sperato tutti che ce la facesse, e invece è andato via per sempre...ciao Michael, grazie di tutto!
 
Inserito il 14/1/2007 alle 12.31.48 da "paulman1"
Commento:
Mi dispiace veramente. Credo che per ricordarlo la miglior cosa sia di inviare separatamente una mia trascrizione di "She's mine" a testimonianza della sua immensa grandezza.
Paolo Mannelli.
 
Inserito il 14/1/2007 alle 12.51.22 da "rocco.ventrella"
Commento:
E' una grande perdita! Grande musicista e personalità. Ancora una volta un'altro grande
ci ha lasciati!
 
Inserito il 14/1/2007 alle 13.30.31 da "diblax"
Commento:
Sonorità irraggiungibile, tecnica impareggiabile, interpretazione ricca di spiritualità e sentimento.
Ahimé, perdiamo tutto questo e scompare, contemporaneamente, un grande maestro del sax tenore, umile e discreto.
Addio Micheal! Che Hawkins, Young e Trane ti accolgano tra loro, dopo averne diffuso brillantemente gli insegnamenti sulla Terra! Non trovo altre parole per esprimere quanto ci mancherai. God bless You!!!
Thank You!

sinceramente
Dario
 
Inserito il 14/1/2007 alle 17.55.01 da "maurizio_sodano"
Commento:
Addio caro michael!
 
Inserito il 14/1/2007 alle 18.09.21 da "tonysferra"
Commento:
Stò studiando e all'improvviso ho ricevuto questa brutta notizia, ho smesso perchè oggi nn ho più voglia di studiare. mi sono girato ed ho visto la foto di me e michael appesa al muro e ho pensato a quando lo conobbi dal vivo......... fu una serata stupenda. mi dispiace tanto per quest'accaduto, il mondo ha perso un grane musicista. Ciao michael
Antonio Sferratore
 
Inserito il 14/1/2007 alle 20.02.47 da "vaccaro.raffaele"
Commento:
il tuo modo di suonare,il tuo suono,il tuo essere musicista,rimarra' sempre nel mio cuore, non ti ho mai conosciuto,ma in questo momento e' come se avessi perso una persona vicina a me,e' questo che provo... Grazie per la meravigliosa e magica musica che ci hai regalato e che sara' indelebile nel tempo...
Grazie... Caro "Angelo" Mickael...
 
Inserito il 14/1/2007 alle 20.44.25 da "gibart"
Commento:
La prima volta: 1985, l' assolo di Brecker su "Pool" degli Steps Ahead e' qualcosa che mi ha toccato in maniera indelebile.
Da li' ho praticamente ascoltato tutto quello che ha fatto, o i soli commoventi e intensi di "Smokin' in the pit" dal vivo in Giappone quando si chiamavano solo "Steps". Brecker e' la logica continuazione di Coltrane con forme nuove come fusion, jazz elettrico, etno-jazz traghettate nel 3° millennio, uno dei piu' grandi di sempre, il piu' influente degli ultimi vent' anni....
Giorgio Bartoloni
 
Inserito il 15/1/2007 alle 1.36.35 da "info"
Commento:
che Dio ti benedica Michael

Enzo
 
Inserito il 15/1/2007 alle 9.27.08 da "robcig"
Commento:
un grande saluto !continuerò ad ascoltarti come in tutti questi anni!roberto
 
Inserito il 15/1/2007 alle 10.01.25 da "dondyza"
Commento:
Infinitamente grande, rimarrai e vivrai per sempre nei nostri ricordi e nelle nostre anime.

DON DYZA.
 
Inserito il 15/1/2007 alle 12.24.27 da "eblydian"
Commento:
Addio Michael!! Grazie per averci mostrato fin dove può arrivare la musica. Per rivolgerti un ultimo pensiero e salutarti, mi ascolterò il suo assolo su Impressions tratto dal cd Infinity di McCoy Tyner. Massimo
 
Inserito il 15/1/2007 alle 15.15.15 da "info"
Commento:
la bellezza appare di tanto in tanto grazie a qualcuno che la testimonia universalmente evocando cose di cui si vede poco.
quando appare diventa motivo per qualcun altro di continuare a cercarla diventandone messaggero.
e così riesce a non morire mai........
 
