Amici della Musica "SummerNight" - musica jazz
& dintorni
Ana Flora, Vincenzo Palermo guest
star Orazio Maugeri
Palermo, Palazzo Fatta 25-06-2003
di Antonio Terzo
Piacevole concerto quello tenutosi a Palazzo Fatta per gli Amici della Musica, svoltosi all'insegna non soltanto della musica brasiliana, come poteva lasciare presagire la coppia di protagonisti, la cantante brasiliana Ana Flora ed il chitarrista Vincenzo Palermo, ma soprattutto del miglior connubio tra samba e jazz che la loro versatilità, unita alla genesi jazzistica della guest star Orazio Maugeri al sax, ha saputo offrire. Senza eccessivi appesantimenti né dall'una né dall'altra parte.
L'avvio della serata è affidato alla chitarra rigorosamente acustica di Vincenzo Palermo
il quale, come ad attestare che lo spettacolo sarà incentrato sul virtuosismo tanto vocale che strumentale, esegue una movimentata
Samba do Avião. Quindi, rotto il ghiaccio, presenta il sassofonista Orazio Maugeri che dando fiato al proprio contralto si produce al ritmo marciante di un'altra samba,
Este seu olhar, accompagnato dalla vivace chitarra del compagno. Questi si esprime con timbro quasi confidenziale in una suadente bossa quasi adagiata sul garbato sax, e poi introduce Ana Flora, accolta da un caloroso applauso. Pregevole il duetto in controcanto tra l'interprete brasiliana ed il chitarrista palermitano, le cui voci si rincorrono arricchendosi l'un l'altra. Tocco di navigato jazzismo le effusioni melodiche di Maugeri.
Quindi sul ritmo sostenuto dalla chitarra, Ana Flora simula versi strumentistici percussivi per poi deliziare con una bossa-nova tra le più note del repertorio jazz-latin,
Desafinado
di Tom Jobim, molto sensuale, con finale cicaleggiante dei due vocalisti. La cantante seduce con la cadenza portuguêsa
e coinvolge con la sua gestualità, mentre una perla di lucide suggestioni è il solo di Maugeri, quasi parlato, raccontato, tanto il sassofonista sa sfruttare i silenzi. Omaggio a
Tom Jobim, composto da Palermo con l'amico Gaetano Riccobono,
Querido Tom, malinconico e delicato, che il recitativo solo di Maugeri arricchisce di raffinate sonorità…
Introducendo i successivi brani, Ana Flora evidenzia l'affinità esistente tra jazz, samba e bossa-nova e quanto siano legati nel loro sviluppo questi tre generi. Quindi parte
Estamos ahì, brano tipico caratterizzato dal raddoppiamento del tempo nella fase centrale, in cui l'interprete sudamericana è abilissima a rendere il ritmo grazie a velocissimi e spettacolari vocalizzi, molto apprezzabili sull'accompagnamento del solo Vincenzo Palermo, il quale con la sua "sei-corde-sei" sembra condurre dal canto suo un sestetto. Anche il pezzo successivo,
Influencia do jazz, rimarca la stretta connessione tra samba e jazz, con Ana Flora intenta a spiegare che la samba "cammina di lato", ed il jazz "avanti e indietro", concludendo con una punta di malizioso umorismo "con la combinazione dei due … si possono fare tante cose!". Quindi Palermo segna il tempo ed il sax lo segue a ruota in un'intro che spiana la strada alla vocalist, protagonista anche di una disinvolta scenicità, con i suoi ammiccamenti e le movenze del corpo, l'interazione con i supporters, invitando ora l'uno ora l'altro ad eseguire i rispettivi turni d'improvvisazione. Maugeri
affida il proprio articolato solo ad un Electronic Winwood (legno elettronico, ndr), un controller a fiato connesso ad un banca suoni synth, da cui fluiscono sonorità avvolgenti simili negli attacchi al sax, ma allo stesso tempo da esso lontani nella curva sinusoidale. Segue uno standard
del repertorio latin-jazz,
Retrato em branco e preto, annunciato da una languida introduzione di chitarra ed interpretato in modo passionale ed emozionato, prima che emozionante, dall'accorata voce di Ana Flora, con risultato molto toccante. Poi, a riprendere l'atmosfera spensierata
Garota de Ipanema, con un sussurrato controtema di sax su percussioni del chitarrista sulla cassa dello strumento, ed un dondolante finale sincopato tra i due mentre Ana tiene il tempo battendolo con le mani.
Dopo la pausa, riprende le fila del concerto un solo strumentale di Vincenzo Palermo, cui segue l'ingresso di Ana Flora per una fantasia di vari pezzi, tra cui
Meu Brasil Brasilero,
Brasil, su cui Maugeri
svolge un'improvvisazione assolutamente mai provata in combinazione con il chitarrista, di buona presa sul pubblico… Quindi la chitarra avvia l'inconfondibile intro del singolo che ha spopolato la scorsa estate sulle emittenti radiotelevisive e successivamente scelto come jingle per lo spot di una nota compagnia telefonica,
Paradiso do Mundo
in una versione acustica molto più accattivante che l'hit radiofonico. Molto vivo e trascinante grazie alla colorata voce dell'interprete, sax puntualissimo ricco di fantasia, forse l'intervento più coinvolgente, senza nulla togliere agli altri, da vero special guest. Accompagnato dal battimani del pubblico, incalza un solo del chitarrista palermitano che si aiuta ritmicamente ancora con la cassa dell'acustica, alternando alcuni rapidissimi frammenti di accordi.
Momento singolare è una parentesi non preparata, in cui i due strumentisti vengono invischiati dall'esuberanza della cantante: Maugeri carpisce subito il giro armonico suonato dal compagno e si produce ancora in un notevole sviso, mentre nell'estemporaneità del momento viene pure coinvolto un omino magro e sorridente che, a fianco della chitarra, prende a tamburellare con le dita della mano sulla custodia di un cd, seguendo perfettamente l'iniziativa di Palermo
ed i patterns di Maugeri: Ze' Carlos, noto percussionista brasiliano. Piacevolissimo frangente e ancora grande potenza vocale di Ana Flora, forte senso della scena, brava anche ad inventarsi finali non provati…
Dopo i doverosi ringraziamenti e l'altrettanto doverosa promozione dell'album, i saluti sono affidati a
Mas que nada, versione molto ritmica ad opera della chitarra su cui il sax, avvezzo ai loop del genere lounge, sviluppa indovinate modulazioni che sembrano nate con il brano stesso; quindi a seguire la celebre
Tristeza, anch'essa molto apprezzata dall'auditorio.
Ma il pubblico divertito richiede il bis, nonostante il trio si sia già prodotto in una ventina di esecuzioni, ed Ana Flora costernata che ad un certo orario occorra smettere, propone un ultimo pezzo che riesce finalmente a soddisfare l'insaziabile pubblico degli Amici della Musica, il quale ricambia con l'ultimo sentito applauso.
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Data pubblicazione: 09/07/2003
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