Intervista all'Anita Camarella e Davide
Facchini Duo
di Anna De Pietri
In occasione del loro prossimo concerto e dalla partecipazione al Guitar
Festival di Soave, abbiamo incontrato un duo chitarra-voce che si è affermato
anche fuori da Varese come una delle realtà musicali più interessanti e apprezzate,
anche all'estero: Anita Camarella
e Davide Facchini.
Lei di Varese e lui di Busto Arsizio. Di provenienze molto diverse – Anita dal jazz
e dalla musica antica e Davide dal Blues e dal rock – questa realtà musicale ha
mostrato anno dopo anno di completarsi a vicenda creando un suo sound molto particolare.
Il repertorio e gli arrangiamenti spaziano dallo swing italiano al jazz, dai Beatles
a brani prettamente strumentali o vocali fino a brani di loro composizione. Dicono
di loro: "Bill
Evans disse in musica non importa cosa, ma come e noi cerchiamo di tener
il più possibile fede a questa affermazione che condividiamo profondamente".
Il 23 Gennaio avete portato la vostra musica a Ivrea,
in Piemonte. Ormai è un appuntamento fisso per chi vi segue e per i cultori della
buona musica…
Abbiamo un bellissimo rapporto con la città d'Ivrea, piuttosto viva musicalmente
anche grazie a
Massimo Barbiero (direttore artistico di diverse rassegne), che
ogni anno ci chiama per presentare un nostro concerto. Quest'anno abbiamo suonato
alle Cantine Morbelli, un locale molto raccolto e di atmosfera. Come sempre abbiamo
presentato una rosa tratta dai nostri brani più rappresentativi, una commistione
di brani provenienti da diverse estrazioni - swing italiano anni '40, standard jazz
ed altro ancora - completata da nuovi brani preparati in quest'ultimo periodo.
State lavorando ad un nuovo disco?
Da qualche mese stiamo lavorando alla preparazione di due nuovi CD.
Proseguono
il percorso dei vostri precedenti lavori o saranno qualcosa di diverso?
Uno sarà dedicato interamente a nostre composizioni: conterrà brani suonati
in duo voce e chitarra, ma anche brani puramente strumentali e per voce sola. Questi
ultimi sono un piccolo cammeo del nostro duo che riesce a proporre anche esecuzioni
dal vivo di questo particolare genere di brani "a cappella" eseguiti con l'ausilio
di una Loop-Station. Vi saranno, inoltre, brani accompagnati da più chitarre, elettriche
ed acustiche, da dobro, da Selmer Maccaferri e da tutto ciò che la fervida "musicalità
chitarristica" di Davide escogiterà per completare l'arrangiamento di questi nuovi
brani che andranno a comporre il CD. L'altro CD in cantiere sarà, invece, una sorta
di "percorso storico" alla scoperta della musica italiana, a partire dallo swing
italiano - genere che conosciamo bene, al quale abbiamo già dedicato un CD nel
2002, e che ci ha contraddistinto negli ultimi
anni - fino ad approdare a brani che hanno segnato l'ascolto degli italiani in quest'ultimo
secolo come "Nel blu dipinto di blu" ed altre ancora.
Alla fine di Aprile siete stati al 16° Guitar Festival
di Soave (VR)? Non è stata la vostra prima volta…
Abbiamo già più volte partecipato al Festival di Soave: ufficialmente
nel 2002, nel 2003
e nel 2005; ma ogni anno non perdiamo l'occasione
di essere presenti al Festival per ascoltare tanta musica di qualità, conoscere
nuovi interessanti artisti o anche solo per tornare a salutare vecchi amici che
vi partecipano. Anche quest'anno abbiamo suonato "ufficialmente" a Soave
e dobbiamo sempre ringraziare ringraziare
Pierpaolo Adda, anima del Festival, che è stato uno tra i primi credere fermamente
nella qualità del nostro Duo.
Il
Festival di Soave, negli anni è diventato un punto di riferimento per i chitarristi
e per i musicisti in generale. Tra noi musicisti si crea un particolare legame,
simile ad una sorta di "grande famiglia", in cui si condividono tutti i momenti
della giornata, dal mangiare ai concerti fino alle "schitarrate" notturne. Non dimentichiamo
che il Festival ha una durata che varia tra i 2 e 3 giorni e Soave è così piccola
e d'atmosfera che tutto questo favorisce gli incontri e la formazione di duraturi
legami d'amicizia. Oggi il Guitar Festival di Soave è uno dei pochi capace di competere
con i Festival presenti all'estero e una dimostrazione è sicuramente la presenza
di diversi stranieri che ogni anno decidono di assistervi, ma anche e soprattutto
la fama che il Festival ha all'estero e che abbiamo avuto modo di riscontrare personalmente
durante i nostri tour.
In autunno siete stati in tour attraverso
la Germania e l'Olanda. Cosa vi ha lasciato questa esperienza?
Innanzitutto, è andato molto bene. Abbiamo aperto alcuni concerti di
Stephen Bennett, oggi considerato uno dei più importanti interpreti e compositori
per chitarra acustica e harp guitar.
Suonare con lui è sempre un grande onore, oltre che un grande divertimento! Inoltre
il pubblico tedesco e olandese è attento e piuttosto competente, e la loro accoglienza
è stata a dir poco calorosa!
Avete collaborato con diversi musicisti negli ultimi
anni, quali stimate particolarmente?
Dal 2000 ad oggi abbiamo avuto la
fortuna di incontrare e suonare con molti grandi musicisti dai quali abbiamo imparato
davvero tanto, sia dal punto di vista musicale che dal lato prettamente umano...
Alcuni di loro ai quali siamo più affezionati sono sicuramente Raf Montrasio,
Stephen Bennett, Tommy Emmanuel, Jim & Morning Nichols,
Buster B. Jones,
Thom Bresh, Massimo Varini, Pedro Javier Gonzales,
John Jorgenson e diversi altri. Con ognuno di loro abbiamo instaurato un
bel rapporto di amicizia e stima reciproca.
Se doveste dare un consiglio su che musica ascoltare
per avvicinarsi alla vostra musica, cosa consigliereste?
Risposta difficile da dare… perché a noi piace ascoltare ed imparare
da OGNI tipo di musica, dai classici come Prokofiev, Satie, Debussy,
al jazz come Duke Ellington, Django Reinhardt, Miles Davis,
Bill Evans,
allo swing del Trio Lescano, Natalino Otto, delle Andrews Sisters,
ai cantautori come James Taylor, Joni Mitchell, Nick Drake,
al rock dei Beatles, Jeff Beck, Jimi Hendrix, al blues come
Robert Johnson, Muddy Waters, al country di Chet Atkins,
Jerry Reed, Tony Rice, ai cantanti come Ella Fitzgerald,
Bobby McFerrin, ai cantautori italiani come Conte, De André
e la lista è davvero infinita…Se anche i generi sono tanti in realtà
la Musica è una sola: perciò noi ci sentiamo solo di consigliare di ascoltare tutto
ciò che esiste senza pregiudizi di sorta ed imparare da tutto apprezzandone le differenze!
www.anitadavideduo.com
Altri link che comprendono anche diversi brani da ascoltare:
www.myspace.com/anitacamarelladavidefacchiniduo
www.myspace.com/anitacamarella
www.myspace.com/davidefacchini
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Data pubblicazione: 26/05/2007
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