Venerdì 24 marzo esce il nuovo album in piano solo del pianista e compositore Stefano Falcone pubblicato nel catalogo Jazz & contemporary dell’etichetta Workin’ Label e distribuito da I.R.D e Believe International.
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Obras è un lavoro di composizione per piano solo svolto nel corso di una residenza artistica, avvenuta nell’estate del 2021 presso la OBRAS Foundation, in Portogallo. I brani che compongono il disco sono nati dall’esperienza diretta con il territorio lusitano, con gli artisti presenti nel periodo di residenza, con le suggestioni e i pensieri scaturiti durante il lento scorrere del tempo nel cuore della campagna portoghese.
L’uomo dedito alla musica e, in modo particolare, il musicista che è solito alla pratica dell’improvvisazione hanno ben chiara la genesi di quest’arte; la musica è un sistema poligenetico che non si auto-alimenta. A concorrere alla nascita dell’atto musicale sono spesso delle forme d’esperienza che nulla hanno a che fare con la musica stessa, ma che sono riconducibili alla vita che accade e al confluire delle altre arti nell’idea musicale.
Le composizioni che attraversano quest’opera sono il frutto di tale visione. Dall’idea di armonia ecologica e dal rispetto delle radici come strumento di sostenibilità fisica ed emotiva nasce Montado. Dalla gentilezza come unica forma di virtù di cui l’uomo dovrebbe farsi portavoce per attraversare indenne l’esistenza nasce Carlud (un omaggio a Carolien & Ludger). Obras #1, Obras #2 e Obras #3 sono composizioni estemporanee frutto dell’osservazione alla dedizione all’arte e delle sincere conversazioni condivise con gli artisti conosciuti in terra portoghese. Alentejo è un inno sull’impatto che la natura ha sulla genesi creativa e sulla sua capacità di amplificare quel sentimento di astrazione necessario per dare credito a quello che troppo spesso il nostro corpo urla ma rimane inascoltato. White Falcon e Red Door n°2 sono simboli di ripartenza. Dall’errore come passaggio necessario per giungere alla meta nasce A Thousand Lies.