Ferdinando Faraò
batteria
Ferdinando
Faraò fa parte di una famiglia di noti jazzisti. E' fratello del pianista
Antonio Faraò
e cugino del pianista Massimo Faraò. Inizia la sua attività di jazzista nel
1979 al Capolinea di Milano.
Nel corso degli anni seguenti ha modo di incontrare, conoscere e suonare
con alcuni tra i più importanti jazzisti tra cui
Lee Konitz,
Claudio Fasoli, Larry Nocella,
Massimo
Urbani,
Tony Scott,
Mal Waldron,
Enrico Rava,
Paolo Fresu,
Gianluigi
Trovesi,
Tiziana
Ghiglioni,
Pietro Tonolo,
Luigi Bonafede,
Franco Cerri,
Enrico Intra, Sal Nistico,
Maurizio
Giammarco,
Steve
Grossman,
Franco Ambrosetti,
Franco D'andrea,
Bob Mover, Larry Schneider, Charlie Mariano,
Steve Swallow,
Paul Jeffrey,
Ralph Alessi, Bill Smith, Joe Fonda.
Attivo
sia come sideman che come leader ha registrato numerosi dischi segnalati dalla critica
specializzata nazionale e internazionale. Nel 1997
Listening Self, primo disco a suo nome, ottiene
il terzo posto nella categoria Migliori Dischi dell'anno della rivista Gezzitaliano.
Nel 2003
Eschersuite, un progetto dedicato al famoso incisore e disegnatore olandese
M.C.Escher, viene segnalato tra i Migliori Dischi e tra le Migliori Formazioni nel
Top Jazz, il referendum annuale della rivista Musica Jazz.
Nel 2007, sempre nel Top Jazz, è presente
in ben quattro categorie: come Miglior Disco (Pollocksuite),
come Musicista, come Compositore, come Strumentista. Pollocksuite, il suo
ultimo lavoro dedicato all'artista americano Jackson Pollock, è stato inoltre inserito
nell'elenco dei dischi dell'anno (quattro stelle) scelti dalla rivista web internazionale
All About Jazz.
Ha tenuto, con diverse formazioni, concerti in Francia, Germania, Portogallo,
Spagna, Slovenia, Giappone, Olanda, Malta, Scozia, India, Cina. Ha collaborato con
l'associazione Artisti Senza Frontiere nell'ambito del progetto di Massimo Giuntoli
"Piccoli atti di resistenza" dedicato agli artisti e ai cittadini di Sarajevo e
fa parte del Collettivo Jazzisti Autogestiti Milanesi (CJAM).
Discografia:
1984
INPUT Claudio Fasoli
(Bull Record)
1989 JAZZ FRIENDS
Civica Scuola Mortara Dir. Gabriele Comeglio
(Alambicco)
1991 EMPTY JAZZ QUINTET
E OCTET Claudio Bolli (Splasc(h) Records)
1993 JAZZ ACADEMY TRIO
Beppe Aliprandi (Splasc(h) Records)
1994 R'UMORI
Bruno Maria Sinno (Le Parc Music)
1997 LISTENING SELF
Ferdinando Faraò (Splasc(h)Records)
1999 Y NO HAY REMEDIO
Davide Zaccaria-Michael Rayher feat.
G Trovesi (Altri Suoni)
1999
ESCUELA DE OFICIOS
Luca Garlaschelli (Audiar)
2000 L'ESSENZA
Ferdinando Faraò (Splas(h) Records)
2000 HEAVEN
Susy Renzi (DDQ)
2000 AH.UM
Jazz Festival (Cjam)
2000 SILENT LETTER
Maurizio Bucca (DDQ)
2001 THE SOUND OF DREAM
Luca Garlaschelli (Audiar)
2001 MUSIC FOR FIVE
Giovanni Falzone (Splasc(h) Records)
2001 AH.UM
Jazz Festival (Cjam)
2002 FREE AIR SEXTET
Beppe Caruso (Splasc(h) Records)
2003
VIAGEM DE UM SOM Terra D'Aqua
(D.Zaccaria/M.Anadon)
2003
DUE COLORI
Antonio Zambrini
(Abeat)
2003
ESCHERSUITE
Ferdinando Faraò (DDQ)
2004
LIVE IN ROME Blast Unit Orchestra
(CJam)
2005
SUITE FOR BIRD G. Falzone Septet (Soul Note)
2005
MUSICA A. Zambrini Quintetto (Abeat)
2006 CINEMA
PARADISO Giampiero Spina trio + guests (Splasc(h) rec.)
