Jazzitalia - News: Franco D'Andrea festeggia nel 2011 il suo settantesimo compleanno con un tour nei più importanti festival e jazz club d'Italia
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News n. 16624 del 20/01/2011 >> tutte le news...


Franco D'Andrea ‘70
Revealing The Essence

Franco D'Andrea festeggia nel 2011 il suo settantesimo compleanno con un tour nei più importanti festival e jazz club d'Italia, e con la premiazione come Musicien Européen de l'année 2010 da parte dell'Académie du Jazz de France. In uscita, il 14 febbraio, il suo nuovo cd, Sorapis, per la label El Gallo Rojo.


Calendario 2011: Jesi, 13 febbraioTeatro Studio "Valeria Moriconi" ore 19.00: Franco D'Andrea Piano Solo Jazz I Love; Bergamo 21 febbraio, Società del Quartetto di Bergamo /Auditorium della Libertà, ore 21.00: Franco D'Andrea Solo The Monk Variations; Rimini, 9 marzo, Teatro degli Atti: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas; Bollate (MI), 10 marzo, Teatro Splendor: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas: Ferrara, 11 marzo, Torrione Jazz Club: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas; Trento, 14 marzo, Itinerari Jazz/Auditorium Santa Chiara: Three feat. Han Bennink + Franco D'Andrea Quartet; Genova, venue tba, 6 aprile: Franco D'Andrea Piano Solo, The Monk Variations; Siena 26 luglio, Siena Jazz: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas; Ospedaletti (IM), 4 agosto, Jazz sotto le stelle: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas; Vittoria (RG), 4 giugno, Festival Vittoria: Franco D'Andrea Quartet; Lagarina (TN), agosto (data tba), Lagarina Jazz Festival: programma a carta bianca, in definizione.

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« Il jazz è continua ricerca » – Franco D'Andrea

Milano, 19 gennaio 2010 - E' con un tour di concerti nei festival e nei jazz club più importanti d'Italia e con la premiazione come Musicien Européen de l'année 2010 da parte della Académie du Jazz de France che Franco D'Andrea festeggerà, nel 2011, il suo settantesimo compleanno, in uscita anche un nuovo cd, Sorapis, per la label El Gallo Rojo, il 14 febbraio. Concerti in veste solistica, in trio e in quartetto, con ospiti preziosi quali il trombettista Dave Douglas nel quartetto e il percussionista Han Bennink nel trio, Three, si susseguiranno lungo tutto l'anno, dando modo agli estimatori del grande pianista e compositore di fare il punto sulla sua attività, ad inizio decennio, oltre che a tutti gli appassionati di jazz e di buona musica di assaporare o scoprire l'essenza della sua musica.

François Lacharme, attuale presidente del'Académie du jazz de France ha motivato l'attribuzione del prestigioso riconoscimento, consegnato a D'Andrea dalle mani di Jean-Luc Ponty, il 12 gennaio al Théâtre du Châtelet, con le seguenti parole: « Ho scoperto Franco D'Andrea a Siena, alla fine degli anni Ottanta, e, celata sotto la discrezione del D'Andrea uomo, l'ancora maggiore discrezione con la quale l'artista andava nobilitando la musica per pianoforte moderna. Franco D'Andrea è per me il perfetto esempio del ricercatore che trova: che si tratti del suo modo unico di sublimare una melodia, aggiungendovi elaborazioni scintillanti, senza mai abbandonarne la linea originaria, o la sua capacità di "orchestrare" con naturalezza la parte pianistica riuscendo, senza riccorrere a effetti speciali, ad aprire lo spettro dei timbri insito nella partitura pianistica. Infine, una particolarità – che potremmo finalmente definire "dandreismo" – che consiste nella capacità di saper entrare nel regno dell'astrazione senza rinunciare al lirismo, difficilmente ascrivibile soltanto alle sue origini italiane. L'Académie du Jazz ha deciso che era tempo d'onorare un'artista che non si è mai seduto sugli allori, che pure gli sono stati attribuiti, nella leggenda del jazz; ha quindi voluto celebrare, in quest'inizio d'anno, un grande creatore di jazz europeo. »

