Gian Carlo Roncaglia
Il Jazz e il suo Mondo
Nuova Edizione Ampliata
EINAUDI
Pagine 623 – euro 16,00
Diciamo la verità, tanto la produzione letteraria quanto quella discografica
jazzistica, in questo periodo, prolifera più che mai. Si scrive e si incide senza
rete. Come sempre vi è del buono e del cattivo, anzi del superfluo. Vi sono opere
di pregio ed altre del tutto pleonastiche, a tratti oziose, seppur rispettabili.
Tutte. Ma che nulla dicono – né in aggiunta, né in sottrazione – a quanto già detto,
fatto o suonato.
Certo è che la storia della musica e della cultura
afroamericana affascina jazzofili e non, da sempre. Altrettanto certo è che non
è facile descriverla - con competenza – in un solo libro, seppur con un congruo
numero di pagine a disposizione.
Il compianto Gian Carlo Roncaglia
(1928 - 2004) lo ha fatto quando dispensò al pubblico "Il Jazz e il suo mondo",
nel 1998. Questa nuova edizione ampliata ed
aggiornata ci riconsegna un'opera da tenere sempre a portata di mano per la sua
immediata fruibilità e per essere un faro nel mare magnum della letteratura
jazzistica.
Trentaquattro capitoli che vanno dalla guerra di secessione al futuro
del jazz con ampi squarci di storia ben descritta. Ciò rende ancor più prezioso
il lavoro svolto dall'eccellente critico musicale, studioso e fotografo scomparso
il 28 giugno del 2004.
L'anamnesi storica è sempre approfondita e trattata separatamente dal
contesto evolutivo del genere musicale. Uno sguardo – limpido e forbito – al processo
storico ed uno a quello musicale, senza cadere in fraintendimenti o malcelate nebulosità
descrittive. Non si corre il rischio di perdersi in una selva di nomi "politici"
incidentalmente collusi con quelli dei musicisti, così come spesso accade. Tale
narrazione consente di meglio assorbire l'universo jazz spesso frainteso – o misconosciuto
– anche per l'assoluta mancanza di chiarezza di alcuni studiosi.
Roncaglia accantona volutamente
gli aspetti musicologici ed immerge l'estetica nel processo evolutivo dell' homo
jazz non tralasciando alcun aspetto.
Alla pari sono degne di particolare attenzione le appendici sia bibliografiche
che discografiche, queste ultime ripartite tra l'emisfero americano e quello europeo.
Forse, tracce di "critica al critico" potranno aversi proprio per le scelte fatte
in questa sezione. Ma la selezione potrà non condividersi, ma non dovrà essere discussa.
Una particolare attenzione si dovrebbe dedicare alla lettura del capitolo
conclusivo. Un monito per tutti coloro i quali si abbeverano di jazz. L'autore ha
seguito un lodevole esempio d'accento musicale: ha scritto (anziché suonato) solo
le parole (anziché le note) necessarie.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 26/12/2008
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