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Terje Gewelt
Wow and Flutter
Resonant Music (2017)
1. Time Travels
2. Ups And Downs
3. Leaving Town
4. Iskanten
5. Crosstalk
6. Seafarer
7. Wow And Flutter
8. Melancholy Blue
9. Raw Air
10. Gone Sailing
Terje Gewelt - basso elettrico e acustico Bjorn Klakegg - chitarra elettrica e acustica Erlend Slettevoll - pianoforte e tastiere Terje Evensen - batteria ed elettronica
Terje Gewelt non è di primo pelo, perché di strada alle
spalle ne ha percorsa già tanta in cinquantasette anni. Erano circa quattro anni
che non pubblicava un disco da leader, e il suo "silenzio" discografico ha portato
i suoi frutti, perché "Wow and Flutter" si distingue per conservare mille
pieghe, tenere in mano salda la tradizione jazzistica, evocare le forme di quella
scandinava e lanciarsi verso il futuro del jazz – checché se ne pensi – fatto di
commistioni con suoni manovrati dall'elettronica affidata al sempre bravo e poliglotta
Terje Evensen (mai fine a sé stessa) sui quali si incardinano temi e melodie ben
scandite ("Time Travels").
I tempi si alternano tra feroci e carezzevoli, di quest'ultima schiera fa parte
"Ups And Downs" con la chitarra acustica di Klakegg che disegna armonie contrappuntata
dal basso del leader, attento a cogliere ogni nota in staccato. Con la prima schiera,
invece, fraternizza "Leaving Town", ammantata di fusion grazie anche ai sugosi
accordi elettrici del pianoforte di Slettevoll, abile nel richiamare alla luce gli
anni Settanta. Nel pieno rispetto delle atmosfere musicali norvegesi è "Iskanten",
con Gewelt complice delle note pesate e delle pause di Slettevoll e i tamburi suggeriti
di Evensen a creare spazi musicali aperti, ma ben torniti. Spazi che trovano sempre
forme nuove: dei mutaforma nelle mani ora della ruggente chitarra di Klakegg, come
nella rocciosa "Crosstalk", ora nelle spazzole di Evensen e nel delicato
incedere del basso di Gewelt ("Seafarer"). Il brano eponimo lancia nel futuro
il tutto, tra misture elettronico, un fraseggio spezzato e da sincope di Evensen
e chitarra e basso che frustano l'elettronico aere. "Melancholy Blue" ci
riporta nel paradiso scandinavo, tra fioriture siderali e passaggi armoniosi.
" Raw Air" è ancora nelle mani di Klakegg, con fasatura heavy su di un
diorama che si poggia sul blues. L'album chiude con "Gone Sailing", nel rispetto
della tradizione e con la decisa personalità di Gewelt che viene fuori con elegante
prepotenza.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 23/09/2017
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