Intervista a Patrizia Laquidara
dicembre 2010
di Mario Melillo
Siciliana di origine ma veneta di adozione, Patrizia Laquidara è una
cantante, autrice e compositrice. Debutta nel 2003 con l'album "Indirizzo
portoghese" il quale riscuote subito molti consensi da parte della critica. Nel
2007, registra a New York, prodotto da Arto Lindsay il suo secondo disco,
Funambola nel quale la accompagnano musicissti come Smokey Horlem (chitarrista
tra gli altri di Tom Waits), Mauro Refosco (musicista tra gli altri di David
Byrne), Ben Perowsky (che ha collaborato tra gli altri con Ricky Lee Jones, Uri
Caine, Jonh Zorn, Mike Stern), Hiroko Taguchi, Tom Bartlett. Funambola è stato
giudicato come uno dei migliori album del 2007 da buona parte della stampa
italiana ed è stato scelto tra i cinque album dell'anno al premio Tenco. Ha
appena pubblicato l'album "Il canto dell'anguana".
Patrizia durante la tua carriera hai raccolto
importanti premi e hai collaborato
con artisti del cantautorato di qualità italiano, di cui ormai fai parte
da anni. Quale è lo scopo della tua musica?
La musica è per me il più importante mezzo di espressione; quello con cui dico
ciò che sono, con cui esprimo ciò che sento e penso. E' un mezzo catartico che mi
fa stare bene e mi libera ma oltre questo, che è qualcosa di personale e strettamente
egoistico, sento la necessità di considerarla anche come mezzo di aggregazione,
scambio ed arricchimento, motivo per cui amo fare e ascoltare date live! Sono sempre
stata fermamente convinta che un suono, una voce, una nota, possano avere un effetto
terapeutico su un individuo, possano creare domande e muovere le coscienze. I grandi
artisti fanno questo e, tenendo conto che la musica è il mio lavoro, oltre che la
mia passione principale, anche io, nel mio piccolo, cerco di dare un contributo
affinché ciò accada.
Fra le varie culture che influenzano le tue produzioni spiccano indubbiamente
quella brasiliana e quella portoghese. Quando e come è nata in te la passione per
questi due universi musicali e culturali?
Amo la musica brasiliana perché è una musica che ti fa muovere i fianchi, ha
ritmo e passione in ogni sua nota e la amo perché pullula di tradizione popolare.
Quest' ultima è una caratteristica che ricerco nella musica: adoro i ritmi che parlano
dei popoli, di mondi diversi dal mio e lo stesso vale per quella portoghese. Di
questa amo soprattutto la vocalità! I portoghesi hanno grandi voci e io sono molto
affascinata dal suono delle voci. La mia passione per questi due universi musicali
è nata soprattutto grazie ai miei viaggi. Sono paesi che ho frequentato molto e
che ho sentito vicini e da cui non riesco più a staccarmi! Sono infatti appena tornata
da una lunga tournèe in Brasile. E' stato fantastico! Ho cantato in vari teatri,
a Rio de Janeiro, San Paulo, Belo Horizonte, Curitiba e Porto ed il pubblico e'
sempre stato molto generoso, partecipe, caloroso. Ne sono tornata rigenerata!
Con quali artisti ti piacerebbe avviare una collaborazione?
Mi piacerebbe collaborare con Ennio Morricone. Punto e basta. Per adesso..
(sorride)
La tua ultima produzione si chiama "Funambola"...
"Funambola", e' un disco dove canto come se fossi costantemente in bilico su
una fune, dove molti testi parlano di cielo e di aria, di una ricerca di equilibrio
difficile ma indispensabile. Rappresenta il periodo che stavo vivendo... Il tutto
ispirato da Philippe Petit, il più grande funambolo della storia, su cui hanno da
poco anche girato un film.
Guardi positivamente, negativamente o con indifferenza il fenomeno dei Talent
Show?
Non chiedetemi chi e' il "supervotato" perché non lo so! Devo essere sincera?
Non sono per nulla preparata sul tema "talent show" in quanto non ho la televisione
in casa da molti anni e non avrei comunque il tempo di guardarla. Il fenomeno tuttavia
non mi e' indifferente, non potrebbe esserlo dato che e' diventato un evento di
massa che influenza tutto il mercato discografico, per cui lo seguo con un po' di
curiosità, dai discorsi degli altri che lo guardano. So che questi ragazzi, che
vi partecipano, hanno quasi sempre grandi voci, super allenate e grande tecnica.
Questa e' una cosa che ammiro perché è il segno dell'avanzare dei tempi: la possibilità
di studiare di più e con grandi maestri, tecniche sempre più efficaci e così via.
D'altra parte però, quando ascolto un'artista, cerco l'emozione e l'unicità oltre
che la tecnica e spero che venga sempre data ai ragazzi la possibilità di esprimere
questo con la loro musica altrimenti rischia di appiattirsi ad un volgare evento
mediatico.
Parliamo del tuo ultimo album in uscita: "il canto dell'anguana"
Esatto, "Il canto dell'anguana" è il mio album in prossima uscita che raggiungerà
gli scaffali entro il 15 dicembre. E' un disco di musica popolare in cui tutte le
canzoni originali tranne "l'orsa straluna" e "la fumana" sono scritte da me e da
Alfonso Santimone su poesie di Enio Sartori.
Ho cantato in dialetto ed ho voluto dar voce a una celebre figura mitologica chiamata
Anguana.
Sono orgogliosa di questo disco di cui ho fatto parte anche come produzione artistica,
perché è importante aver espresso e concretizzato un'esperienza di dieci anni sulla
musica popolare. Io ho cominciato da lì infondo... Suonando nelle strade...
Cos'altro puoi segnalarci?
Sto lavorando subito sul prossimo album che riprenderà, a differenza di "il canto
dell'anguana", il percorso di "Indirizzo portoghese" e "Funambola". Tutti pezzi
nuovi insomma... E' appena uscito un mio brano "Essenzialmente" nella compilation
"La leva cantautorale degli anni zero", iniziativa voluta dal MEI e dal Club Tenco
e inoltre ho collaborato nel nuovo disco di un'artista italiano che uscirà tra poco
ma questo e' un segreto, per ora! Collaboro inoltre con Natalino Balasso, un comico
e attore che stimo molto, in "Fog theatre", uno spettacolo che si ripete ogni martedì.
ogni settimana uguale nella struttura ma diverso nei contenuti. Una preziosa esperienza
per me soprattutto perché è un'esperienza teatrale che so mi arricchirà.
Dove possiamo trovare maggiori informazioni sulle date dei tuoi tour?
Partirò tra pochi giorni per il Giappone, dove canterò. E a gennaio riprenderò
coi concerti del mio tour "Cento sottane", con Alfonso Santimone, Federico
Scettri (esponenti, tra l'altro del collettivo El Gallo Rojo), Davide Garattoni
e Giancarlo Bianchetti (chitarrista che ha collaborato per lungo tempo con
Capossela). Per maggiori informazioni vi invito a visitare il mio sito
www.patrizialaquidara.it
oppure le pagine di
facebook e
myspace.
Grazie Patrizia per la tua disponibilità!
Grazie a te e un saluto ai lettori di Jazzitalia!
foto di Edo Bertoglio
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Data pubblicazione: 23/01/2011
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