Jazzitalia - News: Robert Vignola da Trivigno a Hollywood e ritorno con la musica di Zerorchestra: l'anteprima mondiale di "Beauty's Worth" è stato un autentico trionfo.
Robert Vignola da Trivigno a Hollywood
e ritorno con la musica di Zerorchestra
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Grande celebrazione a Trivigno (Potenza) per uno dei suoi figli più celebri,
quel Rocco Giuseppe meglio conosciuto come Robert Vignola, che dal profondo
meridione italiano parti per cercare fortuna in America all'età di tre anni, imponendosi
poi sulla scena hollywoodiana, dove fu uno dei nomi di punta negli anni 10/20 con
frequentazioni eccellenti (da Rodolfo Valentino a Clark Gable) e una carriera molto
intensa (con oltre 100 film all'attivo, sebbene ne siano arrivati a noi una manciata),
sia come attore che come regista. Adesso la sua figura è in corso di valorizzazione
da parte di Effenove, una dinamica ed ambiziosa società lucana di produzioni cinematografiche,
che ha coagulato intorno a sé diversi partner di valore, fra cui la Lucana Film
Commission, Cinema Zero e la Cineteca del Friuli, oltre ovviamente a Michele Marino,
Sindaco del piccolo borgo di Trivigno, che per il secondo anno consecutivo ha promosso
e diffuso l'arte di Vignola, unanimemente considerato come un visionario precursore
di certe tematiche sociali.
L'anteprima mondiale di "Beauty's Worth", musicata dal vivo
dalla Zerorchestra di Pordenone, è stato un autentico trionfo: si è trattato
della proiezione in piazza (dove ovviamente è convenuto tutto il paese), di un una
pellicola finemente restaurata da Ben Model e la meritoria Library of Congress,
il più antico istituto culturale americano, diretta da lui nel 1922, che aveva come
protagonista l'indimenticabile volto di Marion Davies, fra le più grandi attrici
nella storia del cinema muto. Il film, al suo debutto assoluto anche in Italia,
è un capolavoro di leggerezza ed arte, con un tema portante ancora più che mai d'attualità,
ponendo l'interrogativo su ciò che la bellezza dovrebbe essere come le musiche,
dirette dal Maestro Stephen Horne, magnificamente eseguite dal collettivo
formatosi in Friuli nel 1995 e che ha in Francesco Bearzatti (sax), Luca
Grizzo (percussioni ed effetti sonori), Didier Ortolan (clarinetti),
Gaspare Pasini (sax), Romano Todesco (tastiera) e Luigi Vitale
(vibrafono e xilofono), suoi bravissimi esecutori.
A cavallo fra partitura ed improvvisazione, secondo un canovaccio molto ben consolidato,
in cui la precisione e l'abilità tecnica dei solisti di formazione jazzistica, ha
esaltato la poesia delle immagini ed il contenuto simbolico dell'opera. Un meccanismo
così ben oliato quello dell'ensemble, da incutere persino un po' di timore al pur
bravo Horne, abile nell'orientare la scrittura orchestrale nel senso di quell'agilità
e versatilità che hanno conferito brillantezza e souplesse alla musica eseguita.
La proiezione sarà ancora replicata con la collaborazione del Comune di Sacile
il prossimo 5 ottobre al Teatro Zancanaro, come evento di preapertura delle Giornate
del Cinema Muto di Pordenone, il più importante festival dedicato al cinema muto
da cui appunto il collettivo sonoro si è formato.