|
Dominic Miller
Silent Light
ECM (2017)
1. What you didn't say
2. Urban Waltz
3. Water
4. Baden
5. En passant
6. Angel
7. Chaos Theory
8. Fields of Gold
9. Tisane
10. Valium
11. Le pont
Dominic Miller - chitarra Miles Bould - percussioni
La poetica di Dominic Miller è fatta di corde pesate e
pensate, di frasi costruite intorno a un tema che acquista mille volti. E da subito
lo si riconosce per il periodare deciso, stringato e, al contempo, carico di emozioni
esaltate dalle coloristiche percussioni di Miles Bould ("What You Didn't Say").
La musica di Miller è narrativa, mutuata da suoni ancestrali, della memoria perduta,
dominata da influenze classiche e armonici naturali ("Urban Waltz"). Il ritmo
è implicito, suggerito dalle stoccate di Bould, che tende trame espressive con le
varie percussioni utilizzate, acuendo la cantabilità delle note luminose e cristalline
delle composizioni ("Water").
Miller declina un vocabolario pastoso, accennando, ricordando, frammentando e arpeggiando
anche ritmi latin ("Baden"), mescolando tratti contemporanei senza far appello
ad artifici, ma con una radiosa semplicità compositiva ("En passant").
Dieci episodi musicali tutti a firma del chitarrista di Buenos Aires, che mette
sul piatto anche un sostanzioso groove – sempre in acustico – con le altalene ritmico-armoniche
di "Chaos Theory", dando prova – ove ve ne fosse stato bisogno – della sua
padronanza dello strumento. Miller padroneggia ogni linguaggio, anche di matrice
classica, incastonandovi quel pizzico di fusion romantica rimarcata dai cromatismi,
dalla politonalità ("Valium", "Le pont").
Unico episodio musicale apocrifo è "Fileds of Gold", giusto per tenere un
piede nel suo altro presente, quello che lo vede al fianco di un grande musicista
e compositore: Sting, ma che non esaurisce la vena creativa e la personalità di
Dominic Miller.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
18/09/2011 | Veneto Jazz, Sting con l'Orchestra Filarmonica della Fenice nel suo "Symphonicity Tour": all'interno dell'incantevole Piazza San Marco: diecimila persone che hanno riempito ogni interstizio dell'area delimitata e quelle poche fiancate laterali. Che Venezia sia bella, elegante culla culturale e crocevia di genti, è un fatto ben noto, così come è nota la particolare bellezza di tutta la cinta cittadina e del Veneto intero, nel quale si muove un sostrato ben radicato nell'arte, in tutte le sue forme. Per Veneto Jazz, un numero di eventi straordinario, parecchi gratuiti grazie anche agli sponsor istituzionali. Jazz & Lunch, Jazz Aperitif, Jazz & Dinner e pomeriggi letterari: insomma jazz ad ogni ora del giorno e della notte, e per tutti i gusti. |
|
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 921 volte
Data pubblicazione: 09/12/2017
|
|