Inserito il 15/1/2007 alle 16.59.09 da "poetaispirato"
Commento:
Dopo la morte di Bob Berg, anche tu, Michael, sei andato via.
E' quasi impossibile descrivere le sensazioni che, tra il '91 e il '93 in particolare, ho provato grazie a te, quando ancora studiavo il tenore ed ero al culmine dell'entusiasmo per lo strumento.
Dischi come Paradox o Step by Step (con quel tuo dilaniante e gioioso assolo sul secondo brano, su tutti), 80/81, Three Quartets, brani come The Cost of Living testimoniano che con l'arte si può esprimere l'inesprimibile, contraddizione superata da persone come te, Michael. Il tuo suono, i tuoi multiphonics, la tua tecnica inarrivabile, la capacità di suscitare emozioni, e, a quanto so, soprattutto la tua gentilezza e la tua dolcezza hanno donato tanto tanto bene a questo povero mondo..
che il Signore ti accolga tra le Sue braccia, che tu possa portare tanta musica e gentilezza anche lassù..grazie ancora.
Marco


 
Inserito il 16/1/2007 alle 10.22.18 da "iacopo"
Commento:
Non esiste un giudizio per questa voce jazz la prima volta che la ascolti....quando l'ho sentito la prima volta il suono cosi dolce ed allo stesso tempo maestoso, corposo e aggressivo mi hanno lascito di stucco...sentivo che questo pezzo di metallo potesse emettere suoni migliori...ma non pensavo fino a questo punto....e proprio ieri..mentre ascoltavo "Self Portrait" la brutta notizia.
E' morta una voce del mondo, di quelle che riconosci appena hanno da dire qualcosa...
Un saluto alla sua famiglia. Ciao Michael
iacopo
 
Inserito il 16/1/2007 alle 16.21.13 da "dalisera"
Commento:
Non ho parole per descrivere cio' che è successo.Michael non è stato solamente un grandissimo sassofonista,ma soprattutto un innovatore,secondo me la personalita' piu' influente dopo Coltrane,a cui era ovviamente legato.Fu dopo averlo visto dal vivo che comprai il sax ed iniziai a studiarlo e ad amarlo.Il mondo è pieno e sara' pieno di ottimi musicisti,ma pochi segnano la storia come Brecker ,gia' dalla fine dei '70 aveva inventato una nuova voce,una tecnica incredible,che tra l'altro riusciva a suonare in ogni contesto musicale rimanendo sempre lui : Mike.Vorrei inoltre ricordare che senza di lui non sarebbero esistiti molti sassofonisti di oggi.Personalità di tale spicco si contano sulla punta delle dita.Un'ultima cosa,ascoltate "delta city blues" da "two blocks from the edge"...non ho mai capito dove prende fiato da quando inizia il tema...incredibili i suoi bends e mutiphonics.Ciao Michael.Fabrizio
 
Inserito il 16/1/2007 alle 19.30.07 da "capobste"
Commento:
Michael, continua a suonare, non smettere...allunghero' l'orecchio per sentirti cantare insieme agli angeli...
grazie per ogni songola nota che ci hai donato
Stefano Capobianco
 
Inserito il 16/1/2007 alle 22.10.09 da "diblax"
Commento:
Sto ascoltando I Mean You (di Monk) contenuto nell'album Infinity. Michael Brecker al sax tenore con il trio di McCoy Tyner. Che brividi e che emozione! Ma un triste pensiero mi assale, purtroppo. Perdonatemi se trascendo, ma devo dirvelo. Il grande fratello, l'isola dei famosi, amici, la fattoria, la talpa. Decine di ore di trasmissione per programmi insulsi e diseducativi, mentre al grande Michael Brecker nessuna rete, di stato o commerciale, ha ritenuto opportuno dedicare un solo minuto per ricordarlo convenientemente (salvo un'Ultim'Ora di Televideo RAI, alle 2.30 del mattino del 14 Gennaio scorso. Ma cosa apprenderanno i più giovani e i nostri figli? Io, per fortuna, sono del 1956 e ne provo orgoglio. La mia cultura musicale e jazzistica è frutto di attenzione per gli artisti, concerti, letture, studio, interpretazioni dirette ed approfondimenti di standards, contatti verbali ed epistolari con grandi musicisti. Nel 1971, il mio primo concerto jazz, presso il Teatro Marrucino di Chieti. A suonare il piano quella sera c'era il grande Teddy Wilson. Pensate voi ciò che accade ai quindicenni di adesso, con l'imperversare della deculturalizzazione ingravescente, il cui unico obiettivo è quello di saturare gli ascolti e l'auditel. Ma grazie a Dio c'è ancora gente come tutti Voi del forum presente! Michael ci ringrazierà da lassù, mentre noi lo porteremo per sempre nei nostri cuori, con la sua immagine scolpita, e nelle nostre menti, ancora scosse dall'inestinguibile espressività di questo grandissimo talento musicale, scomparso presto, troppo presto, maledettamente presto. Addio Michael!
Dario Di Blasio
 
