Interessantissimo progetto difficilmente "inquadrabile" ed etichettabile
in una categoria musicale ben definita, ma contraddistinto da una ricerca ritmica
che si snoda lungo tutto il percorso da un brano all'altro. Molte sono le influenze
musicali di matrice etnica presenti in questo album: si passa da contaminazioni
jungle, tribali, funky, etniche a influenze world music, jazz, latin jazz blues
house music e molto altro ancora!
Nonostante il trio sia formato da strumenti prettamente ritmici, attraverso
il loro percorso e la loro ricerca, i musicisti sono arrivati a utilizzare i loro
strumenti creando una vera e propria linea melodica, pur essendo assente l'armonia.
Il didgeridoo è lo strumento principe, e per questo motivo i Triad Vibration
definiscono la loro musica con il termine di "tribal jazz".
Gli illustri ospiti internazionali presenti in alcune tracce impreziosiscono
l'operato dei tre talentuosi ed affiatati musicisti: Ezio Salfa (basso elettrico/acustico),
Tannì (didgeridoo), Gennaro Scarpato (batteria/ cajon/percussioni).
Partecipano infatti al progetto, arricchendolo con le loro performance: Gendrickson
Mena (tromba), Lucia Minetti (voce), Giovanni Venosta (pianoforte),
Luz Amparo Osorio (vocalist berbera), Vaitea (freestyler poliglotta),
Dj Skizo (skratch) e Giuseppe Scarpato (chitarra) che chiude l'album
con un brano melodico eseguito alla chitarra.
Da segnalare "Crazy Dog", "Clito"
dal ritmo ipnotico, "Funk Around The World"
e "Kusha".
Eva Simontacchi
per Jazzitalia
15/11/2009 | I Triad Vibration al Blue Note di Milano: "Una bellissima serata, il sound dei Triad Vibration è coinvolgente, energetico, ipnotico, riporta alle radici...si passa da contaminazioni jungle, tribali, funky, etniche a influenze world music, jazz, latin jazz, blues, e addirittura house." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 15/09/2007
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