Rachel Z in concerto al Museo della Moda
Napoli, 12 settembre 2004
Foto e testo di Massimiliano Cerreto
E' sempre difficile raccontare la musica, e le emozioni che essa sa regalare. Se è però possibile recensire un disco, che i lettori hanno comunque modo di ascoltare, che i lettori hanno comunque modo di valutare, molto più arduo scrivere di un evento di cui, spesso, non rimane che un ricordo nella mente dei soli presenti. Ma l'esperienza di assistere allo straordinario concerto di
Rachel Z, in trio con il batterista
Bobbie Rae ed il contrabbassista Chris Luard, è stata così bella che non posso non condividerla con gli amici di Jazzitalia.
Prologo:
Il
7 Luglio scorso, l'artista che ha scritto la colonna sonora della mia vita, l'unico di cui sia stato realmente fan, torna a Napoli, ed erano trascorsi ben trent'anni dall'ultima volta che lo aveva fatto. Sto parlando di
Peter Gabriel. L'ho incontro per pochi attimi prima dello spettacolo e, del resto, ero autorizzato ad intervistare "solo"
Tony Levin e Ged Linch (il batterista) per una testata giornalistica nazionale. Eppure, aldilà della comprensibile emozione di chi ha davanti a sé l'eroe della propria adolescenza, il ricordo più nitido di quella serata è quello di una giovane musicista che suona in modo divino:
Rachel Z…
Dal camerino al palco
Esistono luoghi a Napoli di una bellezza straordinaria,
alcuni molto conosciuti, altri meno. Tra questi ultimi, il Museo della Moda
della Fondazione Mondragone. Doveroso, quindi, ringraziare innanzitutto il
commissario della Fondazione, Elena Perrella e Lino Vairetti (leader dei leggendari Osanna e consulente artistico dell'evento) per aver permesso che
Rachel Z fosse a Napoli. Una città, quella dedicata alla dea Partenope, che
Rachel Z, nata e cresciuta a Brooklin, ama moltissimo sia per la sua lunga collaborazione con
Pino Daniele sia perché la nonna era napoletana. Il suo vero cognome, Nicolazzo, lo ha, invece, ereditato dal nonno d'origine calabrese.
Giunto in anticipo rispetto all'inizio del concerto, incontro i musicisti in camerino. L'atmosfera è informale, amichevole e, colpito dall'abito di scena indossato da
Bobbie Rae, gli chiedo di scattare una foto che ho poi ribattezzato "Spiritualità a confronto".
Tornato in camerino, assisto ad una scena che testimonia quanto i nostri artisti siano stimati anche (e forse più) all'estero:
Bobbie Rae chiede l'autografo a Lino Vairetti.
Segue foto di gruppo con Cd (Live) degli Osanna in bella vista; peccato per l'assenza di Rachel Z che è al trucco.
Con noi in camerino anche due persone meravigliose che hanno contribuito tantissimo al tour italiano:
Dardo Binetti (chitarrista della E-Dusk Band che ha aperto il concerto di
Bari) e Marco Parisi (tour manager).
Infine, pochissimi istanti prima dell'inizio del concerto riesco a scattare un'ultima immagine.
Si va in scena…
On Stage
L'inizio di un concerto è sempre un momento emozionante, e sia per gli spettatori (numerosi) sia per gli artisti.
Il primo brano in scaletta è
Mercy Street
(Peter Gabriel), ma è una versione che, come la stessa
Rachel Z dirà dopo, riletta in jazzy style. E basterebbe quest'espressione – jazzy style - per capire il senso dell'intera serata. Uno dei tratti che contribuisce all'unicità dello stile di
Rachel Z è, infatti, il modo globale in cui l'artista pensa alla musica. La sua è una musica affine al jazz per quanto riguarda l'aspetto improvvisativo e l'articolazione dei brani, ma che trae ispirazione da differenti matrici sonore. E non è un caso che subito dopo sia la volta della celebre
Here come the sun dei Beatles in cui c'è un momento solistico di
Bobbie Rae.
Terminati i primi due brani,
Rachel Z si rivolge al pubblico, e lo farà molte volte durante la serata, mostrando di avere una grandissima capacità di comunicare con noi spettatori (entusiasti) e anche con gli stessi artisti.
«Nella musica, e soprattutto nella musica strumentale, è molto importante comunicare. A volte le armonie dei brani possono apparire complesse, ma il mio obiettivo e far stare bene chi mi ascolta» (Rachel Z).
A
seguire Kiss from a rose (Seal) in cui prevale un'atmosfera funky,
Artemisia, composizione originale dedicata alla pittrice italiana Artemisia Gentileschi,
e Don't Give Up (Peter Gabriel) in cui c'è un bellissimo momento solistico del bassista
Chris Luard.
«Il mio background musicale è il jazz. Suonare con Rachel Z rappresenta una sfida sempre nuova ed emozionante» (Chris Luard).
Incredibilmente commovente ed intensa è poi l'interpretazione di
Fragile (Sting).
«Quando ho pensato l'arrangiamento di Fragile ero piena di dolore e di rabbia per la tragedia dell'11 Settembre» (Rachel Z). Ma l'arrangiamento più complesso è, forse, quello di
Black Hole Sun, composizione originale tratta dall'ultimissimo album di
Rachel Z: Everlasting. «Questa canzone arriva in modo diretto ed immediato all'ascoltatore, ma la sua struttura armonica e ritmica è decisamente articolata» (Bobbie Rae).
A dimostrazione della grandissima versatilità e conoscenza della musica che hanno tutti i musicisti, vi è un'esecuzione molto delicata e raffinata, e che prescinde da qualsiasi definizione di genere, di
Wild Horses dei Rolling Stones.
Il
concerto continua con Red Rain (Peter Gabriel), ove è evidente l'originaria impostazione classica della pianista di Brooklin,
e
Free man in Paris di Joni Mitchell. Da ricordare che l'album di
Rachel Z intitolato "Moon on the window" (2002) è
interamente dedicato a Joni Mitchell.
Infine,
unico bis della serata è lo standard Autumn Leaves in cui vi è lo spazio per un insert
di Napul è di Pino Daniele. Per i saluti finali, sul palco sale anche il commissario della Fondazione Mondragone,
Elena Perrella.
Epilogo
A testimonianza del notevole successo della serata,
Rachel Z, Chris Luard e Bobbie Rae
vengono letteralmente circondati dal pubblico. Ci vorrà quasi un'ora, infatti, perché gli artisti possano tornare in camerino. Ne approfitto per scattare un'ultima foto che ritrae
Rachel Z ed Elena Perrella sullo sfondo di uno degli abiti esposti nella mostra.
Infine, vorrei concludere con un mio personale ringraziamento ai musicisti…spero di rivedervi presto.
Per maggiori informazioni:
Rachel Z -
www.rachelz.com
Chris Luard -
www.chrisluard.com
Bobby Rae -
www.amplifymusic.com
Fondazione Mondragone:
081.4976104 - e.mail: istmondragone@virgilio.it
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Data ultima modifica: 05/01/2008
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