La conoscenza della tradizione e la forza ritmica di
Cellamaro erano già note. La sua solidità compositiva e la sua capacità interpretativa traspaiono da questo suo ultimo lavoro licenziato dall'Alfamusic.
Cellamaro e amici, speciali come lui stesso li definisce. L'esperienza maturata con il leggendario Clark Terry è un logico prosieguo che si evidenzia in ogni singola nota di questo album. I suoi speciali amici sono Emilio Soana alla tromba, prosecutore degli insegnamenti di
Terry e Dave Glasser
all'alto sax. Completano con il leader la sezione ritmica, Stefano Caniato
al piano e Stefano Dall'ora al contrabbasso.
Settimo appuntamento con la discografia, come riferisce
Cellamaro
nel booklet interno. Un appuntamento importante, l'appuntamento della piena maturità che qui traspare. Undici composizioni di cui quattro a firma del nostro, tutte con un denominatore comune: lo swing.
Il batterista pugliese unisce giovani e veterani musicisti del jazz, così come le note: vecchie e solide, tanto da dare la sensazione di sedere all'interno di una ballroom newyorchese, ed al contempo frizzanti con illuminanti tratti di elaborazioni bop.
Le cover sono gustosamente eseguite e rielaborate con grande eleganza, come in What's New che mette in evidenza la tecnica espressiva di
Caniato.
La tromba di Soana sembra esaltarsi e regala momenti di intenso lirismo, soprattutto nell'esecuzione dei brani a firma di
Cellamaro.
Significativa l'esecuzione in C.T. Theme che vede anche la batteria tinteggiarsi di un
melange timbrico ricco e vario.
Il quintetto si muove su binari ampiamente collaudati ed anche i giovani come
Dall'Ora e Caniato sembrano assumere le movenze di veterani.
Glasser conferma la padronanza dello strumento e si muove con sorprendente
nonchalance all'interno di schemi ben costruiti scambiando forme e linee cromatiche con
Soana.
Un disco senza tempo.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia