Proseguiamo il lavoro sulla tecnica pianistica affrontando un discorso importante: la tecnica delle cinque dita.
Obbiettivi di questo esercizio sono:
- sviluppo delle articolazioni
- miglioramento dell'agilità
- miglioramento del rilassamento dell'avambraccio durante i passaggi d'agilità
Strumento indispensabile per sviluppare la tecnica delle cinque dita, è senza dubbio un buon libro di tecnica pianistica. Potete utilizzare il seguente testo:
Charles Louis Hanon "il pianista virtuoso" (Nuova Carish) che contiene svariati esercizi, ma quelli utili al nostro scopo sono i primi 20.
Molti di voi sicuramente lo conosceranno, si tratta di uno strumento valido sia per i pianisti classici che per chi studia jazz. Tuttavia ci sono vari modi per affrontare questi esercizi.
Aprendo il libro a pagina 2 leggiamo i consigli che Bozzoli ha scritto: iniziare lentamente (60 di metronomo) articolando bene le dita di entrambe le mani.
Mi permetto di aggiungere che l'esercizio va fatto con l'avambraccio rilassato. Se vi accorgete che siete tesi, fermatevi per qualche minuto, mettete le braccia in giù a penzoloni e aprite e chiudete la mano, poi ricominciate.
Andiamo per ordine e iniziamo dall'esercizio n°1 che andrà eseguito più volte con delle varianti
1° volta - Eseguire l'esercizio dall'inizio alla fine, lento e articolato, così come è scritto.
2° volta - sempre articolando ogni dito, diamo un colpo più accentuato sul quarto dito sia della mano destra che della sinistra. Questo serve per rinforzare l'anulare che solitamente è il dito più debole.
3° volta - sempre articolando ogni dito, diamo un colpo più accentuato sul quinto dito sia della mano destra che della sinistra. Serve per rinforzare il mignolo che deve essere ben arcuato e non steso.
4° volta - sempre articolando ogni nota eseguire lentamente l'esercizio ripetendo a due a due le note.
Es. la 1° battuta nell'originale è scritta nel seguente modo: do mi fa sol-la sol fa mi ecc….(quindi due quartine di semicrome). La variante è la seguente: do mi do mi; fa sol fa sol; la sol la sol; fa mi fa mi ecc…
5° volta - eseguire l'esercizio effettuando una caduta su ciascun tasto.
Ovviamente attenzione in questo caso a non articolare perché non servirebbe.
La finalità è quella di aumentare il rilassamento della mano e dell'avambraccio. Quindi ogni volta che cadete su di una nota fermarsi e aspettare che l'avambraccio sia ben rilassato.
6° volta - eseguire l'esercizio immaginando che ci sia un punto di valore sulla prima nota e poi a note alterne (sulla terza, sulla quinta ecc..) ottenendo così un movimento sincopato. La prima nota sarà così più lunga della seconda. La terza nota sarà più lunga della quarta e così via.
7° volta - eseguire l'esercizio immaginando che ci sia un punto di valore sulla seconda nota e poi a note alterne (sulla quarta, sulla sesta ecc..) ottenendo così una variante contraria alla precedente. La prima nota sarà così più corta della seconda. La terza nota sarà più corta della quarta e così via.
E' consigliabile fare quindi il 1° esercizio per sette volte con le varianti che vi ho indicato e in tutte le tonalità. Iniziando da
Do e proseguendo per semitoni ascendenti fino ad arrivare al Si. Tutto quanto lento e articolato.
Una volta terminato il 1° esercizio proseguire sul secondo con le stesse modalità eseguendo il 2° poi il 3° ecc.
Ovviamente non fate una
scorpacciata di tecnica potreste fare indigestione, è consigliabile invece fare
un esercizio al giorno.
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Data pubblicazione: 28/09/2003
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