Marco Selvaggio
"La Sosta" - Villa S.Giovanni 05 novembre 2012
di Francesco Favano
Si
è svolto lunedì 5 Novembre al jazz club "La Sosta" di Villa S.Giovanni il concerto
del giovane musicista Marco Selvaggio. Classe 1983,
è uno dei pochi suonatori in Italia e in Europa di hang, strumento a percussione
tra i più rari al mondo e prodotto artigianalmente in Svizzera. Il giovane artista
si è avvalso del contributo di altri validi musicisti come Elisa Argentino
(soprano
lirico), Giuliano Fondacaro (chitarra e composizioni), Nicolò Borgese
(violino)
e della partecipazione straordinaria del pianista Alberto Alibrandi, veterano
del jazz di casa nostra.
Insieme hanno proposto un variegato cocktail di jazz, pop, folk, etnica all'insegna
di una musica che non conosce definizioni.
Tra i brani proposti ci piace segnalare le riletture di classici jazz e soul come
Sunny e Summertime, entrambe impreziosite dalla vocalità di
Elisa Argentino, versatile e abile nel passare dal registro lirico a quello pop.
Selvaggio e Alibrandi danno nuova linfa a questi brani senza far loro perdere il
fascino originario e tutto grazie al loro estro artistico.
Non possono passare inosservati le composizioni del quintetto come le solari
In My Heart and Soul e Sunday , che mostrano un altro lato convincente
dei musicisti, in grado di passare da atmosfere intimiste a quelle più vivaci. A
fare la differenza, come sempre, la voce calda della Argentino, l'hang di Selvaggio
e gli altri musicisti tutti in buona sintonia tra loro senza perdersi in esercizi
stilistici fini a sé stessi.
Degne di nota anche le esecuzioni di Renassaince e No Matter, folkeggiante
la prima, più pop la seconda, ma sempre raffinata; entrambi i pezzi si fanno apprezzare
per il loro mood sognante e suggestivo.
Per il resto tanta buona musica sempre all'insegna della contaminazione e arricchita
dalle impeccabili sperimentazioni ritmiche dell'hang.
La musica di Marco Selvaggio e compagni, rivitalizzata per l'occasione in chiave
jazzistica dal maestro Alibrandi, crea atmosfere ricche di lirismo e di fascino.
Dopo aver composto l'esordio autoprodotto "Into the Ocean", Selvaggio ha sperimentato
il suono del suo strumento in diverse collaborazioni e progetti musicali, oltre
ad aver preso parte a vari festival europei. Grazie al suo tocco sapiente dispensa
ritmi e sonorità che ci portano indietro alle tradizioni etno-tribali e che sanno
essere al tempo stesso innovativi.
Elisa Argentino si mostra una valida interprete grazie anche al suo approccio lirico
e in grado di spaziare da uno stile all'altro, grazie anche alle varie esperienze
maturate in varie opere nei teatri italiani.
La musica di Marco Selvaggio potrà allietare gli amanti della buona musica e alla
ricerca di suoni liberi da ogni schema e convenzione.
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Data pubblicazione: 20/01/2013
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