Jazzitalia - Sun Ra and the his Space Arkestra: What planet is this?
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Leo Records
Sun Ra and the his Space Arkestra
What planet is this?


Cd1
1. Untitled Improvisation
2. Astro Black
3. Discipline 27
4. Untitled Improvisation
5. Space Is The Place
6. Enlightenment
7. Love In Outer Space

Cd2
1. The Shadow World
2. Watusa, Egyptian March
3. Discipline 27 II

Sun Ra - piano, mini-moog, organ, declamation
John Gilmore - tenor sax, percussion, voice
Marshall Allen - alto sax, oboe, flute, percussion, cowbell, voice
Danny Davis - alto sax, flute, percussion, voice
Larry Northington - alto sax, percussion, voice
Eloe Omoe (leroy Taylor) - bass clarinet, bassoon (also with French horn mouthpiece), percussion, voice
Danny Ray Thompson - baritone sax, flute, percussion, voice
Pat Laurdine Patrick - baritone sax, eb, voice
James Jacson - bassoon, flute, percussion, voice
Akh Tal Ebah (douglas E Williams) - trumpet, flugelhorn, megaphone, percussion, voice
Kwame Hadi (lamont F Williams) - trumpet, percussion, voice
Dick Griffin - trombone, percussion, voice
Charles Stephens - trombone, percussion, voice
Hakim Jami - tuba, percussion
Alzo Wright - cello, percussion
Ronnie Boykins - bass
Lex Humphries - drums
Aye Aton (robert Underwood) - drums
Atakatune (stanley Morgan) - congas, tympani
Odun (russell Branch) - congas
Harry Richards - percussion
June Tyson - vocal, declamation, percussion, dance
Judith Holton - vocal, dance
Ruth Wright - vocal, dance
Cheryl Banks - vocal, dance



What planet is this? Che pianeta è questo?.....immaginate di incontrare un tizio che vi pone questo quesito e poi di seguito vi rivela la sua non usuale provenienza: il pianeta saturno.



Lo stupore avrà totalmente assunto il controllo della vostra persona, ma poi una volta rientrati in possesso di voi stessi è probabile che una salutare risata sia il giusto compendio ad una situazione piuttosto paradossale. Eppure nella storia del jazz c'è un musicista, Sun Ra, che si è presentato così, spacciando origini extraterrestri, rendendo di conseguenza difficoltoso a studiosi e non, determinare e scoprire le sue vere origini e il suo vero nome. In realtà dopo parecchio tempo si è arrivati a poter affermare che quasi sicuramente il suo vero nome fosse Herman Poole Blount da Birmingham (Alabama) e che avesse visto la luce il 22 maggio del 1914. Sun Ra aveva una straordinaria passione per tutto ciò che riguarda lo spazio e l'astronomia e comunque l'infinito, ma anche per la cultura degli antichi egizi, il suo nome d'arte era infatti ispirato al Dio egiziano del sole ed anche i suoi abiti di scena traevano spunto da queste sue grandi passioni. La sua musica non aveva confini e come sempre accade in questi casi, tutto ciò creò attorno alla sua figura occasione di critiche e discussioni che divisero inevitabilmente critici ed esperti. Nel 1993 Sun Ra è tornato lassù nello spazio da dove, come amava dire, era arrivato, ma gli archivi sono ancora ricchi di registrazioni di suoi concerti, uno dei quali è stato pubblicato in due cd lo scorso anno dalla prestigiosa e singolare etichetta inglese Leo Records di Leo Feigin, per la serie "Golden Years of New Jazz". L'album che ha come titolo l'interrogativo con il quale si apre questa recensione, "What planet is this?" documenta il concerto che Sun Ra e la sua Space Arkestra, come lui amava chiamare il suo ensemble, in questo caso di ben 25 elementi, tennero a New York il 6 luglio del 1973, una registrazione che è parte del "Waitawhile Sun Ra Archive". L'album, è bene precisarlo subito, è un altro tassello discografico che i cultori di questo musicista non possono non aggiungere a quanto già possiedono, mentre chi si è avvicinato da poco al jazz e non ha ancora avuto occasione di conoscere la filosofia musicale di Sun Ra, può attraverso questo documento sonoro avere un primo contatto con questo, per certi versi, "strano" personaggio.

