«Tre brani di musica intuitiva ("Thinking About", "Talimba", "Papillons"), una composizione ("Glaserne Gebilde"), composizioni su base improvvisativa ("Zephir", "Kurses Gluck", "Andrea", "Judan") ed una improvvisazione con l'aggiunta della voce (Serenade)»
Questo quanto recitano le note di copertina. In verità, non molto, ma c'è una ragione. La particolarità di "Thinking About", il primo album del duo composto da
Tara Bonam e da Markus Stockhausen, insieme anche nella vita, è nell'aver codificato, infatti, ciò che codificabile non è: l'emozione.
E da qui, nasce la definizione di musica intuitiva. Quasi come se gli strumenti musicali, e le note che da essi scaturiscono, vivessero di vita propria, e interagissero autonomamente con il mondo, quello visibile ed invisibile, che ci circonda. Quasi come se i musicisti fossero loro stessi strumenti attraverso i quali la natura, quella razionale ed irrazionale che è dentro di noi, diventasse musica.
Senza dubbio un esperimento affascinante, "Thinking About" è, quindi, un album apparentemente minimalista, ma animato da un idea rivoluzionaria. E, del resto, la grandezza si nasconde nelle piccole cose.
Massimiliano Cerreto per
Jazzitalia
Il disco può essere acquistato online sul sito
www.aktivraum.de (anche in lingua inglese)