|
Marco Cappelli
Les nuages en France"
Avant 2011
1. Le commissaire sur les nuages
2. Le second
3. La femme policier
4. La bien aimée du nuage d'à côté
5. Le policier désarmé
6. Oncle et neveu
7. Le chat du commissaire
8. La morsure d'araignée
Marco Cappelli - chitarra
Ken Filiano - contrabbasso
Satoshi Takeischi - percussioni
"In the shadow of no tower"
Mode 2011
Art and Story: Art Spiegelman
Concept: Marco Cappelli
Narrated by: John Turturro (English)
Enzo Salomone (Italian)
Music composed and performed by: SINTAX ERROR
Marco Cappelli - guitars, music box and live electronics
Daniele Ledda - keyboards and live electronics
Roberto Pellegrini - drums and percussion
Video Art: Anne Rothschild
Graphic Art: Maria Isabel Gouverneur
Marco Cappelli è un musicista napoletano che, ormai da alcuni anni, risiede
per lunghi periodi a New York. Qui ha frequentato personaggi illustri della scena
downtown, quali Anthony Coleman e Marc Ribot, dopo aver avuto esperienze significative
anche nell'area colto-contemporanea. Nel 2011
escono, a suo nome, due lavori apparentemente lontani uno dall'altro ma, ad un'analisi
più attenta, con parecchi punti in comune.
"Les nuages en France" è ispirato alle poesie che Barbara Raggi ha
scritto sulla suggestione della lettura dei libri della giallista Fred Vargas, considerata
da molti l'anti-Patricia Cornwell, per il suo stile più soft, meno "truculento".
Un'operazione alla terza potenza, che rivela, comunque, da parte del chitarrista,
la tendenza ad un approccio multimediale e multiculturale nei confronti della musica.
Le poesie sono dedicate ai personaggi più famosi dei romanzi noir, con dettagli
di ambiente e piccoli e gustosi bozzetti. La musica scelta per descrivere in senso
lato questi versi è piuttosto diversificata. Presenta una vasta gamma di sfaccettature,
ma è omologata dall'intesa fra i tre protagonisti, dal loro modo di concepire la
musica. L'opzione di affiancarsi a due competenti improvvisatori è decisiva per
connotare il suono complessivo del disco. Satoshi Takeishi si produce in
un assolo continuo, interpretando a modo suo gli input che riceve dai partners,
con utilizzo non sempre ortodosso di piatti, tamburi, casse e altri oggetti che
vengono colpiti o accarezzati con proprietà e personalità. Nessuno suona come lui,
attualmente. La sua abilità, inoltre, sta nel non sovrapporsi ai partners,
malgrado il suo discorso sia sempre "oltre" l'accompagnamento, almeno apparentemente.
Ken Filiano pesca nel profondo del suo contrabbasso, abbandonandosi pure
a cadenze funky ad intermezzi melodici con l'archetto, costruendo un'impalcatura
granitica per le idee compositive del leader del progetto.
Marco Cappelli suggerisce, accenna, poi inserisce una frase melodica, un
motivo ripetuto o ripetitivo, una strappata. Ogni suo intervento è funzionale all'idea
di base: è progettuale a tutti gli effetti.
Si può leggere il cd come una vera e propria suite, in cui ogni parte è un tassello
di un disegno globale. Si distingue, però, fra le altre tracce: "La bien aimeè
du nuage d'a cotè". Inizia con la sola chitarra, in un'introduzione romantica,
senza essere sdolcinata. Si inserisce Filiano che sta al gioco con il suo archetto.
Quando entra Takeishi tutto viene messo in discussione e la direzione presa è vicina
a un jazz libero, ritmicamente ricco, teso e nervoso.
"In the shadow of no towers" è un dvd incentrato sulla tragedia dell'11
settembre, vista attraverso la ricostruzione "domestica", non eroica e sicuramente
anti retorica, di un testimone oculare, il fumettista e scrittore ebreo Art Spiegelman.
Il filmato utilizza personaggi delle comics per riferire quanto vissuto dall'autore
attraverso il suo punto di osservazione. Sono scene di storia "piccola"di gente
comune, relazionate con uno sguardo disincantato, a volte ironico, in certi punti
sarcastico, mai ostile. La voce di John Turturro (doppiato da Enzo Salomone)
che riproduce il pensiero di Spiegelman è attenta ai risvolti del testo, alle sfumature,
ma non cade mai nell'enfasi. E', in certi punti, quasi impersonale; in altri riprende
i dialoghi fra varie persone in strada in quei terribili momenti, con un certo mimetismo
vocale.
La musica del trio Sintax Error non è mai invadente, ben si adatta alle
diverse atmosfere suggerite dal parlato e dalle strisce o dalle scritte sul display.
Si va dal noise iniziale con un lungo suono sibilante ad atmosfere sofficemente
pop, ad echi dei Pink Floyd, quelli della colonna sonora di "Zabriskie Point"
a citazioni hendrixiane in "The Flag", con la riproposizione rock dell'inno
degli Stati Uniti, come a Woodstok. Si alternano, poi, cadenze incalzanti, dure,
ad effetti elettronici in climi meno agitati. Non mancano assaggi country, marcette
militari distillate, richiami a Kurt Weill. Insomma, anche qui, tutto un campionario
di stili diversi, americani e non solo, per dialogare con le considerazioni dell'autore
celebre per il fumetto Maus.
In fin dei conti Marco Cappelli con questi ultimi due Cd e Dvd conferma
la sua inclinazione a mettere in rapporto la sua musica con il libro, la poesia,
la voce di intellettuali, le immagini. Il suo ruolo, in questo contesto, è di coordinare
i vari aspetti, diventando protagonista perché è capace di valorizzare la sua parte,
da autentico regista.
Anche presa da sola, comunque, la sua musica contiene idee e contenuti originali,
ma non è possibile scinderla completamente dagli altri elementi in gioco poiché
vive di concerto con gli stessi.
Gianni Montano per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 1.546 volte
Data pubblicazione: 03/12/2011
|
|