Il grande Abbraccio di Torino per gli Asuma Brazilian Quartet. Reduci dalla strepitosa serata di venerdì 18 marzo, tenuta nel gremitissimo Amaro Cafè di Torino, gli Asuma Brazilian Quartet hanno salutato il caloroso ed attento pubblico di casa con la loro consueta attrattiva del “paìs tropical”, ponendosi in perfetta antitesi nei confronti della tradizionale saudade brasiliana e la sua leggerezza oleata.
La loro musica è piuttosto un reinventare i sapori brasiliani secondo una coreografia che mischia talento e competenza a sentimento ed emozione, quelle che arrivano dritte al cuore per far vibrare anche le parti più nascoste della propria sensibilità.
Eloquio brillante, intelligenza vivace ed arguta ironia sono gli aspetti che più caratterizzano la personalità di Enzo Antonicelli, vocalist del quartet, che sul palco, parla di viaggio musicale chiosando immagini ben precise attraverso aneddoti colorati e dai risvolti vagamente filosofici. Ma è la sua voce, estesa ed eclettica, a disegnare un profilo contraddistintivo cooperata, inoltre,da una partecipazione fisica magnetica e poco comune.
Numerosi gli assoli offerti dal pianoforte di Fabio Gorlier, jazzman dal suono dettagliato e spazioso, che custodisce il prezioso mondo brasiliano attraverso una personale visione che alterna, all'occorrenza, vigore e fair play, in linea col nerbo sicuro della ritimica di Massimiliano Simini, strepitoso nell'assolo di Mas que Nada, e del basso di Alessandro Fassi, ideatore di questo fortunato progetto che sta consentendo all'Italia intera di far conoscere un fetta importante della creatività torinese.
Una performance ad effetto che gli Asuma hanno dispensato col consueto entusiasmo al pubblico della mole e che Torino attendeva trepidante dalla loro ultima esibizione della scorsa estate a cascina Roccafranca.
ASUMA Brazilian Quartet: Fabio GORLIER pianoforte, Alessandro FASSI basso, Massimiliano SIMINI batteria ed Enzo ANTONICELLI voce.
Giorgio BAGLIO
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