Carlo Bagnoli
sax baritono, soprano e contralto
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Il 30 gennaio 2021
purtroppo Carlo Bagnoli ci ha lasciato.
Aveva 87 anni
e lascia una moglie e due figli.
Le più sentte
condoglianze a tutta la famiglia da parte di Jazzitalia.
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Carlo Bagnoli
, personaggio storico del jazz italiano, approda giovanissimo al
jazz, quando nel
1951 fonda
la Milan College Jazz Society, uno dei primi fortunatissimi gruppi di
jazz tradizionale in Italia, nel cui contesto suona prima il banjo
e poi la chitarra,
passando successivamente al saxofono
tenore (che poi
abbandona) e al sax
soprano.
Perfezionatosi
al sax baritono, strumento sul quale si esprime più compiutamente, comincia a
frequentare stilemi più moderni e si inoltra con successo nel mainstream e nel
bop aggiornato, fino ad approdare ad un linguaggio collocabile nell'area di uno
stile più moderno, conquistandosi in breve tempo una notevole fama che lo
porterà a essere considerato uno dei migliori baritonsassofonisti d'Europa,
senza tuttavia lasciare il jazz tradizionale che tuttora lo vede spesso
impegnato in concerti e festival.
Nella sua lunga attività
ha partecipato a più di 3.500 concerti in ogni parte d'Europa, Stati
Uniti, Sud America, Medio oriente e Africa. Ha preso parte a tutti i più
importanti festival italiani e stranieri e a numerosissime sedute discografiche
(sono 52 gli LP e i CD in cui è presente), ad
esibizioni radiofoniche e televisive e ad incontri nei jazz club
specializzati.
E' conosciuto ed
apprezzato in Italia, in Europa e negli Stati Uniti per aver collaborato on
concerti, sedute discografiche e filmati televisivi, con molti musicisti
americani ed europei, fra i quali si ricordano: Louis Armstrong, Sidney
Bechet, Albert Nicholas, Metz Mezzrow, Joe Newman, Barney
Bigard, Harry Sweet Edison, Jimmy McPartland, Joe Venuti,
Billy Butterfield, Sir Charles Thompson, Earl Warren, Bud
Freeman, Eddie
Miller, Wild Bill Davison, George Masso, Bob Wilber, Kenny
Davern, Jank Lawson, Peanuts Hucko, Ralph Sutton, Tony
Scott, Dick Cary, Toots Thielemans, Gerry Mulligan, Lee
Konitz, Albert Mangelsdorf, Mike
Melillo ed altri musicisti europei ed italiani.
Negli anni 70
inizia una lunga collaborazione con Lino Patruno
che lo vede impegnato in una lunga serie di concerti, sedute discografiche e
partecipazioni in trasmissioni televisive di larga popolarità.
Nel
1982
compare sulla copertina della rivista "Musica Jazz" tra i sette
migliori musicisti di jazz italiano votati da una giuria di critici e operatori
del settore nel primo referendum "Top
Jazz" indetto dalla
rivista suddetta.
Carlo Bagnoli ha inoltre fatto parte, per molti anni, della
MILANO JAZZ GANG, uno dei
gruppi più apprezzati del jazz tradizionale italiano.
Carlo Bagnoli, oltre che
valido saxofonista, si è inoltre rivelato un autentico specialista
nell'allestire gruppi di grande originalità e successo. Oltre alla già citata
"MILAN COLLEGE JAZZ SOCIETY", nella sua attività ha costituito
il famosissimo "MILAN
JAZZ QUARTET", la spettacolare "DUKE ELLINGTON REPERTORY
ORCHESTRA" (condiretta con il pianista Sante Palumbo),
l'originale "SAXOPHONE CIRCLE" e l'apprezzato "ATMOSPHERE
JAZZ TRIO" (con il fisarmonicista Gianni Coscia e il bassista Franco
Finocchiaro) con il quale ha girato il mondo
intero, oltre ai quartetti e quintetti a suo nome.
Attualmente si propone
con il "BORN TO SWING QUARTET" (affiancato da Alfredo
Ferrario al clarinetto, Rossano Sportiello al pianoforte e il nipote Stefano
alla batteria che diventa anche quintetto con l'aggiunta di Stan
Caracciolo alla chitarra acustica) e il "CARLO BAGNOLI JAZZ QUARTET"
(con Fabrizio Bosso alla tromba, Aldo
Zunino al contrabbasso e
ancora Stefano Bagnoli
alla batteria) con il quale vuole fare un tributo a Gerry
Mulligan e Chet Baker, riproponendo il sound di quel loro fantastico
quartetto senza pianoforte, lasciando tuttavia ai solisti del gruppo la libertà
di esprimersi nel loro linguaggio abituale e attuale.
Anche i gruppi di Carlo
Bagnoli sono apparsi spesso nelle classifiche dei vari "Top Jazz" indetti da
Musica Jazz.
La lunga permanenza ai
vertici di questo musicista si deve soprattutto al fatto di essersi sempre
presentato al pubblico con grande rispetto e professionalità, a cui si aggiungono le proposte
musicali sempre di grande originalità e spettacolarità, qualitativamente e
artisticamente ineccepibili.
Infine Carlo Bagnoli si
adopera con successo anche in campo organizzativo, potendo
contare su di un'ampia esperienza acquisita "sul campo" nel corso della sua
lunga, impegnativa e apprezzata attività musicale.
Oltre ai suoi attuali gruppi sopra citati,
Carlo Bagnoli presenta ora anche un tributo a Louis Armstrong per ricordare la figura di questo straordinario personaggio, autentico ambasciatore del jazz
nel mondo, con un gruppo volutamente senza tromba (ogni confronto, o anche semplicemente una imitazione, sarebbero improponibili) con egli stesso al sax soprano,
Danilo Moccia al trombone, Alfredo Ferrario al clarinetto, Rossano Sportiello
al pianoforte, Aldo Zunino al contrabbasso e Stefano Bagnoli
alla batteria. Di Armstrong vengono ricordate alcune sue composizioni e molti dei brani da lui resi celebri durante la sua straordinaria carriera.
Un sestetto di grandissima suggestione e
spettacolarità, con una ricettività da parte di qualsiasi tipo di
pubblico.
Fai click qui per maggiori dettagli sul
"Tributo a
Louis Armstrong"
Dal Gennaio 2002
Carlo Bagnoli, oltre ad avere i suori gruppi, è anche entrato
stabilmente a far parte della TICINUM JAZZ BAND, un gruppo
storico nel panorama del jazz tradizionale italiano ed europeo, con una attività
che la vede impegnata in frequenti tourneè e festival in Italia e
all'estero.
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Data pubblicazione: 19/09/2001
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