La nipote di Lev Tolstoj è una cantante jazz
Si chiama Viktoria ed è famosa nel Nord Europa
di Marcello Migliosi
Il 7 novembre del
1910 moriva, ad Astàpovo,
Lev Tolstoj colpito da un male che lo uccise "in solitudine in una casa di legno", come aveva da sempre desiderato. Novantaquattro anni dopo un'altra Tolstoj,
Viktoria, balza agli onori della cronaca culturale. Questa volta, però, per la musica e non per la letteratura.
Viktoria Tolstoj, pronipote del vecchio Leone, è una celebre voce la cui ultima incisione per la ACT -
Shining on you - fa approdare sulla scena internazionale un talento e una personalità già ben definite che nella penisola scandinava già da tempo hanno trovato successo. L'immagine che la ritrae nella copertina è scintillante, nitida, chiara. Netto è il contrasto con i turbamenti e le fughe del bisnonno, contrasto che colpisce e certamente fa meditare su tempo e storia consumatesi da quell'immagine immortalata dai fratelli Lumière. Viktoria Tolstoj è, infatti, simbolo di una nuova generazione, anch'essa a suo modo custode di fughe e contraddizioni, il cui stile riflette tutto il ricercato bagliore del ritratto. Pur senza aver mai preso lezioni di canto, la sua voce possiede un suono vibrante, appassionato, capace di catturare con maestria atmosfere intime e avvolgenti.
Tolstoj esordisce a metà degli anni novanta quando, appena diciannovenne, realizza
Smile, Love and Spice per la EMI. Riceve subito grandi apprezzamenti da importanti protagonisti del jazz scandinavo, come Arne Domnerus, Putte Wickman e Svante Thuresson, che le varranno in futuro importanti collaborazioni. All'album d'esordio seguono
För Älskad - Too Loved (EMI 1996), dai forti orientamenti pop che per lungo tempo è stato in vetta alle classifiche svedesi,
White Russian (Blue Note 1997), considerato fino ad ora il suo miglior album e la compilation
Blame It On My Youth (Kaza/EMI 2001). Alla fine del 2003, la Tolstoj firma un contratto esclusivo con la ACT, grazie al quale incide
Shining on you.
Tutti i brani di Shining on you sono stati composti da
Esbjörn Svensson, eccetto
Love Is Real (tratto dall'album "Seven Days of Falling") arrangiato dal bassista
Dan Berglund che insieme al batterista Magnus Öström e al pianista
Danie Karlsson accompagnano la Tolstoj solo in questo brano.
Alla realizzazione di questo progetto hanno partecipato il pianista Bror Falk, il trombonista
Nils Landgren, l'armonicista Toots Thielemans, il contrabbassista
Lars Danielsson e Chrisitan Spering, i batteristi Jonas Holgersson
e Wolfgang Haffner.
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Data pubblicazione: 23/10/2004
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