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Oscar Peterson
Oscar Sings The Vocal Styling Of Oscar Peterson
American Jazz Classic 99013 - 2010 Egea Distribution
1. I'm Glad There Is You
2. Polka Dots And Moonbeams
3. One for My Baby
4. I Hear Music
5. Autumn in New York
6. I Can't Give You Anything But Love
7. Spring Is Hear
8. These Foolish Things
9. From This Moment On
10. Things We Did Last Summer, The
11. Too Marvelous for Words
12. But not for me
13. On the Outside Looking In
14. Why, Oh Why
15. I've Never Left Your Arms
16. Susquehanna
17. The Sheik of Araby
18. Until the Real Thing Comes Along
19. That Makes a Difference to Me
20. Autumn in New York
Oscar Peterson -
pianoforte e voce
Herb Ellis - chitarra (Tracce 1-10)
Barney Kessel - chitarra (Tracce 11-12; 17-20)
Ray Brown -
contrabbasso Tracce 1-20)
Orchestra diretta da Buddy Bregman (Tracce 13-16)
Se non fosse stato per Norman Granz, il produttore più famoso del jazz che
conta, probabilmente non avremmo mai goduto appieno della grandezza di Oscar
Peterson. Fu Granz che convinse il musicista canadese a trasferirsi negli States
per far parte del suo già nutrito roster. La grandezza di Peterson pianista non
ha bisogno d'elogio: le sue numerose registrazioni, anche come sideman di Charlie
Parker, Lester Young, Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Count Basie, Dizzy
Gillespie, solo per citare alcuni dei "giganti che passeggiavano sulla Terra",
parlano da sole.
Insieme a
Ray Brown
e Barney Kessel nel 1951 formò un trio
che troverà Herb Ellis a sostituire Kessel nel 1953.
Lo stile, la tecnica pianistica di Oscar Peterson si identifica
nella briosità esecutiva, nelle variazioni armoniche e nella velocità del musicista
canadese; abilità che non sono, di certo, in proscenio in questa raccolta, ad eccezione
della rivitalizzante The Sheik Of Araby. Sull'altare ci sono le doti vocali
di Peterson, le note confidenziali che, a dispetto della sua stazza, la sua ugola
intonava.
Le registrazioni qui raccolte risalgono al trennio
1951-1954,
con l'aggiunta di quattro brani del 1957, con
l'orchestra diretta da Buddy Bregman. Oscar Peterson subisce la fascinazione
per Nat King Cole, al quale dedicò anche l'album "With Respect To Nat". "Oscar
Sings" mette ordine alle frammentarie esperienze epifaniche del Peterson cantante.
E questo, di per sé, è un valore aggiunto ed il merito va all'American Jazz Classics
che ha inteso consegnare ai posteri un pezzo di storia del jazz. Il risultato è
sicuramente gradevole, grazie anche all'imprescindibile apporto della precisione
chirurgica di Ray Brown,
dallo swing ineccepibile, ed al fraseggio fluido, impeccabile di Barney Kessel.
Il timbro vocale di Oscar Peterson passa quasi in secondo
ordine di fronte all'importanza storica di questa raccolta. Un disco da custodire,
gelosamente.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 27/06/2010
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