Jeff Richman
Aqua
Mascot Records
1. Everything about you
2. Kahuku
3. Priceless
4. The Big Step
5. Aqua
6. Where I Belong
7. Storm Before the Calm
8. Peace of Work
9. The Nest
10. Down By The River
Simon Phillips
- Drums
William Kennedy - Drums
Abraham Laboriel - Bass
Dean Taba - bass
Mitchel Forman - keyboards
Jeff Babko - Keyboards
Chris Wabich - Steel Drums
Walfredo Reyes - Percussion
Jeff Beal - Trumpet
Brandon Fields - Saxophone
Jeff Richman - Guitars
Satellite rispetto al mondo del jazz (il suo nome compare comunque legato ad alcune
esperienze con Billy Cobham, Gerry Mulligan, Chico Hamilton e Tom Harrell), Jeff
Richman rimane un'interessante voce all'interno del panorama fusion internazionale.
Aqua è l'ultima realizzazione per la Mascot Records. Il disco è stato
registrato da Simon Phillips,
che impugna le sue bacchette in cinque tracce dell'album, affiancato dal bassista
Dean Taba (gli altri cinque brani vedono William Kennedy seduto dietro ai
tamburi supportato da un bravissimo Laboriel al basso).
Nove gli originali e una rivisitazione di Down By The River di Neil Young
in cui la band mette in risalto la grande fluidità della melodia. Richman punta
molto sulla ritmica (non a caso la scelta di due master drummer come Phillips
e Kennedy), talvolta sfocia nel funky (Priceless), e più in generale
rimane all'interno dell'ambito easy listening, con alcuni riferimenti abbastanza
chiari a Benson, Metheny e in alcuni tratti a
Steve Khan. Atmosfere
rarefatte e un groove di grande impatto per alcuni brani, tra i quali risaltano
la traccia di apertura Everything About You, The Big Step e Where
I Belong, in cui lo steel drums di Wabich caratterizza il sound caraibico.
Richman si rivela un interessante compositore nonostante le strutture
abbastanza semplici dei brani, le armonie convenzionali e colpisce per la fluidità
del linguaggio, la capacità di lasciar respirare la musica e di confezionare musica
estremamente equilibrata, pienamente dentro l'onda di quella fusion che non vuole
strabiliare ma pretende semplicemente di restare nelle orecchie. Ed è ciò che più
conta.
Stefano Corbetta per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 24/12/2010
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