Andy Aitchison Quartet
You Ain't Never
Lejazzetal (2011) LJCD12
1. You Ain't Never (A.Aitchison) 6:31
2. Willow Weep For Me (A.Ronnell) 5:41
3. Six Appeal (B.Goodman) 4:10
4. Just Squeeze Me (D.Ellington, L.Gaines) 5:20
5. Blues In the Air (S.Bechet) 8:17
6. Night And Day (C.Porter) 6:08
7. Stars Fell On Alabama (F.Perkins, M.Parish) 3:33
8. This Can't Be Love (R.Rodgers, L.Hart) 4:38
9. I Can't Get Started (V.Duke, I.Gershwin) 3:52
10. It's Only A Paper Moon (H.Arlen, Y.Harburg, B.Rose) 4:35
Andy Aitchison - violino
Jeff Green - chitarra semiacustica
Dave Kelbie - chitarra acustica
Paul Moylan - contrabbasso
"You Ain't Never" è il nuovo album del violinista inglese Andy
Aitchison, che ci offre nove riletture di standards della musica americana, più
un inedito, rinverdendo i fasti del jazz manouche di Django Rheinardt e del violinista
Stephane Grappelli.
La title-track, composta da Aitchison, è un pezzo mid-tempo con le note della
chitarra di Jeff Green che si vivacizzano nel corso del brano.
Blues morbido e denso nella ellingtoniana "Just Squeeze Me" in cui, le
doppie pause di Aitchison nella melodia e il ritmo medio lento, conferiscono al
brano un senso di intenso dolore.
"Stars Fell On Alabama" si fa apprezzare per le note suggestive al contrabbasso
di Paul Moylan e la chitarra di Dave Kelbie mentre "Six Appeal"
rimanda alle atmosfere degli anni Quaranta con Aitchison e Green che si completano
a vicenda alternandosi nel finale del brano.
Ancora blues in "Blues In the Air" e degne di nota sono anche le atmosfere
festose e swinganti di "It's Only A Paper Moon" con Aitchison e Green che
danno il loro meglio.
"You Ain't Never" è un disco che potrà allietare chi già apprezza le atmosfere
gipsy di Django Rheinardt, ma anche gli amanti della musica di qualità.
Andy Aichison si dimostra un musicista impeccabile, dotato di versatilità
grazie anche ai tanti anni di esperienza accumulati durante gli anni Ottanta e Novanta
in varie città europee coi migliori session men del periodo.
Le atmosfere marcatamente vintage e il senso dello swing del violinista inglese,
fanno di "You Ain't Never" il disco ideale per scoprire la sua arte e rivivere
gli anni del jazz manouche e di questi standard senza tempo.
Francesco Favano per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 765 volte
Data pubblicazione: 16/12/2012
|
|