Franco D'Andrea è infatti noto per la sua capacità cogliere il cuore di un'idea musicale, che svela lentamente, attraverso strategie di destrutturazione tematica imprevedibili e al contempo rigorose. Capisaldi della poetica musicale, l'estrema coerenza nello sviluppo della composizione o nell'improvvisazione, assieme alla profonda conoscenza del repertorio del novecento, non solo jazz. Non a caso, egli ha scelto come partner, quest'anno, due musicisti che a questa stessa consapevolezza musicale devono la sua stima: Dave Douglas, che sarà ospite del Quartetto (composto, oltre che da D'Andrea, da Andrea Ayassot al sax alto, Aldo Mella, al contrabbasso e Zeno de Rossi alla batteria), e Han Bennink, per il suo Trio, Three (composto da Mauro Ottolini al trombone e Daniele D'Agaro al clarinetto). « Dall'epoca del nostro primo incontro, a Merano, ad oggi, ho avuto modo di scoprire in Dave Douglas, oltre che una bella persona, un musicista estremamente versatile e preparato, che trae dalla sua vasta conoscenza musicale la capacità di fare vita nell'"adesso" del jazz a idee musicali di provenienze storico-culturale molto eterogenee. E in questo senso, ammiro molto anche Bennink, conosciuto meglio a Siena, nell'ambito dei seminari jazz che dirigo. Han conosce perfettamente l'intera storia della batteria, da Baby Dodds e Zutty Singleton ai nostri giorni e sa riattualizzarla con grandi originalità e ironia

I progetti di Franco D'Andrea, inesorabilmente volti verso il futuro, mantengono saldamente ancorate le loro radici nella tradizione jazzistica. Il raffinato interplay tra i musicisti dei suoi ensemble, il continuo alternarsi e talvolta l'amalgamarsi dei colori, intessuti ad episodi di ricerca astratta, sono la matrice delle storie musicali sempre diverse che D'Andrea, a capo dei suoi progetti, restituisce nelle performance concertistiche.

Il Quartetto « organico ideale per sviluppare nuova musica, racconta D'Andrea, perché contiene gli strumentisti adatti, dotati di creatività e spinta innovativa » alterna brani brevi, allusivi e composizioni nelle quali il dato tematico si configura come un lungo ostinato che continua a mutare e ad agire anche nel cuore dell'improvvisazione. Nato dalla crasi di due formazioni ideali, il "colore" della band (il riferimento sono i Hot Five di Armstrong) e il minimalismo "pianocentrico" del trio "classico", Three «Questo trio contiene in sè l'essenza del suono di una banda alla quale si amalgama l'"orchestralità" pianistica. La musica si sviluppa tra riff, poliritmie, contrappunti improvvisati, astrazioni contemporanee e sonorità talvolta ispirate al "jungle style" ellingtoniano. »

Tra i programmi dei concerti in veste solista, che attingeranno al vasto repertorio dell'artista (ben oltre i confini della già imponente produzione discografica, da Nuvolao e Dialogues with Super –Ego /Es a Blues on my mind): The Monk Variations, in cui D'Andrea invita ad accompagnarlo all'incontro, dalle conseguenze imprevedibili, con i weird chords del "santone pazzo" del jazz. « Penso che Monk rappresenti tutto quello che il jazz ha di più peculiare e affascinante, dice D'Andrea: la sua musica affonda le radici nella tradizione più antica ed allo stesso tempo ancora oggi ha da dirci cose sul futuro. » Di Into the Mistery, un programma chiave della poetica dell'artista, D'Andrea racconta: « In genere il solista che improvvisa ha molti tasselli del mosaico pronti. Nel mio caso possono essere composizioni originali o anche brani dei miei autori preferiti - Kid Ory, George Gershwin, Duke Ellington, Billy Strayhorn, Thelonious Monk, Lennie Tristano, John Coltrane - col profumo che le varie ere del jazz a cui appartengono portano ancora oggi con sé. Ma la trama finale è tutta da inventare, ogni sera, e qualche volta suonando, può venire alla luce un elemento musicale nuovo, non conosciuto, di cui non sono chiare le implicazioni. Accettare il confronto con questo nuovo elemento significa, in un certo modo, aprirsi un varco verso il mistero…"into the mystery".» Tra i programmi del tutto originali e quasi inaspettati, Tre Improvvisazioni su il film Safety Last di Harold Lloyd, in cui il musicista mette in musica un classico del "silent", tra ironia e devozione, quale solo un fine conoscitore dell'"esprit du temps" riesce a fare.

