Luca Luciano
Partenope
1. Rondo Contemporaneo
2. Sequenza # 1
3. Fragment # 4
4. Sequenza # 2 in "A" Minor
5. Fragment # 5
6. Jazz Impromptu (Homage to Charles "Bird" Parker)
Luca Luciano
- clarinetto
Non sono molti i musicisti che decidono di incidere in solitudine, utilizzando un
unico strumento, fatta eccezione per i pianisti e, in parte, i chitarristi. Ci vengono
in mente, senza andare a controllare,
Sonny Rollins
per i fiati e William
Parker per il contrabbasso, entrambi assai famosi al momento di accingersi
alla registrazione. A Luciano, dunque, va innanzitutto rivolto un plauso per il
coraggio. In secondo luogo, una volta ascoltato il repertorio, va aggiunto che il
musicista partenopeo è dotato di tecnica e buon gusto, il che vuol dire che la prima
non è mai ostentata, ma messa al servizio della buona riuscita del pezzo.
Il disco dura circa mezzora e comprende due tracce medio lunghe, "Sequenza
# 1"e "Sequenza # 4", ispirate, come leggiamo nelle note interne, dalla
famosa frase di Gustav Mahler "una sinfonia deve essere come il mondo, deve abbracciare
ogni cosa" e comprendenti sezioni di musica scritta ed improvvisata dove sono
presenti una "sequenza di idee" a disposizione dell'interprete per essere
sviluppate.
Nei pezzi brevi, il "Rondò" e i due "Fragments", vengono evidenziate
varie tecniche (multi-phonics, growl-flutter "grugnito-battito d'ali", glissato,
quarti di tono, timbral-trillo). Troviamo inoltre l'uso della scala minore napoletana,
in "Sequenza # 1" e in "Rondò contemporaneo" e una breve sezione di
musica seriale in "Fragment # 5". Il suono è sempre limpido, nitido, come
acqua pura che sgorghi da una sorgente. Gradevole ed affettuoso l'omaggio a Charlie
Parker in "Jazz Impromptu", in cui viene citata "Now's the time".
Luciano mostra un'abilità equivalente sia nell'ambito contemporaneo, che nella
scrittura jazzistica, interpretata con ritmo, sentimento e groove.
Giovanni Greto per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 01/07/2012
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