Rat Pack Music
Kenny Barron- Dave Holland

Con molto orgoglio che Rat Pack Music annuncia questo tour Europeo di questo
fantastico Duo, il quale sarà di nuovo in Europa nel Novembre 2014,
ecco il calendario di Primavera
29 Aprile Torino Jazz Festival 18:00 Conservatorio Giuseppe Verdi Piazza
Bodoni Italia
30 Aprile Treviso, 20.45 Teatro Mario del Monaco Corso del Popolo,
31, Italia
2 Maggio Santander Spagna
3 Maggio Grosser Zurigo Svizzera
4 Maggio Estoril Portogallo
6 Maggio Neuburg Birdland Germania
7 Maggio Vienna Austria
8 Maggio Le Mans Francia
9 Maggio Liegi Belgio, ore 20, 00 / Salle Fédération Wallonie Bruxelles /
Wallonie
10 Maggio Marciac Francia ore 21, 00 L'Astrada
Un concerto che riunisce due tra i più grandi musicisti in circolazione è certamente
un evento da non perdere. E questo magnifico concerto a mio parere non deluderà
di certo le aspettative.
Un concerto intimo ed emozionante, ricco di lirismo ma allo stesso tempo stimolante,
per una serata di jazz semplicemente perfetta.
Due artisti in stato in grazia, il cui interplay mostra in ogni nota il profondo
rispetto che intercorre tra i due ed il loro grande amore per la nostra musica.
Pianista, compositore e arrangiatore, Kenny Barron iniziò a suonare a livello
professionale quando era ancora ragazzo, nell'orchestra di Mel Melvin.
A soli sedici anni si trovò ad accompagnare John Coltrane, prima di collaborare
con i fratelli Percy e Jimmy Heath, Lee Morgan e Philly Joe Jones.
Nel 1960 entrò nel gruppo di Yuseef Lateef e l'anno successivo accompagnò il veterano
sassofonista James Moody a New York, dove nel frattempo si era trasferito. Moody
lo raccomandò a Dizzy Gillespie (in cerca di un nuovo pianista per sostituire Lalo
Schifrin), che lo assunse senza nemmeno averlo ascoltato suonare.
Nella band di Dizzy Gillespie, in cui rimase cinque anni, Barron sviluppò un particolare
interesse per i ritmi latini e caraibici.
Fra gli anni '60 e '70, Kenny Barron fu il pianista delle formazioni di Stanley
Turrentine, Freddie Hubbard, Jimmy Owens e Milt Jackson. Alla fine degli anni '70,
dopo essere tornato a suonare con James Moody, entrò nei gruppi di Buddy Rich e
di Ron Carter, quindi formò il gruppo degli Sphere, nati come tributo a Thelonious
Monk. Intanto, spinto da Yuseef Lateef, terminò la laurea in musica all'Empire State
College.
Gli anni '80 per Barron sono stati segnati dalla felice collaborazione con il sassofonista
Stan Getz, dai tour con il suo quartetto e le numerose incisioni.
Negli ultimi anni si sono moltiplicate ulteriormente le collaborazioni, come quelle
con Roy Haynes, Charlie Haden, Regina Carter.
A partire dal 1992, è stato nominato ripetute volte ai Grammy Awards e per
l'American Jazz Hall of Fame. Inoltre, Barron vince costantemente i sondaggi
indetti da riviste specializzate come Downbeat, Jazz Times e Jazziz.Kenny Barron
ha all'attivo anche una lunga carriera di insegnante (presso la Rutgers University
nel New Jersey e la Manhattan School of Music).
Tratti distintivi del suo linguaggio pianistico, di derivazione boppistica eppure
estremamente personale, sono un fraseggio incisivo e brillante, ma anche una cura
quasi maniacale della sonorità. Il suo stile è una sintesi particolarmente felice
tra gli insegnamenti di Tommy Flanagan, da sempre riconosciuto maestro, e dell'approccio
modale di McCoy Tyner fatto di voicing percussivamente ripetuti.
Il percorso di Dave Holland è esemplare nel jazz moderno: chiamato giovanissimo
da Miles Davis, che lo aveva ascoltato al famoso club Ronnie's Scott di Londra,
lo incontriamo in documenti storici formidabili, legati alla svolta elettrica del
trombettista.
La coraggiosa decisione di allontanarsi dalla corte di Davis per intraprendere strade
proprie lo vede impegnato in numerosi contesti, anche con i musicisti che dall'esperienza
di Miles avevano ricevuto una spinta per successive, audaci avventure.
All'inizio degli anni Settanta, fu importante l'episodio del quartetto Circle, con
Chick Corea, Anthony Braxton e Barry Altschul, che attuò un' interessante commistione
di sperimentalismo e forza comunicativa. Nel 1972 venne la prima registrazione come
titolare, "Conference of the Birds", con Braxton e Sam Rivers ai sassofoni: un album
che ancora oggi mantiene una formidabile freschezza.
Pur continuando le sue collaborazioni ad alto profilo, che lo hanno visto spesso
al fianco di Herbie Hancock, Pat Metheny, Betty Carter, Roy Haynes e Jack DeJohnette,
Holland disegna da almeno trent'anni una propria coerente mappa artistica, coniugando
un elegante classicismo a soluzioni avanzate, fino ad assumere le forme di un quintetto
che ha raggiunto vertici esemplari per coesione, originalità e potenza espressiva.
GIULIO VANNINI
Rat Pack Music Srl
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