Inserito il 17/1/2007 alle 10.34.15 da "giuli.angori"
Commento:
Sono pochi i musicisti che con il suono del proprio strumento sono in grado di farti venire la pelle d' oca, di farti chiudere gli occhi e navigare con l' immaginazione; se la musica è davvero uno strumento per comunicare emozioni questi a mio avviso sono i grandi... e senza dubbio Michael Brecker è uno di loro!
GIULIO
 
Inserito il 17/1/2007 alle 14.00.46 da "pierovicini"
Commento:
In vita mia mi hanno colpito (duro) i seguenti saxofonisti:

Charlie Parker
Erick Dolphy
J. Coltrane
James Moody
Archie Sheep
Benny Golson
David Samborn
Stan Getz
Sonny Rollins
...Mick Brecker!!!! (Grandioso Imperatore del sax!!!!

Pierluigi vicini
 
Inserito il 17/1/2007 alle 15.26.53 da "gatheringsky"
Commento:
Un saluto a Michael e non un addio. Michael è entrato a far parte di quelle persone immortali che segnano il cammino dell'arte; un fraseggio incredibile e altamente emozionante entrato per sempre nella storia del jazz. Grazie Michael e grazie a tutti coloro che continueranno a farlo vivere apprezzando la sua grande musica.
Luca Barbieri
 
Inserito il 17/1/2007 alle 17.55.43 da "frabarmus"
Commento:
Oltre agli incredibili suoni del suo sax ci ha lasciato delle composizioni veramente da brividi... il compositore non era da meno rispetto al sassofonista!
Grazie Michael, continua a comporre e suonare cose nuove nei nostri sogni!
Francesco
 
Inserito il 18/1/2007 alle 19.27.04 da "maurysax"
Commento:
Mi dispiace veramente tantissimo,la perdita di Michael Brecker e veramente una grande perdita per il mondo della musica e della musica stessa.
Addio Michael
Maurizio
 
Inserito il 19/1/2007 alle 13.01.48 da "c_giambruno"
Commento:
ADDIO MAESTRO...UNICO GRANDE E INIMITABILE...NELLA STORIA TU E COLTRANE A BRACCETTO...SOTTO..IL VUOTO...LO STESSO VUOTO INCOLMABILE CHE HAI LASCIATO IN QUESTO MONDO E IN QUESTA MUSICA..NON TI DIMENTICHERO' MAI E TI ASCOLTERO' FIN QUANDO CAMPO...ADDIO MASTER!!
 
Inserito il 20/1/2007 alle 13.57.53 da "lucio_alessandro"
Commento:
addio maestro e grazie per quello che mi hai dato!!!il jazz ha perso il uno dei suoi valori aggiunti. non ci sei più fisicamente, ma la tua musica non morirà mai.
 
Inserito il 22/1/2007 alle 1.59.20 da "damianocampanelli"
Commento:
A distanza di una settimana dalla sua morte sono tremendamente ancora molto dispiaciuto,ascolto e studio la sua musica ogni giorno,credo sia stato dopo Coltrane il più grande stilista sul sax tenore che sia mai apparso sulla terra,armonicamente era un mostro,la sua velocità mentale è sovrumana.Se nè andato via un GRANDE
 
