Blujazz Bj3353
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Judy Niemack
Blue Nights
1. I Ain't Got Nothin' But The Blues (Duke Ellington - Don Gorge)
2. Bluesette (Toots Thielemans-Norman Gimbel)
3. Blue (Joni Mitchell)
4. Interplay (Bill Evans-Judy Niemack)
5. Moanin' (Bobby Timmons-Jon Hendricks)
6. Blue In Green (Miles Davis-Bill Evans-Cassandra Wilson)
7. A Crazy Song To Sing (Misterioso) (Thelonious Monk-Judy Niemack)
8. Lullaby Of The Leaves (Bernice Petkere-Joe Young)
9. In A Sentimental Mood (Kurtz-Mills-Ellington)
10. Night In Tunisia (John Birks "Dizzy" Gillespie-Frank Paparelli)
11. Afro Blue (Mongo Santamaria-Oscar Brown, jr.)
12. All Blues (Miles Davis- Oscar Brown, jr.)
Judy Niemack - voce
Jeanfrançois Prins - chitarra
Jim Mcneely - pianoforte
Dennis Irwin - contrabbasso
Victor Lewis - batteria
Gary Bartz - sax alto e soprano (1, 3, 5, 7, 9, 11)
Don Sickler - tromba, flicorno (1, 3, 5, 9)
Produced by Don Sickler and Jeanfrançois Prins
all arrangements by Jeanfrançois Prins, except Afro Blue arranged By Judy Niemack
recorded and mixed by Michael Brorby at Acoustic Recording Studio, Brooklin, N.Y.C.
mastered at Algorhythms, N.Y.C. by a.t. Michael McDonald.
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Una carriera luminosa, quella di Judy Niemack. Trasferitasi dalla
natia Pasadena a New York nel 1977, ha affrontato
gli studi canonici del canto classico ed è stata avviata al jazz da Warne Marsh.
Da allora ha cantato in molte parti del mondo, e inciso con tanti nomi di primo
piano del jazz statunitense, tra gli altri lo stesso Marsh,
Eddie Gomez,
Cedar Walton,
Curtis Fuller, Ray Drummond, Joey Baron, Joe Lovano, Fred Hersch, Billy Hart,
Kenny Barron,
Toots Thielemans,
Kenny Werner, Adam Nussbaum, Mark Feldman, Mal Waldron,
Lee Konitz, Scott Colley. Ha al suo attivo anche una lunga esperienza
di docente, autrice e compositrice di testi e manuali didattici.
Questa sua recente esperienza discografica la vede al fianco di una ritmica
composta da Jim McNeely, Dennis Irwin e Victor Lewis, insieme
alla chitarra e agli arrangiamenti di Jeanfrançois Prins e, in alcuni brani,
ai sassofoni di Gary Bartz e alla tromba e al flicorno di Don Sickler.
Un sentito tributo alla poesia del blues e alla notte, scenario privilegiato
del jazz, costruito come la scaletta di un concerto, con arrangiamenti raffinatissimi,
sottili trame che rimandano a formazioni orchestrali. Il cd contiene omaggi a
Ellington ("I Ain't Got Nothin' But The Blues",
una versione notevolissima di "In A Sentimental Mood"),
a Thielemans ("Bluesette"), a Joni
Mitchell (una assorta e intensa "Blue"),
a Bill Evans
("Interplay" e una deliziosa "Blue
In Green" a tempo di bossanova) a Blakey ("Moanin'"),
Monk ("Misterioso", con le liriche composte
dalla cantante), al bop ("Night in Tunisia"),
a Coltrane ("Afro Blue"), a Davis
("All Blues").
Lo stile della Niemack è asciutto e personale, la sua voce è dolce
al punto giusto nelle ballad e incisiva nei temi mossi. È pienamente a suo agio
nelle improvvisazioni scat, così come nei duetti con il contrabbasso, grazie
ad una perfetta intonazione e ad una piena padronanza dello swing. Le sue scelte
di repertorio si collocano nel solco della tradizione, ma sono impreziosite da sconfinamenti
nella pop music di qualità, come nel caso qui di Joni Mitchell, e in altri
cd di Stevie Wonder, Sting, Beatles, Cindy Lauper.
Resta da dire degli altri musicisti, i cui contributi in assolo e in accompagnamento
sono davvero preziosi, cosa che non era affatto in dubbio, visti i nomi in scena,
con un ruolo di sfondo solo per Don Sickler.
Una piccola nota curiosa: in questi giorni riascoltavo il Davis
del periodo elettrico, dunque anche le registrazioni con Gary Bartz. Occorre
davvero uno sforzo per riconoscere il sassofonista sobrio e misurato di oggi nel
fraseggio concitato e urlato, ai limiti del free, di alcuni decenni fa. Il tempo
passa, inesorabilmente, per tutti.
Enzo Fugaldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 17/11/2007
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