Calendario 2011: Jesi, 13 febbraioTeatro Studio "Valeria Moriconi" ore 19.00: Franco D'Andrea Piano Solo Jazz I Love; Bergamo 21 febbraio, Società del Quartetto di Bergamo /Auditorium della Libertà, ore 21.00: Franco D'Andrea Solo The Monk Variations; Rimini, 9 marzo, Teatro degli Atti: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas; Bollate (MI), 10 marzo, Teatro Splendor: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas: Ferrara, 11 marzo, Torrione Jazz Club: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas; Trento, 14 marzo, Itinerari Jazz/Auditorium Santa Chiara: Three feat. Han Bennink + Franco D'Andrea Quartet; Genova, venue tba, 6 aprile: Franco D'Andrea Piano Solo, The Monk Variations; Siena 26 luglio, Siena Jazz: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas; Ospedaletti (IM), 4 agosto, Jazz sotto le stelle: Franco D'Andrea Quartet feat. Dave Douglas; Vittoria (RG), 4 giugno, Festival Vittoria: Franco D'Andrea Quartet; Lagarina (TN), agosto (data tba), Lagarina Jazz Festival: programma a carta bianca, in definizione.

www.francodandrea.com e www.ratpackmusic.moonfruit.com

PRESS & PR: Nicoletta Tassan Solet

MUSIC AGENCY: Ratpack Music / ARTISTI "ON TOUR"
GIULIO VANNINI - cell. +39 3457902481 Tel. e Fax +39 059 395508
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Franco D'Andrea - Biografia
Nato a Merano nel 1941, D'Andrea incomincia a suonare il piano a 17 anni, avendo suonato in precedenza tromba e sax soprano. Nel '63 ha inizio la sua attività professionale con Nunzio Rotondo alla Rai di Roma. Nel '64 incide il suo primo disco con Gato Barbieri, col quale collabora due anni. Nel '68 forma con Franco Tonani e Bruno Tommaso il Modern Art Trio. Dal '72 al '77 suona con il gruppo jazz rock Perigeo. Nel '78 forma un quartetto chiamando come collaboratori Tino Tracanna, Attilio Zanchi e Gianni Cazzola. Al gruppo si aggiungono nell''86 il percussionista Luis Agudo, nell''89 il percussionista Naco e il trombonista Glenn Ferris e nel '91 il vibrafonista Saverio Tasca. All'inizio del '93 dà vita ad un nuovo trio, Current Changes, col trombettista David Boato e Naco.
Il suo attuale quartetto comprende il sassofonista Andrea Ayassot, il bassista Aldo Mella ed il batterista Zeno de Rossi. È anche alla guida di una formazione allargata a 11 elementi, Eleven.
Nel corso della sua carriera ha suonato con importanti musicisti: Pepper Adams, Barry Altschul, Gato Barbieri, Don Byas, Conte Candoll, Jon Christensen, Palle Danielsson, Joe Farrell, Dexter Gordon, Johnny Griffin, Slide Hampton, Mark Helias, Daniel Humair, Jimmy Knepper, Lee Konitz, Steve Lacy, Dave Liebman, Albert Mangelsdorff, Hank Mobley, Jean Luc Ponty, Enrico Rava, Frank Rosolino, Max Roach, Aldo Romano, Martial Solal, John Surman, Toots Thielemans, Charles Tolliver, Miroslav Vitous, Kenny Wheeler, Fodé Youla (Africa Djolé), Ernst Reijseger, etc.
Ha effettuato tour in Francia, Svizzera, Austria, Germania Est e Ovest, Danimarca, Gran Bretagna, Spagna, Olanda, Belgio, Norvegia, Svezia, Finlandia, Polonia, Jugoslavia, Ungheria, Cecoslovacchia, Urss, Canada, Usa, Tunisia, Cameroun, Israele, Giappone e Australia.
Franco D'Andrea insegna all'Accademia nazionale del Jazz di Siena e dirige i Mittel-european Jazz Workshop di Merano.
Ha composto circa 200 brani di cui oltre un centinaio compare nei suoi dischi.





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