Buon prodotto, questo "Entropia" del
trio del batterista napoletano Leonardo de Lorenzo, autore anche di tutti
i brani in scaletta.
Di solito si dice che i batteristi come leader tarpino un po' le ali alla
dimensione melodica ed armonica della musica che propongono. In questo caso invece
De Lorenzo, pur facendo sentire la sua presenza con un ritmi e suoni molto
ricchi e variegati, con un sound avvolgente e coinvolgente lascia il dovuto spazio
agli altri due membri del trio. Ambedue bravi e trascinanti. Il prodotto finale
è una musica estremamente gradevole, ricca di feeling jazzistico, di swing, di eleganza.
Il pianista Angelo Cerrato esplora con fantasia e cultura i brevi
spunti melodici disegnati dal leader allargando piacevolmente gli orizzonti di ogni
brano proposto. In questo coadiuvato perfettamente dal lavoro del giovanissimo bassista
Antonio Napolitano, bravissimo anche in due o tre assoli.
Certo il disco ha anche qualche limite, principalmente quello di una certa
ripetitività. L' impressione finale è che Entropia, nonostante la bravura
dei singoli e del gruppo, sia un po' monocorde, un po' rinchiuso nei limiti di un
mainstream jazzistico un po' abusato, risaputo. Ma è una costante questa di moltissimi
dischi che si ascoltano di questi tempi. E non solo di gruppi, come questo trio,
poco conosciuti ed all' inizio della loro strada artistica.
Tre musicisti ed un gruppo comunque da riascoltare e da tenere d' occhio.
Marco Buttafuoco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 18/11/2007
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