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INDICE LEZIONI

Trascrizioni, ovvero: Foglio, Matita, Gomma e... Orecchio
di Alessandro Fabbri
cadenza@tiscalinet.it

Trascrivere è una delle esercitazioni più efficaci dal punto di vista dell'apprendimento; in particolar modo costituisce una disciplina che obbliga ad un ascolto attento ed approfondito e, cioè, a quelle caratteristiche di ascolto tipiche di un musicista jazz che voglia considerarsi tale. 

Per iniziare non è mai troppo presto ne' mai troppo tardi; per questo vi consiglio, se già non lo avete fatto, di iniziare subito ad esercitarvi in tal senso ricordandovi, infine, che suonare una trascrizione fatta da altri non è paragonabile all'esercizio del trascrivere per proprio conto le cose che più interessano. 

Passiamo quindi ad alcuni suggerimenti che potranno esservi utili per la trascrizione di parti di batteria:

  1. Iniziate a trascrivere cose semplici e brevi (ad esempio brani di fraseggio in accompagnamento, brevi stacchi o semplici scambi di 4 od 8 misure) attingendo, soprattutto dai batteristi più "intelleggibili" come, ad esempio, Kenny Clarke, Max Roach (un ottimo inizio!), Philly Joe Jones..... 

    E' più importante trascrivere ed assimilare due o quattro misure, "rubandole" al batterista che più vi piace ed inserendole nel vostro "bagaglio" di apprendimento per poi utilizzarle con vostre variazioni che non imparare ed eseguire da cima a fondo un solo per riproporlo pedissequamente: questo non è il jazz

    Dice il saggio "chi
    'ruba' è un genio, chi copia è un cretino" (amanuensi a parte).
  2. Per i passaggi più complicati (ma, in genere, sempre) iniziate col trascrivere esclusivamente lo schema ritmico, senza cioè assegnarlo ai vari strumenti della batteria, cosa che farete in seguito. 
  3. Cercate di "carpire" la maggior parte di sfumature annotandole sulla vostra trascrizione (es: crescendo, diminuendo, accenti, suoni particolari come rim clicks, rim shots, bacchetta su bacchetta etc.). 
  4. Abituatevi a scrivere in maniera chiara ed intelleggibile
  5. Usate una chiave di notazione uguale per tutte le vostre trascrizioni e che si adegui il più possibile a quelle usate comunemente.
  6. Le trascrizioni servono innanzi tutto, come si è già detto, ad affinare l'orecchio da un punto di vista timbrico e ritmico ma costituiscono anche del materiale di studio per l'ampliamento del vostro bagaglio musicale perciò suonate le vostre trascrizioni non necessariamente come prova di resistenza o di emulazione ma concentrandovi su alcune battute particolari e caratteristiche, per capire insomma ciò che effettivamente crea uno stile.
  7. Esercitatevi ad immaginare la figurazione o la frase ritmica che ascoltate prima di scriverla. Questo vi aiuterà molto nel velocizzare la vostra capacità di apprendimento. Tra l'altro potete esercitarvi così anche senza lo strumento a portata di mano, in auto, in tram, mentre passeggiate od in treno....avete mai provato a pensare di trascrivere il ritmo di un treno che passa sugli scambi dei binari?


Quarte
Ringin' Bells



Alessandro Fabbri
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Data ultima modifica: 12/07/2005





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