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Trascrivere è una delle  esercitazioni più efficaci  dal punto di vista dell'apprendimento; in particolar modo costituisce una disciplina che obbliga ad un ascolto attento ed
approfondito e, cioè, a quelle caratteristiche di ascolto tipiche di un musicista jazz che voglia considerarsi tale. 
 Per iniziare non è mai troppo presto ne' mai troppo tardi; per questo vi consiglio, se
già non lo avete fatto, di iniziare subito ad esercitarvi in tal senso ricordandovi, infine, che suonare una trascrizione fatta da altri non è paragonabile all'esercizio del trascrivere per proprio conto le cose che
più interessano.
 
 Passiamo quindi ad alcuni suggerimenti che potranno esservi utili per la trascrizione di parti di batteria:
 
 
'ruba'
è un genio,  chi  copia
è un cretino" (amanuensi a parte).	Iniziate a trascrivere cose semplici e brevi  (ad esempio brani di fraseggio in accompagnamento, brevi stacchi o semplici scambi di
 4 od 8 misure) attingendo, soprattutto dai batteristi più "intelleggibili" come, ad esempio,
  Kenny Clarke,  Max Roach  (un ottimo inizio!),  Philly Joe
Jones..... 
 E' più importante trascrivere ed assimilare due o quattro misure, "rubandole" al batterista che
più vi piace ed inserendole nel vostro "bagaglio" di apprendimento per poi utilizzarle con vostre variazioni che non imparare ed eseguire da cima a fondo un solo per riproporlo pedissequamente:
 questo non è il jazz.
 
 Dice il saggio  "chi
 Per i  passaggi più complicati  (ma, in genere, sempre) iniziate col trascrivere esclusivamente
 lo schema ritmico, senza cioè assegnarlo ai vari strumenti della batteria, cosa che farete in seguito.
 Cercate di "carpire" la maggior parte di  sfumature  annotandole sulla vostra trascrizione (es: crescendo, diminuendo, accenti, suoni particolari come
 rim clicks,
 rim shots,
 bacchetta su bacchetta
 etc.).
 Abituatevi a scrivere in maniera  chiara ed intelleggibile.
 Usate una  chiave di notazione  uguale per tutte le vostre trascrizioni e che si adegui il
  più possibile a quelle usate comunemente.
 Le trascrizioni servono innanzi tutto, come si è già detto, ad  affinare l'orecchio
   da un punto di vista timbrico e ritmico ma costituiscono anche del materiale di studio per l'ampliamento del vostro bagaglio musicale
  perciò suonate le vostre trascrizioni non necessariamente come prova di resistenza o di emulazione ma concentrandovi su alcune battute particolari e caratteristiche, per capire insomma
  ciò che effettivamente crea uno stile.
 Esercitatevi ad  immaginare la figurazione o la frase ritmica  che ascoltate prima di scriverla. Questo vi aiuterà molto nel velocizzare la vostra
  capacità di apprendimento. Tra l'altro potete esercitarvi così anche senza lo strumento a portata di mano, in auto, in tram, mentre passeggiate od in treno....avete mai provato a pensare di trascrivere il ritmo di un treno che passa sugli scambi dei
  binari?
 
 
 
 
 
 
  
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    Alessandro FabbriJazz Drums Workout
 
 7 tracce 
    originali per studiare
 il linguaggio jazz della batteria
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| Questa pagina è stata visitata 37.324 volte Data ultima modifica: 12/07/2005
 
 
 
 
   
 
 
 
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