Umbria Jazz Winter #26
Orvieto, 28 dicembre - 1 Gennaio
Umbria Jazz Winter ha festeggiato lo scorso anno il quarto di secolo di vita.
Archiviato l'anniversario, che fa del festival invernale una delle manifestazioni
italiane del settore più longeve, va in scena quest'anno una edizione, la ventiseiesima,
che per qualità potrebbe, non meno di quella precedente, essere degna di un anniversario.
Nel cartellone scorrono i più bei nomi del jazz italiano (da notare la partecipazione
dei quattro più importanti trombettisti: Rava, Fresu, Bosso, Boltro) e personaggi
di culto del jazz americano, esponenti di generazioni diverse come Ethan Iverson
e Barry Harris. È una edizione che si segnala per un grande numero di proposte interessanti
dal punto di vista progettuale, con alcune esclusive.
Molti artisti presenti quest'anno a Orvieto hanno voluto approfondire
aspetti particolari di quell'universo variegato che oggi è il jazz oppure della
sua storia, dalle musiche del cinema italiano all'arte di Bud Powell e al bebop,
dall'omaggio alla leggenda di New Orleans, la città culla del jazz, al ricordo di
Fabrizio De André a vent'anni dalla morte con uno spettacolo tra jazz e canzone,
ma anche letture e documenti originali.
Il programma conferma l'identità di una manifestazione "colta" - ma non elitaria!
- che privilegia un rapporto profondo e motivato con la musica. Ci sono comunque,
in linea con la filosofia di Umbria Jazz, anche proposte più "popolari", nel senso
di generi musicali che vanno incontro ai gusti dei non addetti ai lavori e/o non
specialisti, ma che rispondono ai requisiti di qualità che da sempre per Umbria
Jazz sono imprescindibili.
Quasi tutti gli artisti sono residenti e si potranno ascoltare quindi più volte
durante i cinque giorni di festival, ed alcuni sono proposti in formazioni e progetti
diversi.
Immutata la formula della manifestazione, anche perché ormai collaudata da anni
e premiata dal gradimento del pubblico. I luoghi della musica sono il teatro Mancinelli,
il museo Emilio Greco, le sale del Palazzo del Capitano del Popolo, tutti nel cuore
dell'acropoli orvietana.
Musica non stop al Palazzo dei Sette e Jazz lunch e Jazz dinner al "Malandrino"
e al "San Francesco". Qui jazz ed enogastronomia, un'altra eccellenza dell'Umbria,
trovano una accattivante simbiosi. Come sempre, ci saranno i Funk Off a sfilare
per le vie del centro della Città della Rupe. La street band toscana con il suo
festoso e spettacolare mix di funky e tradizioni musicali di New Orleans (ma in
chiave moderna) è ormai la colonna sonora ufficiale di Umbria Jazz. E per chi vorrà
far tardi, niente di meglio delle jam session che sono uno dei riti più identitari
del jazz fin dalle sue origini. Si comincia a mezzanotte con la resident band (Piero
Odorici e Daniele Scannapieco ai sax, Andrea Pozza al piano, Aldo Zunino al contrabbasso
e Antony Pinciotti alla batteria) e si prosegue finché si ha voglia È una band di
musicisti esperti, che dal vivo sanno come restituire in modo perfetto il clima
infuocato delle jam.
Una giornata seguendo il filo del programma di Umbria Jazz Winter # 26 significa
anche una visita guidata attraverso la storia di una delle più belle città dell'Umbria.
Restano centrali i due momenti che da sempre caratterizzano il festival.
Il primo è il concerto gospel che segue la Messa di Capodanno nel Duomo. I canti
religiosi della tradizione afroamericana (quest'anno il New Direction Gospel Choir
del Tennessee) sono una presenza fissa dei programmi del festival.
Il secondo momento caratterizzante Umbria Jazz Winter è la notte che saluta l'arrivo
del nuovo anno con tre grandi veglioni in altrettanti locali e con concerti prima
e dopo la mezzanotte. Chi vuole, può tirar tardi fino all'alba.
Umbria Jazz, infine, offre anche quest'anno una vetrina di prestigio a due giovani
formazioni: la vincitrice del Conad Jazz Contest 2018 ed il Berklee/Umbria Jazz
Clinics 2018 Award Group, ovvero gli studenti più promettenti tra quelli che hanno
frequentato i corsi estivi del College di Boston. Forse tra loro ci sono le star
di domani. O addirittura di oggi.
L'appuntamento nell'acropoli di Orvieto resta dunque fissato con grande evidenza
nel calendario dell'inverno musicale italiano ed europeo. È il momento clou di un
periodo dell'anno in cui l'Umbria ha molto da offrire ai suoi visitatori: ospitalità,
arte, eventi, buon vivere, cultura, sono i tasselli di un mosaico che ben rappresenta
l'identità della regione. Umbria Jazz Winter si pone ancora una volta l'obiettivo
di fungere da traino per tutto il territorio, oltre che per la buona musica.
Biglietti in vendita dal 31 ottobre.
Il programma completo: www.umbriajazz.com
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