Klökkeblömst
Anders Banke – Peter Danstrup – Anders Provis
ILK MUSIC 2013 ILK 250CD
1. Campanula
2. Ballade til John T
3. Under Bøgens Grønne Himmel, i en Jomfrus Varme Skød
4. Og Bølgen slog mod Salten Strand
5. Scales
6. Høsten er i Hus, Søndenvindens Sus Krøller Lystigt Bondepigens Lokker
7. Den Kølige Regn Slår imod Mig, og Solen Forsvinder i Mørket
8. Jeg Elsker
9. Smin min Glade Ven, Tøm Blot dit Glydne Bæger, Du er Fri
10. Kom Frem i Blæsten
Anders Banke - sax tenore Peter Danstrup - basso acustico Anders Provis - batteria
Quando si è piccoli, almeno qualche tempo fa, si cantavano canzoncine che appartenevano
alla tradizione popolare nazionale, regionale o ancor più localizzata. Molti, ancora
oggi, conservano questo gusto e, di soppiatto, di tanto in tanto il tema, magari
sbiadito, torna alla mente. Compito dei più attempati è quello di preservare la
memoria di queste vere e proprie opere dell'ingegno, tant'è che Peter Danstrup,
bassista di vaglia di marca danese, ha fiutato la traccia del suo ippocampo lasciandosi
ispirare nelle vermiglie composizioni di "Klökkemblöst". "Le canzoni che avrebbero
potuto essere danesi", dicono le note di copertina: una sorta di sfida partecipata
tra le radici musicali danesi e il sound scandinavo; radici musicali che abbracciano
un ampio raggio di memoria anagrafica, perché qui interagiscono tre diverse generazioni
di musicisti: i quasi sessant'anni di Danstrup, poco più di quaranta per Banke,
giovanissimo, appartenente all'ultima generazione, Provis.
Gli effetti di tutto questo magma dalla differente temperatura non poteva che essere
d'eccellenza. Un gioco di scomposizioni che accerchiano la melodia, come nel brano
d'apertura "Campanula", o dove il sax di Banke caracolla ubriaco di armonici
nella ballad crepuscolare "Ballade til John T", illuminata dai cimbali squillanti
di Provis. Danstrup è sempre attento a condire il suono con preziose spezie dal
largo profumo, mai virtuoso: sempre essenziale e dall'irreprensibile swing, come
nelle spezzature ritmiche e armoniche di "Scales" o nella quadrata filastrocca
"Høsten er i Hus, Søndenvindens Sus Krøller Lystigt Bondepigens Lokker" dove
svolge un lavoro di grande ricchezza armonica nel crescendo del volume e degli
honk di Banke. Merita un particolare encomio "Jeg Elsker", slow-tempo
dove il basso dilata gli intervalli con maestria, Provis ci mette i colori e Banke
sa arrochire la voce pulita del suo sassofono al momento giusto, accentando le introduzioni
distese e rimarcando le rotture, le strozzature.
Un disco dalle molteplici cromature, che identifica pienamente tutto ciò che c'è
di nuovo e di buono a sud del Polo Nord.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 08/12/2013
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