Inserito il 23/1/2007 alle 13.26.46 da "lucythemeedes"
Commento:
Ieri ero alle registrazioni a Roma de "Il Senso Della Vita" (quello che andrà in onda questo sabato), ad un certo punto Paolo Bonolis, annunciando Stefano di Battista Jazz Quintett con l'esecuzione di un brano di Brecker annuncia la sua morte avvenuta qualche giorno fa... per me è stato un tonfo nel buio... sapevo che era gravemente malato, speravo che ce la potesse fare...che un giorno sarei riuscita ad ascoltarlo dal vivo (dopo aver perso, due anni fa il suo concerto qui a Napoli a Luglio)... e invece...
Nessun tg ne ha parlato...
solo chi realmente conosceva Brecker è riuscito a sapere...
Questo Michael se lo meritava...
Però in tutto questo ho apprezzato il programma che gli ha reso omaggio...

Stamattina ho messo su "Wide Angles" e l'ho ricordato così...
Riposa in pace "surfista" delle note...
Non ti dimenticheremo mai

Lucia Franciosa
 
Inserito il 23/1/2007 alle 18.19.47 da "brunopompameo"
Commento:
un onore per me averti ascoltato e conusciuto al birdland in New York ed avere una tua firma con dedica su un tuo cd. Per me il tuo assolo in pools (steps ahead) è la perfezione assoluta, andrebbe ascoltata e studiata in ogni scuola di improvvisazione jazzistica.
ci ha lasciato un vero Signore, oltre che un fuoriclasse.
bruno pompameo - Napoli
 
Inserito il 26/1/2007 alle 12.01.45 da "matchup"
Commento:
Ho già cancellato tre volte quello che avevo iniziato a scrivere su questa terribile notizia. La verità è che parole non ne esistono. Resta solo il vuoto. E la sua musica. Piango.
 
Inserito il 26/1/2007 alle 12.25.24 da "billtesta_2000"
Commento:
Non riesco ancora a credere che Michael Brecker non ci sia più. Era uno di quei pochissimi musicisti da cui ci si potesse aspettare ancora l'indicazione di nuove strade da percorrere, lo stimolo per trovare vie sempre più stimolanti per cantare la modernità. Perchè questo è il jazz. E, purtroppo, la perdita è immensa.
 
Inserito il 30/1/2007 alle 15.26.55 da "bruno.fumagalli"
Commento:
Quando ascoltavo Michael Breacker pensavo:
- quest'uomo,con il suo strumento, può fare veramente quello che vuole!
E' una sensazione che, purtroppo, non proverò più.
 
Inserito il 30/1/2007 alle 20.11.01 da "oggiano.giu"
Commento:
sono il solito ritardatario....solo ora ho scoperto della partenza di michael brecker..gli devo la mia grande passione per il jazz e nuovi mondi sonori quando a 12 anni l'ho sentito per la prima volta..
arrivederci grande!!

giuseppe
 
Inserito il 5/2/2007 alle 12.32.31 da "gianpaolo.dignazio"
Commento:
Un altro grandisssimo del jazz si è spento.
Un colpo al cuore terribile da sopportare per chi ha amto e continua , ovviamente ad
amare questo grandissimo uomo non solo come musicista...
Che dio ti benedica Michael.

Gianpolo
 
Inserito il 22/6/2007 alle 22.37.29 da "jazzgiant"
Commento:
Questa sera ascoltando RadioIoJazz hanno messo in onda un paio di brani eseguiti da Michael Brecker. Che dire... è stato uno dei pochi musicisti sempre cosciente di quello che suonava!
Se non sai quello che suoni non lo puoi comunicare e quindi non puoi farti apprezzare in pieno.
Ogni suo fraseggio è una precisa intenzione, è un segno perenne della genialità universale che appartiene ai più grandi musicisti della storia (che grazie al cielo sono concentrati nel jazz).
Stefano Bisogni
 
Inserito il 22/11/2007 alle 19.25.24 da "orlandi.br"
Commento:
Sono un sassofonista e grandissimo ammiratore di Michael Brecker. Qualcuno sa dirmi dove è stato sepolto il grande Michael visto che tra breve mi recherò negli States? Grazie a tutti. Bruno.
 
Inserito il 22/11/2007 alle 21.06.09 da "marco"
Commento:
Michael Brecker è sepolto a New York nel Marble Cemetery: www.marblecemetery.org

marco
 


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Data pubblicazione: 28/09/2004

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