Seminario vocale di Michele Hendricks
Conservatorio G. Nicolini - Piacenza, 6 Marzo 2004
Testo e foto di: Eva Simontacchi
Partiamo da Milano sabato mattina alle 8:15. La giornata è uggiosa, ma il pensiero di avere davanti a noi una giornata di lavoro così interessante con
Michele Hendricks ci elettrizza. Il seminario è stato organizzato dall'Associazione Piacenza Jazz Club, presieduta da Gianni Azzali, all'interno del Piacenza Jazz Fest 2004.
Il giorno prima della partenza abbiamo ricevuto una telefonata da
Consuelo Amici, che si è occupata in prima persona dell'organizzazione della giornata. Ci ha dato appuntamento dopo il casello di Piacenza sud, perché, ci ha spiegato, avremmo sicuramente avuto delle difficoltà ad arrivare al Conservatorio G. Nicolini e a parcheggiare senza conoscere la zona. Infatti, ci troviamo al punto d'incontro in due o tre auto e troviamo il nostro referente che ci aspetta. Prima nota positiva della giornata! Siamo arrivati senza difficoltà alcuna al Conservatorio, seguendo l'incaricato dell'Associazione e siamo state accolte da Gianni Azzali e da
Consuelo Amici che ci hanno messo subito a nostro agio.
Michele Hendricks ci stava già aspettando in aula e, dopo i saluti e l'accensione da parte nostra dei vari mini disk e registratori, ha iniziato gli esercizi di riscaldamento vocale. Terminati gli esercizi, siamo passati all'improvvisazione sul blues. Al pianoforte ci accompagnava un grandissimo Renato Chicco che per l'occasione ha anche fatto da interprete, traducendo le istruzioni di
Michele Hendricks per le persone che non comprendevano la lingua.
Ognuna di noi (eravamo una quindicina) ha avuto la possibilità di esercitarsi sullo scat a turno, seguendo le istruzioni di volta in volta forniteci da
Michele Hendricks.
Prima della pausa per il pranzo alcune di noi hanno presentato il loro brano e Michele ha lavorato su ognuna, dandoci consigli e istruzioni per migliorare la nostra esecuzione.
Per pranzo, Consuelo Amici, che si è dimostrata una persona estremamente cordiale e piena di spirito, ci ha accompagnato presso un circolo Acsi adiacente al Conservatorio, provvedendo personalmente alle pratiche burocratiche necessarie per accedere al circolo … Un'organizzazione veramente esemplare!
Dopo la pausa pranzo abbiamo ripreso i lavori, questa volta con un lavoro di gruppo. Michele ci ha divisi in varie sezioni e ha fatto memorizzare a ogni sezione la propria parte. Una sezione doveva eseguire la parte ritmica. Il brano che ci ha fatto armonizzare
è " Ooyah", di Bob Stoloff, che è possibile ascoltare sul CD "Vocal Summit – live at Willisau – Conference of the Birds", eseguito da Jay Clayton, Ursula Dudziak,
Michele Hendricks e Norma Winstone. Si è trattato di
un'esperienza veramente bella e interessante. L'impasto vocale è risultato
meravigliosamente piacevole, e tutte noi ne siamo rimaste molto contente.
Abbiamo continuato la giornata con altri esercizi e lavorando sul rhythm change (anatole). Poi si è proseguito con il lavoro individuale sui brani portati per il workshop.
Michele Hendricks ci ha fornito dei suggerimenti estremamente utili, e alla fine della giornata (che si è protratta oltre l'orario stabilito), si è complimentata con i partecipanti, dicendo di essere rimasta molto soddisfatta dell'esito del laboratorio e del livello di preparazione degli iscritti.
Sia l'Associazione Piacenza Jazz Club che Michele Hendricks
hanno dimostrato una grande professionalità e una altrettanto grande disponibilità permettendo a tutte le partecipanti di presentare il proprio brano nonostante l'orario del termine del workshop fosse già trascorso.
Le partecipanti che hanno potuto, il giorno dopo, ritornare a Piacenza per il concerto di
Michele Hendricks, hanno ricevuto un invito gratuito.
Per noi partecipanti si è trattato di una giornata molto costruttiva ed interessante ed un'occasione d'incontro e di scambio.
Michele Hendricks è una persona solare, gentile e paziente, e lavorare con lei è stato un vero piacere.
Ringraziamo tantissimo Gianni Azzali e
Piacenza Jazz Club per avere
realizzato questo bellissimo progetto!
Michele Hendricks, cantante nativa di New York, attualmente residente a Parigi, sale sulla scena a soli otto anni con suo padre, il grande Jon Hendricks, "inventore" dello 'scat' e fondatore del celebre trio vocale "Lambert, Hendricks & Ross".
Dall'età di quindici anni, Michele, gira l'Europa con suo padre, studiando danza e teatro a Londra. Proseguirà i suoi studi musicali a San Francisco, per poi ritornare nella grande mela, suonando con
Buddy Rich e Stan Getz. Più tardi la cantante ritornerà a San Francisco per lavorare nello spettacolo di suo padre "Jon Hendricks - Evolution of the Blues", che resterà in scena per più di sei anni. Sempre per Jon, la Hendricks, scrive gli arrangiamenti per il disco "Love", nominato per i Grammy Awards.
Più tardi Michele lascerà la guida del padre, per intraprendere la sua personale carriera, che la porterà a cantare dagli States, all'Europa e in Giappone; recente la sua performance parigina a fianco di Herbie Hancock nel progetto "Gershwin World".
Michele ha lavorato con musicisti come Count Basie, Benny Carter, Benny Golson,
Manhattan Transfer, Al Jarreau, Bobby McFerrin, George Benson, Clark Terry,
Freddie Hubbard, Wayne Shorter, Art Blakey, Roy Hargrove, Slide Hampton, John Lewis,
Jimmy Heath, Red Mitchell, Roy Haynes, Grady Tate,
Hank Jones, Tommy Flanagan, James Moody, Illinois Jacquet,
Kenny Burrell e Joao Gilberto. |
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Data pubblicazione: 11/04/2004
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