Eschersuite: da sin. Renata Vinci, Michele Benvenuti,
Ferdinando Faraò, Valerio Scrignoli
RASSEGNA STAMPA:
"Ci sono almeno tre Faraò tra i giovani
jazzisti dell'ultima leva in Italia. Ferdinando, che ha iniziato alla fine degli
anni settanta, è un batterista di larghe vedute, una sorta di Leon Parker nostrano,
attento al ritmo ma anche alla melodia dei suoi tamburi."
M.Crisostomi – Audioreview
dic.97
"Faraò
is a subtle player who never grabs for the spotlight or goes in for flash. - The
drummer propels these four with a graceful swing that balances and juxtaposes relaxed
phrasing and odd time signature for captivating results. – Faraò uses his tuned
kit to drive the group with a natural flow. He always plays around the meter, using
slight pauses and skittering rolls to open up the rhythms without ever sacrificing
an inherent pulse."
Michael Rosenstein – Cadence
NY dec.97
"Ferdinando Faraò ha costruito con questo disco un itinerario melodico percussivo
dalle non comuni risorse. – Faraò conferisce infatti alle percussioni un protagonismo
intelligente ma mai invadente, dimostrando una buona vena compositiva, capace di
esaltare l'aspetto metrico dei brani."
Ugo Sbisà – Musica Jazz
genn.98
recensione cd "Listening Self"
"Faraò
is a subtle drummer that leads from the back rather than putting himself under the
spotlight.Also at ease on percussion and xilophone, he can provide a versatile and
wide aural palette. A witty composer, Ferdinando Faraò privileges mid-tempo compositions
in which he often experiments with odd time signatures, sudden rhythmic shifts and
sampling."
Luigi Santosuosso – AllMusicGuide
"…il disco si conclude con "Earth", vetrina per le molteplici percussioni di
Faraò, che qui suona anche flauto e xilofono, mescolate col sax e con nastri di
musica etnica che contribuiscono a sottolineare l'atmosfera"terrestre" del brano.
Un'opera originale e coinvolgente, che utilizza sapientemente elementi musicali
molto diversi tra loro (rock,jazz,world,elettronica) senza tradirne lo spirito autentico,
per intraprendere un ambizioso viaggio alla ricerca delle origini stesse del suono
e della musica, il cui traguardo ("L'Essenza") è sintetizzato nel titolo del progetto.
Mario Calvitti – AllAboutJazz
dic.01 -
recensione cd "L'Essenza"
"…Tre brani su quattro escono dalla fantasia del percussionista che ha saputo
servirsi dell'elettronica con mano felice. I rischi di una musica ad ambizione filosofica
sono molti; qui si riesce ad evitare il descrittivismo e a centrare a livello di
sonorità degli "archetipi". Di grande efficacia "Flames", scultoreo "Air", evocativo
"Earth" con il largo prevalere delle percussioni."
Luigi Onori – Alias
ott. 00 –
recensione cd "L'Essenza"
"Attivo da orma vent'anni sulla scena del jazz italiano, Ferdinando Faraò ha
saputo integrarsi in molteplici progetti e in varie situazioni e ha saputo proporsi
in qualità di leader. Calarsi profondamente nello spirito della batteria jazz, da
cui ha saputo far scaturire un sound netto, secco e ben bilanciato e un drumming
che sottolinea e corona nello stesso tempo, sta alla base del suo stare al servizio
della musica e del suo "suonare la musica".
Giordano Selini – ItalianSoundCompany
– gen.01
"Assai brillante il batterista Ferdinando Faraò, che per tutto l'arco dell'album
si produce in una interpretazione variata, poliritmica e persino melodica del proprio
ruolo di batterista e percussionista, riuscendo con frequenza a fornire da solo
un tappeto estremamente variopinto ed efficace per gli assoli degli altri membri
del gruppo."
Neri Pollastri – AllAboutJazz
-
giu.02
Per contatti e informazioni:
Ferdinando Faraò
web: http://www.ferdinandofarao.it
email: fefarao@tin.it
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Data ultima modifica: 06/03/2010
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