Ritorna a vivere il Brasile con gli ASUMA Torino è sempre stata una città ricca di talento. Per carattere meno sfrontata di altre che meglio hanno saputo vendere la propria musica rischiando di farla, però, coinvolgere brutalmente da quei meccanismi di successo tanto immediato quanto fuggevole. Torino, invece, ama muoversi con i suoi tempi, gustandosi i suoi artisti nei club e nelle piazze prima che possano spiccare il volo verso altri lidi. Da anni, sempre più attenta ad un genere più concettuale che commerciale, Torino sta vivendo stagioni musicali molto attraenti. Tra le sue tante proposte ce ne sono alcune che, apparentemente, sembrano destinate ad un pubblico di nicchia ma che invece, se ascoltate bene, coinvolgono anche quelle parti meno "aritmetiche" della nostra mente. E' ciò che capita ascoltando gli ASUMA, band talentuosa e di forte impatto scenico: FABIO GORLIER pianoforte, MAX SIMINI batteria, ALESSANDRO FASSI basso elettrico ed ENZO ANTONICELLI voce. Quattro professionisti che hanno deciso di personalizzare la canzone d'autore brasiliana attraverso il loro modo di vivere e godersi ognuno il proprio strumento, destrezza che gli consente di allargare il raggio di azione su cui muoversi: dai virtuosismi strumentali carichi di temperamento a momenti più ponderati e riflessivi, il tutto incorniciato da appropriate scelte vocali le cui timbriche si rincorrono tra glissati e toni graffiati, ironici e struggenti miracolosamente distribuiti in un'ammirevole estensione vocale. Con gli ASUMA si spera che possa vivamente continuare questo processo di "restyling" del genere brasiliano, che negli ultimi anni è sempre stato presentato secondo i suoi classici e consolidati schemi, come se, per catturarne l'essenza, fosse indispensabile sottolineare l'assoluta devozione ai quei suoni così tanto brasiliani, e quindi puri, da non poter far altro che limitarsi ad essere semplicemente abili esecutori..... forse la musica ha bisogno anche di altro....
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