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        |  Intuition (2005)
 | John Hollenbeck Jazz Bigband Graz feat. Theo Bleckmann Joys & Desires
 
 1. The Bird with Coppery Keen Claws
 2. Just Like Him; Abstinence
  3. Jazz Envy
  4. After A Dance Or Two, We Sit Down For A Pint With Gil And Tim
 5. Garden Of Love
  6. Maxfield
 
 
 Theo Bleckmann - vocals, electronic 
effectsChristian Bachner - tenor and soprano saxophones, flute
 Robert Friedl - alto and soprano saxophones, clarinet
 Klaus Gesing - tenor and soprano saxophones, bass clarinet
 Martin Harns - baritone saxophone, bass clarinet
 Heinrich Von Kalnein - alto and soprano saxophones, flute
 Jorg Engels, Axel Mayer, Karl Rossman, Horst-michael Schaffer -
trumpets, flugelhorns
 Robert Bachner, Wolfgang Messner, Hans Radinger, Reinhard Summerer -
trombones
 Oliver Kent - piano
 Uli Rennert - keyboards
 Henning Sieverts - bass, cello
 John Hollenbeck - drums, compositions
 
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 Il batterista, il cantante e la big band! Sarebbe riduttivo e puerile 
definire così semplicemente i soggetti principali di questo "Joys 
& Desires", che vede protagonisti John Hollenbeck, percussionista 
americano, nonché compositore autore di tutti i sette brani di cui si compone il 
cd, dedito a sfide musicali tutt'altro che scontate, ogni qualvolta si trova ad 
incidere un nuovo lavoro. Accanto a lui, troviamo un'orchestra europea, austriaca 
nella fattispecie, la Jazz Bigband Graz, diretta da Heinrich von Kalnein 
e da Horst-Michael Schaffer, e Theo Bleckmann, interprete, compositore 
e primo attore in ambiti quali il teatro e la musica, nativo in Germania, ma da 
anni trasferitosi nella culla mondiale dell'avanguardia artistica, in quel di New 
York.  Il progetto stupisce e sorprende per il ruolo che all'interno di esso 
ha la Jazz Bigband Graz. Un ruolo per nulla canonico o già ascoltato, in 
"Joys & Desires" la bigband è un laboratorio di suoni, frutto di idee sviluppate 
ed elaborate senza il classico prontuario o manuale di cui da sempre si sono servite 
gli ensemble di questa natura. Sollecitati dal flusso ritmico di Hollenbeck, 
i musicisti della JBBG si inerpicano lungo quei sentieri, apparentemente costretti, 
per un numero consistente di strumentisti, ma dove invece è usuale e semplice imbattersi 
per vie brulicanti di stimoli e da dove si arriva a scorgere orizzonti nuovi e ricchi 
di risorse che non attendono altro che di essere sfruttati. Sono ancora una volta 
quelle strade del jazz senza confini e limiti sui quali si sporge, assaporandone 
i colori, le atmosfere e i sapori un grande talento come quello di Theo Bleckmann. 
Con lui la parola si fa recitazione e canto arrivando a scomodare perfino un poeta 
visionario come William Blake di cui viene riprese il testo nel brano "The 
Garden of Love", episodio n.3 della trilogia "Joys & Desires".  Nelle note del libretto allegato John Hollenbeck scrive tra l'altro:- 
ho sempre desiderato comporre musica che fosse naturalmente accessibile a tutti- 
e il brano che apre l'album "The Bird with Coppery Keen 
Claws" sembra non voler indisporre l'ascoltatore, infatti la voce recitante 
di Bleckmann, anche se filtrata, si accompagna ad un ritmo ripetitivo, per 
nulla sostenuto o invadente, addolcito dai suoni di una natura incontaminata come 
di un paesaggio nordico. Il desiderio di Hollenbeck, di cui dicevo prima, 
non trova però completo riscontro in questa produzione perché gia dalla seconda 
traccia il suono si fa più elaborato e il magma sonoro inizia a rifluire attraverso 
ritmo e fiati all'unisono. E' "Just Like Him", 
e da qui in poi la musica continuerà a farsi sempre più ingombrante e ribollente 
fino a ricordarci il clima di assoluta libertà espressiva della Chicago dell'AACM, 
nella prima parte di "Jazz Envy". La seconda 
parte del brano si snoda attraverso suoni più elettrici e tecnologici con la batteria 
di Hollenbeck in bella evidenza.  Un improvviso flusso di energia di ritmo e fiati funky apre "After 
A Dance Or Two, We Sit Down For A Pint With Gil And Tim" ma è solo il 
preludio ad una melodia eterea e sognante appena disturbata dal rullare di un tamburo. 
La voce di Theo Bleckmann è splendida protagonista attraverso il testo di
William Blake in "The Garden Of Love", 
prima recitato e poi cantato con un finale in crescendo. "Maxfield" 
è il brano conclusivo che riassume il linguaggio musicale di questo album, un brano 
fatto di varietà di temi e giri armonici, di incastri di fiati, pianoforte e cori 
che si integrano per esprimersi in continuità infinita prima dello splendido solo 
al sax tenore di Klaus Gesing. Anche questa volta il batterista Hollenbeck 
ha fatto centro…deliziatevi ai suoni frizzanti e intriganti di "Joys & Desires".
Giuseppe Mavilla per Jazzitalia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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| Questa pagina è stata visitata 1.714 volte Data pubblicazione: 21/10/2007
   
 
 
 
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