" Viaggiare è ascoltare tutta la musica del mondo che, come l'acqua continua
a scorrere e ad arricchire il linguaggio di questa piccola tribù. Ho voglia di saper
ascoltare come faceva il grande Faber" (M.Ascolese).
Niente di più vero! Il magma sonoro che fuoriesce dalle chitarre e dal
bouzouki di Michele Ascolese si dipana in cento contorti torrenti. Anzi,
in duecentosettancinque cascate, tante quante sono quelle che si perdono nel Rio
Iguazù.
E' fresca acqua che destruttura (e corrobora) le rituali forme musicali:
dal jazz al tango, dal carnavalito alla bossanova, passando per ritmi, tonalità
e passionalità afro.
Il Sud del Mondo è raccontato nei dodici brani che compongono il progetto.
E' narrato con una nuova voce fatta di pastose ritmiche, a tratti vicine anche al
jazz-rock, e da folate energiche che scaturiscono dalle corde suonate da Michele
Ascolese.
Il poliedrico chitarrista percorre – e ci fa percorrere – il suo viaggio
nella Musica. Un viaggio che lo ha visto protagonista insieme ad alcune colonne
della musica italiana, quali: Gino Paoli, Ornella Vanoni, Fabio
Concato, Angelo Branduardi, la PFM, Teresa De Sio, Roberto
Vecchioni e Fabrizio De Andrè con il quale ha collaborato per diversi
anni, suggendo dallo stesso quell'amore per la Musica, la Musica senza schemi precostituiti
che alimenta emozioni vere, e non farisaiche interpretazioni concettuali.
Il drum'n'bass che alimenta le frasi argentine di
Passion Tango apre ad un ventaglio dalle molteplici
tinte. Le radici di Madre Natura rinverdiscono nella Danza
d'Acqua e l'ostinato libera tutta la verve creativa di Ascolese.
La voce di Bulgaro bagna di misture afro-arabe
Tatoo, conferendole un sapore ancor più magrebino,
grazie anche alla geniale punteggiatura imposta da Stefano "Groove" Parenti
alla batteria ed alle emozioni trasmesse da Raul "Cuervo"Scebba, sempre
attento a mantenere alta la tensione espressiva.
La note diffuse dalla chitarra vengono amalgamate dalle stratificazioni
dei suoni elettronici in Porti senza nome, brano
che nella versione Surround costituisce anche il bonus track.
L'irrefrenabile danzabilità di Sud
è contrassegnata da suoni arcani e ben sottolineata dalla limpida voce di Natty
Fred.
Gran vigore, un groove sempre sostenuto e ben interpretato anche dagli
altri compagni di viaggio di Ascolese: Alessandro Groggia alle tastiere
e accordeon che riesce ad aspargere tepore e veemenza al tempo stesso, e Maurizio
Meo al basso elettrico che stimola ed esalta ogni singola nota.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 27/05/2007
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