Nicola Sergio Trio
Illusions
Challenge records (2012)
1. Pèlerinage à l'île de Cythère
2. Parfum
3. Suspense
4. Butterfly
5. Gretchen
6. Be My Love
7. For Jan
8. Il Poeta Romantico
9. La Ballata Dei Due Amanti
10. Chopin Is Dancing Tarantella!
Nicola Sergio - piano
Stéphane Kerecki - contrabbasso
Fabrice Moreau - batteria
"Nicola Sergio è un melodista. Non nel senso del musicista
che leghiamo al tradizionale clichés dell'Italia che diede origine al Bel Canto;
né tanto meno di quelli che puntano sulla melodia per mancanza di linguaggio o di
conoscenze...". Con queste parole il sassofonista Jean Charles Richard definisce,
nelle note di copertina dell'album "Illusions", l'essenza di questo giovane talento
calabrese trasferitosi ormai da diversi anni a Parigi.
Sergio esce da solidi studi e si diploma in piano classico e
jazz all'Università di Perugia, continua la sua carriera collaborando tra gli altri
con Michael Rosen e
Javier Girotto.
Fonda il suo trio insieme a due talentuosi musicisti francesi, il contrabbassista
Stéphane Kerecki, già sentito in duo con il grande John Taylor, e il batterista
Fabrice Moreau.
In questo terza prova da leader, sette delle dieci tracce sono originali, notiamo
notevole maturità compositiva.
Il sound, superbo ed unico, è costituito da una fluidità costante che rende piacevole
l'ascolto, è un lavoro di sottrazione che distilla l'essenzialità alla ricerca di
una pulizia sonora brillante ed eterea: un freddo "tepore nordico" difficile da
spiegare. E' palpabile l'affinità con due mostri sacri del jazz europeo: John Taylor
e Bobo Stenson, come testimoniano alcune dichiarazioni del musicista.
La melodia è preponderante ma viene usata come scorciatoia per
sperimentare; l'idea è quella di operare sullo spazio ed il tempo dilatando entrambi
e scovando il modo per giocare senza raccontare nessuna storia. Come diceva il cineasta
francese Jean-Luc Godard: "...raccontare quello che c'è tra le cose e non le cose
stesse".
Il drumming di Moreau è composto, pulito ed essenziale, Kerecki si caratterizza
invece per creatività grande senso del ritmo e perfetta intonazione.
Si parte con "Pèlerinage à l'île de Cythère", "Suspense"
e "Butterfly" nelle quali c'è un senso di inquietudine che prevale; si passa
poi a "Gretchen", omaggio a Franz Schubert ed al retroterra classico del
pianista, in cui Kerecki sfoggia una grande abilita nell'uso dell'archetto. "For
Jan", brano di Kenny Wheeler, ricorda sonorità care a
Bill Evans.
Conclude il lavoro un omaggio alla terra d'origine "Chopin Is Dancing Tarantella!",
unico brano per piano solo, in cui si verifica l'inusuale incontro di uno Chopin
jazzato e la tarantella.
Un album concreto che non ha paura di rischiare guardando, da
una parte, al pianismo contemporaneo senza dimenticare il passato e la lezione di
Bill Evans.
Nicola Barin per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 03/03/2013
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