Il concerto si terrà domenica 11 marzo alle 17.30 a Terranuova Bracciolini (Ar)
Contro l'intolleranza razziale: al Valdarno Jazz Festival
"The Wall - e il muro intollerante rialzò la testa", debutta la produzione originale
ispirata ai capolavori dei Pink Floyd
Tra gli appuntamenti della settimana del 31/o Valdarno Jazz anche due guide
all'ascolto in compagnia del critico musicale Alceste Ayroldi, venerdì 9 e sabato
10 marzo
Saranno i musicisti del Collettivo Valdarno Musiche,
un organico di quasi 20 elementi dai 12 ai 70 anni, i protagonisti dell'evento
in prima esecuzione, tra parole e musica, "The Wall - e il muro intollerante
rialzò la testa", previsto per domenica 11 marzo alle ore 17.30 all'Auditorium
Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (via Vittorio Veneto, 19, Ar)
in occasione della 31/ma edizione del Valdarno Jazz Festival – Winter Edition.
La nuova produzione, un percorso musicale e narrativo ideato dal giornalista
Alceste Ayroldi, rivisiterà in chiave originale i brani più famosi dei
Pink Floyd.
"Troviamo che sia di grande importanza avvicinarci alle idee espresse in ‘The Wall'
visti i molti episodi di intolleranza razziale e sociale dei nostri giorni
che rendono necessario ripensare e riflettere su alcuni punti essenziali alla base
dei diritti sociali e umani di ogni individuo in quanto uomo. Con questo lavoro
il VMC intende ribadire il valore dei diritti inalienabili dell'essere umano e della
vita" – dichiarano Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia, organizzatori del festival.
A partire dalla simbolica destrutturazione delle musiche dell'album dei
Pink Floyd (come un muro che si sgretola), il Collettivo Valdarno Musiche
racconterà la storia di un migrante che affronta il suo perenne isolamento, così
come fecero i Pink Foyd in the Wall. Ad interpretare i brani in maniera originale,
oltre che Ayroldi quale voce narrante, saranno Alberto Aldinucci, Danni
De Ritis, Francesaco Dondi ai sassofoni, Sandra Gambassi e Giuditta Palmieri
alle voci, Andrea Simola, rap vocal, Alberto Gabbrielli, Marco
Vacca, Salvo Pagliarello alle chitarre, basso, basso elettrico, Davide Bartolucci
e Angelo Micoli alle batterie Marcello Zappia alle percussioni, Madoka
Funatsu alla fisarmonica, Enrico Signore ai live elctronics,
Zeno Lodolini alle tastiere e Pierangelo Nesci alla tromba. Il
concerto è un'immedesimazione delle giornate di chi vive questa separazione, un
viaggio nell'isolamento di chi, oggi più di allora, subisce le scelte scellerate
di un potere politico ed economico in continuo mutamento (ingresso intero 10€,
ridotto 7€).
"Nel 1979 veniva pubblicato "The Wall", dei Pink Floyd; dieci anni più tardi il
suo "fisico" collega di Berlino veniva abbattuto. Quaranta o trenta anni dopo, il
muro torna a far parlare di sé non come argomento musicale, né per felicitare popolazioni
crudelmente divise, ma per tapparsi in casa e mettere fuori – e al bando – chi arriva
con la disperazione nelle tasche. Dalla Linea Maginot europea alla "muraglia messicana"
di Trump, il muro torna alla ribalta anche più dell'idea artistico-sociale dei Pink
Floyd" - dice Ayroldi.
Nell'ambito degli eventi collaterali sono previste due guide all'ascolto
in compagnia del critico musicale Alceste Ayroldi: venerdì 9 alle
ore 21.30 presso la sala della biblioteca di Loro Ciuffenna,l'incontro
dal titolo "Sparate sul jazzista! La censura del jazz" dove Ayroldi
introdurrà il pubblico al concetto del jazz come sinonimo di improvvisazione
e libertà e di come tale assunto non abbia sempre trovato il gradimento delle dittature
che hanno governato l'Europa nel passato, dal fascismo al nazismo, passando per
lo stalinismo e il regime franchista spagnolo che aborrivano ogni forma di "americanismo".
Invero, anche gli Stati Uniti hanno perpetrato, fino agli anni '60, una densa attività
censoria nei confronti del jazz di matrice "nera", ghettizzando i musicisti africani-americani
ed il loro sound, la loro voce di libertà, cellula primordiale del jazz. Ancora
oggi il jazz trova non poche difficoltà ad esprimersi in alcune parti del mondo
ed è oggetto di demonizzazione sia politica che religiosa. (ingresso gratuito).
Sabato 10 alle ore 17.30 presso la Sala della biblioteca Le Fornaci di Terranuova
Bracciolini, lo stesso Ayroldi introdurrà il celeberrimo album dei Pink Floyd
svelandone i procedimenti che portarono alla sua realizzazione, nonché le poetiche
e gli argomenti che ne costituiscono la significante.
Valdarno Jazz Festival, di cui si celebrano i 20 anni, si terrà fino al
29 marzo nel Valdarno, tra Firenze e Arezzo, nei comuni di Loro Ciuffenna,
Terranuova Bracciolini e, per la prima volta, Figline e Incisa Valdarno,
con 12 eventi e 6 concerti in collaborazione con Music Pool e Valdarno
Culture.
Il festival proseguirà il 16 marzo con "My favorite songs" dei
VJC (Valdarno Jazz Collective) su alcune rielaborazioni di temi famosi
del repertorio jazzistico (21.30 al Ridotto del Teatro Garibaldi di Figline)
e il 17 marzo con il progetto di new electro-jazz dei pugliesi Apocalypse
Trio, formato da Vincenzo Deluci, tromba, Camillo Pace al contrabbasso
e Giuseppe Mariani alla batteria.
Guida all'ascolto: ingresso gratuito.
Concerto: intero 10, ridotto 7 euro.
Informazioni:
www.valdarnojazzfestival.wordpress.com
e www.eventimusicpool.it
Prevendite: Circuito Regionale Box Office www.boxol.it / telefono: 055 210804
www.ticketone.it
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