L'album è a tutti gli effetti la saga della sua musica, contiene infatti i suoi cavalli di battaglia, "Astro Black", "Discipline 27" I e II, "Space Is the Place", "Enlightenment" e "Love in Outer Space". Accanto a questi troviamo quelle che lui o chi per lui ha chiamato "Untitled improvisation" in cui Sun Ra e la sua Space Arkestra danno libero sfogo alle loro tentazioni musicali, al loro trasbordare in altri ambiti, oltre il jazz, con sonorità ed espressioni tipiche anche del rock, utilizzando nel contempo strumenti come l'organo e il mini moog. In queste improvvisazioni l'ensemble si spinge fino agli estremi arrivando a sfidare l'ascoltatore che sarà certamente tentato all'abbandono e al salto della traccia ma la perseveranza come sempre premia ed ecco che arrivano una dopo l'altra senza interruzioni anche i suoi hit. Ed allora ci si rende conto della sua grandezza del suo azzardo, perché la musica di Sun Ra contiene in una atipica sintesi tutte le componenti del jazz: un'incontenibile flusso di ritmo alimentato dal ruolo fondamentale delle percussioni, le lancinanti sortite dei fiati, sui quali soffiano tra gli altri John Gilmore e Marshall Allen, i "call and response" e le declamazioni dei vocalist. Il jazz ai suoi albori, alle sue origini e insieme il free, e poi ancora l'assoluto ruolo di primo piano di uno strumento come l'organo, sul quale lo stesso Sun Ra si esprime secondo i canoni di un free dell'epoca in cui il concerto ebbe luogo. "Discipline 27 - parte II" conclude le selezioni del secondo cd con 17 minuti e 39 secondi di musica molto intensi scanditi da fiati swinganti e da un ventaglio di vocalità che rimandano indietro nel tempo mentre si consumano in un medley, uno dopo l'altro, il brano che da il titolo all'album, "What Planet is This?", "The Universe sent me to converse with you" e "My Brother the sun".

Sun Ra ha avuto un ruolo importante nella storia del jazz, che la sua musica possa ancora essere apprezzata e amata in questo pianeta e che la sua anima possa essere ancora scaldata dal quel Dio sole che lui tanto adorava.
Giuseppe Mavilla per Jazzitalia







Articoli correlati:
07/09/2014

Roccella Jazz Festival 2014 - 'El Yaz Y Paco': Dave Holland, Sofia Rei, l'Elvin Jones project di Chico Freeman, Iberjazz 4et e la Sun Ra Arkestra per un'edizione ridottissima e la prospettiva di una ripresa invernale. (Vincenzo Fugaldi)

12/09/2009

Cala Gonone Jazz Festival, XXII Edizione con Edmar Castaneda, la Sun Ra Arkestra e il quartetto di Ben Allison: "Giunto alla ventiduesima edizione, il festival dell'incantevole località marina del nuorese, uno dei siti più affascinanti per chi ama il mare, ha proposto tre serate nel parco di villa Ticca, palazzina liberty concessa dai proprietari per ospitare i concerti, e una serata di danza presso il Nuovo Teatro Arena appena restaurato." (Enzo Fugaldi)

06/09/2006

Gaslini plays Sun Ra (Giorgio Gaslini)





Video:
sun ra arkestra november 2 1988
san francisco bayview opera house featuring michael ray trumpet, danny thompson bongos, and buster smith drums....
inserito il 27/07/2007  da crunchingvideo - visualizzazioni: 2368


Invia un commento


Questa pagina è stata visitata 3.860 volte
Data pubblicazione: 07/08/2007

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti