|
Romantiker
Klökkeblömst
Ilk (2015)
1. Blidt Kysser Vinden
2. I den Blå lanternes skær
3. Hvor Skal du nu hern?
4. Kommer, regn kommer
5. For Tiden er jeg frisk og frejdig
6. Romantiker
7. Stolt star den danske mand
8. Den lille søren
Anders Banker - sassofono tenore Peter Danstrup - basso acustico Anders Provis - batteria
A stare con il naso in su, spesso di questi tempi, s'acchiappa buona roba. Oltre
le alpi, nel freddo (?) nord dell'Europa c'è tanto movimento, tanta musica e idee
schiumanti.
Banker, Danstrup e Provis sono ben noti in Danimarca (il nome di Danstrup è associato
a John Tchicai, con il quale ha a lungo collaborato), così come nel resto
dell'Europa: ovviamente sconosciuti o quasi in Italia e, sempre in linea, ben lontani
dal poter apparire in qualche festival e/o rassegna italiana. Peccato, perché la
loro musica è vigorosa e misteriosa, cerchiata da un alone di energia che trapassa
le orecchie e s'insedia nella mente. Dalle note minimaliste che si affastellano
nella ritmica cadenzata limpidamente da Peter Danstrup e Anders Provin, sulla
quale si sovrappone il flessuoso tenore di Anders Banker ("Blidt Kysser Vinden") alla chitarra basso di Danstrup che apre una melodia corrugata da un
ostinato mediorientale cantilenante ("I den Blå lanternes skær") perfettamente
insufflato dall'ancia di Banker e rimarcato dale corde aperte del basso e dalle
percussioni accarezzate di Provis. Il filo rosso, più che nella struttura musicale,
è nei titoli che si apparentano alla metereologia (a ogni titolo danese fa seguito
la traduzione inglese). E anche nel volume, sempre sotto controllo, anche nella
marcetta intonate dalla batteria e sostenuta dalla grana grossa del basso acustico,
infranta dal solo lirico in crescendo, strutturato su pause ritmiche inedited, di
Banker che si ascolta in "Hvor Skal du nu hern?".
"Kommer, regn kommer" (Comes rain, comes) è una ballad sbilenca, che si contorce
e dilata tra basso e tenore. Fa capolino un frammento di bebop in "For Tiden er jeg frisk og frejdig", che dura poco per lasciare spazio a una segmentazione
dell'armonia che richiama temi provenienti dalla tradizione nordica irrobustita
dal battere africaneggiante di Provis. "Romantiker" è la più vicina alla tradizione
eurocolta. In "Stolt star den danske mand" si ascolta l'eco di un tango sostenuto
da un ritmo da marcia militare che riordina le tonalità del brano. La nenia di "Den lille søren" chiude un lavoro costruito su tante belle idee e da tre musicisti
affiatati e con le tasche piene di talent.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 225 volte
Data pubblicazione: 25/05/2015
|
|