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Paolo Porta
Deceptive Resolution
1. 3 a.m Run (5.01) 2. Deceptive
Resolution (6.27) 3. I didn’t know what time it was (4.49) 4. Aribau 308 (4.41) 5. Guerreiro da Luz (5.53) 6. Joe’s outer surge (6.16) 7. Blue rose (5.03) 8. Underground (9.29)
Paolo Porta - alto sax Andy Gravish - trumpet Luca Mannutza - piano Marco Loddo - Bass Vittorio Sicbaldi - drums
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Questo disco è composto
da 8 brani scritti e arrangiati da Paolo Porta in periodi diversi, fatta
eccezione di I didn’t know what time it was
e Blue Rose.
L’autore ha voluto con questo lavoro chiudere un lungo capitolo musicale
personale e, attraverso queste sue composizioni, trasmettere agli ascoltatori il
suo modo di pensare e concepire la musica.
E' un disco molto intenso e pieno di sound e groove in cui si apprezzano le grandi doti improvvisative dei musicisti, improvvisazioni modali del piano eseguite dal pianoforte di Luca Mannutza, dal sax di Paolo Porta e dalla tromba di Andy Gravish in 3 a.m Run.
Particolare è il secondo brano, Deceptive
Resolution, che dà il nome al disco, in cui il cambio di tempo tra le due parti del tema è ben eseguito dalla batteria di Vittorio Sicbaldi.
Aribau, la quarta traccia del disco si distingue dal fatto che il tappeto ritmico e melodico è eseguito all'inizio dalla batteria e dal contrabbasso di Marco Loddo, senza l'ausilio del pianoforte.
Diversa invece è la sesta traccia, Joe's outer sorge nella quale, a differenza degli altri brani, sono il piano e il contrabbasso ad aprire il motivo del tema.
Un disco le cui diverse sonorità stanno a segnare quelli che sono stati i percorsi e le esperienze musicali dei musicisti.
L'impatto al suo ascolto è forte, il livello di esecuzione è impeccabile, come forte è la sua espressività e la sua spontaneità, un lavoro fatto veramente con il cuore e la passione di chi ama questa musica.
Paolo Meinardi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 11/03/2005
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