.T.: Verissimo!
C.G.:
Come sei venuta a contatto con la realtà musicale?
V.T.: Mio padre è un musicista jazz, suonavamo spesso insieme e mi ha fatto conoscere molti musicisti, così fino da giovanissima sono stata abituata a cantare con dei professionisti, e ho imparato da loro i primi segreti della musica, mi hanno insegnato moltissime cose.
C.G.: A che età hai cominciato a cantare con tuo padre?
V.T.: Avevo due anni!
C.G.: Pensi di avere un talento naturale?
V.T.: Si!
C.G.: Che consigli vorresti dare alle nostre aspiranti jazz vocalists?
V.T.: Personalmente ritengo che debbano seguire il loro cuore e la loro sensibilità e sopratuto credere in loro stesse. È molto importante che tu creda in ciò che fai, anche se studiare non è una brutta cosa! Io penso che si possa " imparare" come cantare, ma non si può imparare a "sentire" la musica con il cuore.
C.G.: Che emozioni vorresti trasmettere al pubblico che ti ascolta?
V.T.: Cerco di trasmettere tutte le sensazioni che il pezzo mi ispira, ma è molto difficile perché il contatto col pubblico è molto breve e non è facile far comprendere tutte le sfaccettature della tua personalità. Ma io spero sempre che possano capire!
C.G.: Quali sono i musicisti ed i cantanti che ti hanno influenzato?
V.T.: Le canzoni di Billie Holiday sono state la prima cosa che mio padre ha suonato per me… subito dopo
Ella Fitzgerald e Dinah Washington. Ora mi piace molto Nancy Wilson
ma amo ascoltare anche altri generi, come Chaka Khan, Sting e
Prince, che è il mio cantante preferito.
C.G.: Ho letto che ti piace molto Diana Krall
V.T.: E' vero, mi piace molto e penso che sia brava ed affascinante.
C.G.: Come riesci a conciliare la tua vita privata con quella professionale?
V.T.: Mi sono organizzata anche se devo viaggiare moltissimo. Sono sposata e mio marito scrive per me le parole delle canzoni… ha scritto lui tutti i testi di " My Sweedish heart". È meraviglioso perché ogni volta che torno a casa ci innamoriamo di nuovo, io canto per lui e lui scrive per me… è molto romantico!
C.G.: Tu trasmetti una grande sensazione di serenità e di felicità.
V.T.: Sono molto felice di quello che mi stai dicendo!
C.G.: Nel tuo ultimo cd non ci sono standards, ma solo pezzi originali.
V.T.: Ho voluto dedicare questo cd alla musica svedese e sono presenti solo composizioni di musicisti svedesi,
C.G.: Che programmi hai per il futuro?
V.T.: Continuerò cantare standards, anche nel concerto di questa sera ne ho proposto alcuni. Li sento molto vicini al mio cuore. Ho cantato per 10 anni "The Masquerade Is Over" ed è diventata una parte di me!