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Anders Bergcrantz
Soulfully Yours
Vanguard Music Boulevard (2017)
1. Spirit Of Life
2. Childlike
Mr. B.F.
4. Oliphant
5. Saraswati
6. It Freezes Now
7. Resistance
Anders Bergcrantz - tromba, percussioni, voce, scacciapensieri, cetra da tavolo Thomas Franck - sassofono tenore Anders Chico Lindval - chitarra elettrica, voce Linus Olsson - chitarra elettrica Robert Tjäderkvist - piano elettrico, sintetizzatore Sven Erik Lundeqvist - piano elettrico Mats Ingvarsson - basso elettrico, voce Lasse Lundström - basso elettrico Stefan Bellnäs - basso elettrico Pa Tollbom - batteria, darbuka Niclas Campagnol - batteria Victor Lewis - batteria Leif Jonsson - percussioni Johan Börgesson - tablas Iris Bergcrantz, Edvard Bisof, Anne Bech Hald, Anna-lena Lurin Bregcrantz - voce, hohner string performer, pianoforte Rebecca Bergcrantz - voce solista
Di certo Anders Bergcrantz non è cristallizzato nel suo lavoro
di jazzista. Ne fa – e ne sa – una più del diavolo, così da poter mettere mani al
repertorio mainstream tradizionale, a quello della classica contemporanea, alle
diverse declinazioni storiche del jazz, fino ad arrivare a "Soulfully Yours",
che impila un po' tutto questo, aggiungendovi una bella dose di avant-garde rock-fusion
con spruzzate di progressive. E tanto si ascolta solo al primo dei sette brani in
scaletta, dove Bergcrantz fa urlare la sua tromba al fianco della dinamitarda chitarra
di Lindval: e ciò solo per i 2/3 di "Spirit Of Life", che nella residua parte,
dopo un vorticoso balletto di batteria e percussioni, si vesta da discoteca anni
Ottanta, bellamente sciogliendosi in un soul danzabile che destabilizza il tutto.
Copernicano cambio di scena in "Childlike" con il jazz classico che balza
all'orecchio, e la chitarra di Olsson che si divide la scena con la tromba di Bergcrantz,
dal gusto espressionista e i timbri moderatamente caldi, per una hardboppistica
soluzione ritmico-armonica. Eleganza esecutiva, orchestrale d'antan che si ascolta
in " Mr. B.F." nella quale si ritaglia spazio il forte, caldo e carezzevole
tenore di Franck che fa coppia con il trombettista svedese che scolpisce ogni nota.
Giù con la bluesy "Oliphant" che assume contorni filmici, per poi scontrarsi
con le infuocate corde di Lindval e il piano Fender Rhodes ben amministrato da Sven
Erik Lundeqvist.
Poi, come nei migliori film, il coupe de theatre arriva – nuovamente – con
"Saraswati", che prende in mano le musiche del Mediterraneo per portarle
a passeggio nel giardino del jazz e lasciarle giocare con i balocchi della classica
contemporanea, con mutamenti ritmici e stravolgimenti armonici che la spingono in
una fase visionaria-onirica, con il suggello delle voci di un coro da anime del
Purgatorio e con gli algidi sintetizzatori che rendono ancora più affascinante la
policroma composizione.
" It Freezes Now" è una ballad soave, ma non tradizionale, sarà per
le voci accattivanti, calde e avvolgenti, in perfetta antinomia, di Rebecca e Iris
Bergcrantz, oppure per l'arrangiamento impresso e il passo che oscilla verso altre
suoni e altre terre.
La chiosa è un memo dell'inizio, con altra scansione temporale scandita dalla falcata
africana, sventagliate bebop, e ritmo forsennato.
In nuce, Anders Bergcrantz sa come trattare la materia jazzistica, senza offendere
il passato, ma anche senza rimanerci imbrigliato.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 27/08/2017
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