Mark Murphy
12 marzo 2004 -
teatro Paisiello (Lecce)
di Cinzia Eramo
Grande emozione a Lecce per il concerto del cantante jazz
Mark Murphy.
Nella graziosa cornice del teatro Paisiello venerdì 12 marzo si è svolto uno dei concerti più intensi e vibranti che ormai da anni non si vivevano. Chi segue la musica jazz, e per questo conosce il cammino del talentuoso
Mark Murphy, non può che aver goduto di uno spettacolo tanto trascinante quanto sorprendente. Accompagnato da un quartetto strepitoso tutto italiano, Giovanni Mazzarino brillante accompagnatore ed abile improvvisatore al pianoforte, Stefano Senni al contrabbasso,
Paolo Mappa dotato di un eccezionale swing alla batteria, e Francesco Bearzatti al sax Tenore e al clarinetto,
Mark Murphy c'ha fatto respirare una boccata di jazz allo stato puro.
Grande ricercatezza nella scelta degli standards, canovaccio sul quale si sono alternate atmosfere sobrie e ricche di pathos ad altre di pura energia up, con i quali ha ripercorso alcune delle tappe fondamentali del suo essere sia interprete che paroliere.
Il concerto si apre con
Angel Eyes, una ballata romantica dal sapore misterioso alla quale segue uno swingante
But not for me
che ci prepara alle evoluzioni vocali e strumentali che seguiranno. Il solo contrabbasso del giovane Stefano Senni accompagna la voce di Murphy lungo la melodia di
Misty, che da ballad intima diventerà un medium sul quale improvviseranno tutti i musicisti, per poi ricomporsi nel duo voce/contrabbasso. Ma arriva uno dei momenti più attesi: l'esecuzione di
Stolen Moments, coinvolge tanto il pubblico quanto lo stesso Murphy che, al momento di dare spazio al solo del contrabbasso, invita Senni ad improvvisare sulla linea di basso che lui gli improvvisa con la voce. Grandi applausi per tutti, e Murphy invita il pubblico ad applaudire anche il tecnico delle luci per la sua maestria: ma ironia della sorte qualche minuto dopo sul palco calerà qualche secondo di buio, trascinando così gli artisti e il pubblico in un momento di grande ilarità che non disturba affatto il concerto, anzi rende tutti ancora più complici.
La simpatia di Mark Murphy non si esaurisce in questo frangente, infatti coglie un altro fulmineo aggancio per deliziarci di una risata complice. Dopo l'esposizione del tema di
Body and Soul, annuncia un altro grande successo:
Maiden Voyage. Francesco Bearzatti si lascerà andare in un solo che ricorderemo per un bel po', in cui alterna lirismo ed energia, prendendo spunto da alcune delle acrobazie vocali dello stesso Murphy capace di esplorare tutta la sua estensione con rapidi vocalizzi che lo portano dal suo registro grave fino alla pulizia, al controllo e alla pienezza di un falsetto che lascia davvero senza parole. Così mentre chiede al pianista Giovanni Mazzarino di seguirlo nell'esposizione delle ultime note finali del tema, si crea un'atmosfera tanto misteriosa quanto inquietante, soprattutto quando lo stesso Mazzarino comincia a pizzicare le corde del pianoforte:
Mark Murphy esordisce, sdrammatizzando con intonazione teatrale drammatica:
Life is a mistery, be careful!!! Si conclude così il primo tempo.
Il secondo tempo sarà una escalation continua di grandi temi a cominciare dal davisiano
All Blues, che si intersecherà con
Summertime, che a sua volta darà origine ad
Autumn Leaves
e poi a
Bye bye blackbird. Ma ancora restiamo sospesi ed ammaliati da un solo vocale che gioca con il tema di
Green dolphin street
e tutto ciò che l'intelligenza improvvisativa di
Mark Murphy può generare: semplicemente strabiliante. La serata si conclude con un solo bis,
Skylark.
Mi sembra più che doveroso ringraziare l'associazione
JAZLE, il comune di Lecce, l'assessorato alla cultura e allo spettacolo per aver organizzato questo concerto unico ed irripetibile.
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Data pubblicazione: 12/04/2004
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